Governo Pelloux I
36º governo del Regno d'Italia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il governo Pelloux I è stato il trentaseiesimo esecutivo del Regno d'Italia, il primo guidato da Luigi Pelloux.
Governo Pelloux I | |
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Stato | Italia |
Presidente del Consiglio | Luigi Pelloux (Militare) |
Coalizione | Militari, Sinistra storica, Destra storica, Indipendenti |
Legislatura | XX |
Giuramento | 29 giugno 1898 |
Dimissioni | 3 maggio 1899 |
Governo successivo | Pelloux II 14 maggio 1899 |
Esso, nato in seguito alle dimissioni del governo precedente, è stato in carica dal 29 giugno 1898 al 14 maggio 1899 (sebbene già dimissionario dal precedente 3 maggio), per un totale di 319 giorni, ovvero 10 mesi e 15 giorni.
Compagine di governo
Riepilogo
Prospettiva
Appartenenza politica
Partito | Presidente | Ministri | Sottosegretari | Totale | |
---|---|---|---|---|---|
Militare | 1 | 1 | 2 | 4 | |
Sinistra storica[1] | - | 8 | 9 | 17 | |
Destra storica | - | 1 | - | 1 | |
Indipendente | - | 1 | - | 1 |
Situazione parlamentare
NOTA: Ai tempi del Regno d'Italia, poiché secondo lo Statuto Albertino il governo rispondeva nei fatti al solo Re, la fiducia parlamentare in senso moderno non era obbligatoria (ed in tal senso vari sono stati i casi di formazione di un governo palesemente privo di tale supporto). La prassi di determinare la sopravvivenza dell’esecutivo in base al supporto parlamentare, dunque, si è andata sviluppando solo successivamente, specie con l’ascesa dei partiti di massa e con l’introduzione del sistema proporzionale, in tempi molto più tardi rispetto all’unità, ed ufficialmente solo con la Costituzione della Repubblica Italiana. Per questo motivo, il grafico sottostante espone, secondo ricostruzioni e dichiarazioni, nonché secondo la composizione del governo, l’eventuale supporto che questo avrebbe o ha ottenuto.
Composizione
Cronologia
1898
- 29 giugno - Il governo giura dinnanzi al Re.
1899
- 4 febbraio - La Camera dei Deputati approva, con 310 sì e 93 no, un disegno di legge presentato dal governo che di fatto concede all'esecutivo uno strumento legale per attuare una politica reazionaria[5]. Votano a favore la destra storica conservatrice e la sinistra storica liberale di Zanardelli e Giolitti[5], si oppone l'estrema sinistra storica.[5]
- 3 maggio - L'ostilità dimostrata dal governo inglese e dalla stessa Camera riguardo alle velleità imperialistiche in Cina (affare di San-mun) paventate dal ministro degli Esteri Canevaro spingono Pelloux a presentare le dimissioni[6]. Il Re dunque, accettatele, tenuto conto dell’assenza di un esplicito voto di sfiducia, riaffidò l’incarico nuovamente a Pelloux.
- 14 maggio - Con il giuramento del nuovo esecutivo termina ufficialmente l’esperienza di governo.
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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