Governo De Wever
governo federale belga (2025-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Governo De Wever è il 99º ed attuale governo federale del Belgio, in carica dal 3 febbraio 2025.
Governo De Wever | |
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Stato | Belgio |
Capo del governo | Bart De Wever (N-VA) |
Coalizione | N-VA, MR, LE, VOORUIT, CD&V |
Legislatura | LVI |
Giuramento | 3 febbraio 2025 |
Si tratta di un esecutivo di coalizione guidato da Bart De Wever, nato dopo le elezioni parlamentari del 2024 e composto da Nuova Alleanza Fiamminga (N-VA), Movimento Riformatore (MR), Avanti (VOORUIT), Cristiano-Democratici e Fiamminghi (CD&V) e Les Engagés (LE).
Storia
Riepilogo
Prospettiva
Formazione
In seguito alle elezioni parlamentari dell’anno precedente, che hanno lasciato, anche per via della stessa natura del sistema politico belga (che prevede una netta divisione dei partiti politici su base linguistica), un Parlamento decisamente frammentato, per il paese è iniziato un complesso periodo post-elettorale, caratterizzato da lunghe negoziazioni ed ampie difficoltà in tutto il processo di formazione.[1]
Constatato l’esito del voto, dunque, i principali partiti politici hanno presto iniziato a dialogare fra loro, facendo però emergere, visto anche il rifiuto delle parti di collaborare con Vlaams Belang (VB)[2] ed il successivo desiderio del Partito Socialista (PS)[3] dei Verdi/Ecolo (GROEN/ECOLO)[4] e dei Liberali e Democratici Fiamminghi Aperti (Open VLD) di restare all’opposizione a causa degli scarsi risultati elettorali[5], solo uno stretto ventaglio di percorsi per una nuova coalizione politica[6], poi ridottosi alla sola Coalizione Arizona, così chiamata in riferimento ai colori dei partiti partecipanti (N-VA, MR, LE, VOORUIT e CD&V), presenti anche sulla bandiera del suddetto stato americano.[7]
Avendo dunque tenuto una serie di consultazioni, e preso contestualmente atto di tale scenario politico emergente, il Re Filippo ha quindi assegnato, in data 12 giugno, l’incarico di sondare il terreno per una nuova maggioranza (Informateur) a Bart De Wever di Nuova Alleanza Fiamminga (N-VA), in quanto leader del partito più votato, chiedendogli nel mentre, coadiuvato da alcuni Scout, di fare rapporto di volta in volta[8], sebbene si sia presto reso necessario, senza troppe sorprese, prorogare il suo mandato per via di varie difficoltà negoziali sopravvenute.[9]
In seguito, il 26 giugno, prospettandosi la Coalizione Arizona come l’unica opzione viabile (anche per le altre forze politiche), il Re ha sollevato De Wever dall’incarico al fine di renderlo Preformateur, ossia incaricato di sondare un accordo politico che potesse avvicinare i partiti politici precedentemente individuati[10], rendendosi conto ancora delle grandi differenze ideologiche esistenti sul campo.[11]
Poco dopo, il 10 luglio, avvicinatesi le fazioni alla prospettiva di coalizione, De Wever è stato ufficialmente designato come Formateur, conferendogli così tutti i poteri necessari per negoziare non solo un programma politico condiviso, ma anche la costruzione effettiva del nuovo esecutivo.[12]
Rivelatasi tuttavia questa una fase di enorme difficoltà a causa di discussioni vane, discordie tra negozianti e mesi di stallo politico, in seguito al riconoscimento della probabile impossibilità di ricostituire i negoziati, Bart De Wever ha conseguentemente rimesso in data 22 agosto il proprio mandato al Re[13] (dopo aver già precedentemente ottenuto alcune proroghe ad hoc)[14], il quale, accettatolo, ha conferito l’incarico a Maxime Prévot di Les Engagés (LE), salvo essere andato anche questo presto a vuoto.[15]
Estintosi anche questo tentativo, dunque, il Re ha deciso nuovamente di riconferire, in data 1º settembre, l’incarico a Bart De Wever, considerato il suo lavoro preliminare e la sua posizione di unico effettivo mediatore per la formazione di un esecutivo[16]. Questi dunque, rimessosi a lavoro, ha convocato un tavolo negoziale per il 5 settembre per ravvivare le trattative, ufficialmente riprese dal successivo 9 settembre. A causa di ciò, tuttavia, l’incarico ha ancora una volta dovuto necessitare di una proroga, viste le contingenze, in data 17 ottobre[17] e ancora in data 4 novembre, sebbene questa volta con l’ennesimo monito di concludere i negoziati entro un ragionevole periodo di tempo.[18]
Nelle more del processo, tuttavia, un rischio di rottura è emerso durante le negoziazioni con Avanti (VOORUIT), il quale, non soddisfatto delle previste coperture di bilancio per alcune politiche e conscio delle differenze ideologiche e d’intesa esistenti con gli altri negoziatori (come già manifestato precedentemente in altre occasioni)[19][20], ha annunciato una sospensione della propria partecipazione, nonostante il rammarico degli altri leader[21]. Al 31 ottobre, dunque, nonostante ben quattro delle cinque parti politiche fossero pronte ad avanzare, è stato necessario rinegoziare, con molta fatica, alcuni aspetti per appianare le reticenze, ma dilungatisi, non sono stati conclusi in tempo per la scadenza del mandato di formateur[22]. Re Filippo, tuttavia, tenuto conto del grande progresso fatto, ha comunque deciso di sorvolare sui tempi, rigettando le dimissioni dall’incarico di De Wever e consentendo a questi ancora una proroga fino al 12 novembre[23] e ancora, in seguito ad altre concessioni, al 31 gennaio del nuovo anno.[24]
Alla fine, dopo un'estenuante sessione finale e conclusiva di negoziati, durata ben 57 ore, i partiti politici hanno finalmente trovato, a poche ore dall’ultima concessione del Re prima dell’indizione di nuove elezioni, un accordo definitivo[25], appianando così le ultime divergenze e permettendo finalmente al nuovo governo (con l’assenso della Camera dei rappresentanti), in data 3 febbraio, di entrare in carica dopo il giuramento dinnanzi al Re.[26]
Compagine di governo
Appartenenza politica
L'appartenenza politica dei membri del Governo alla sua formazione si può così riassumere:
Partito | Primo ministro | Ministri | Totale | |
---|---|---|---|---|
Nuova Alleanza Fiamminga (N-VA) | 1 | 3[N 1] | 4 | |
Movimento Riformatore (MR) | - | 4[N 1] | 4 | |
Les Engagés (LE) | - | 3[N 1] | 3 | |
Avanti (VOORUIT) | - | 2[N 1] | 2 | |
Cristiano-Democratici e Fiamminghi (CD&V) | - | 2[N 1] | 2 | |
Totale | 1 | 14 | 15 |
Provenienza geografica
La provenienza geografica dei membri del Governo alla sua formazione si può così riassumere:
Regione | Primo ministro | Ministri | Totale |
---|---|---|---|
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1 | 6 | 7 |
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- | 6 | 6 |
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- | 2 | 2 |
Situazione parlamentare
Composizione
Riepilogo
Prospettiva
Carica | Titolare | Segretari di Stato | ||
---|---|---|---|---|
Primo ministro | ![]() |
Bart De Wever (N-VA) | Carica non assegnata | |
Primo Vice Primo ministro | ![]() |
Jan Jambon (N-VA) | Carica non assegnata | |
Secondo Vice Primo ministro
Lavoro, Impiego, Economia ed Agricoltura |
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David Clarinval (MR) | Carica non assegnata | |
Terzo Vice Primo ministro | ![]() |
Maxime Prévot (LE) | Carica non assegnata | |
Quarto Vice Primo ministro
Salute ed Affari sociali[N 4] |
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Frank Vandenbroucke (VOORUIT) | Carica non assegnata | |
Quinto Vice Primo ministro
Bilancio e Semplificazione amministrativa |
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Vincent Van Peteghem (CD&V) | Carica non assegnata | |
Difesa[N 5] | ![]() |
Theo Francken (N-VA) | Carica non assegnata | |
Asilo, Migrazione, Integrazione e Politica Urbana | ![]() |
Anneleen Van Bossuyt (N-VA) | Carica non assegnata | |
Giustizia[N 6] | ![]() |
Annelies Verlinden (CD&V) | Carica non assegnata | |
Interno[N 7] | ![]() |
Bernard Quintin (MR) | Carica non assegnata | |
Classe media, Lavoratori autonomi e PMI | ![]() |
Eléonore Simonet (MR) | Carica non assegnata | |
Energia | ![]() |
Mathieu Bihet (MR) | Carica non assegnata | |
Mobilità, Clima e Transizione ambientale | ![]() |
Jean-Luc Crucke (LE) | Carica non assegnata | |
Azione e Modernizzazione pubblica[N 8] | ![]() |
Vanessa Matz (LE) | Carica non assegnata | |
Tutela dei Consumatori, Lotta alle Frodi, Disabilità e Pari Opportunità | ![]() |
Rob Beenders (VOORUIT) | Carica non assegnata | |
Note
Voci correlate
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