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Il glamour, spesso abbreviato in glam, indica un soggetto, spesso femminile, che è al contempo affascinante, sensuale, seducente, aggraziato ed elegante.[1]
Il termine deriva da grammar ("grammatica"), lemma un tempo utilizzato per indicare i saggi che praticavano le arti magiche e occulte nei territori anglosassoni.[1][2][3] Originariamente il termine glamour si riferiva a un incantesimo magico o occulto che, influenzando la percezione visiva di una persona, mostra gli oggetti percepiti molto più belli e attraenti di come appaiono nella vita reale.[4][5]
All'inizio dell'Ottocento, quando la parola venne portata alla ribalta da Sir Walter Scott, essa iniziò ad essere usata dai romantici per descrivere delle atmosfere fatate e misteriose.[1] Nello stesso periodo, il termine indicava l'illusione di bellezza ed eleganza esercitata dal mondo dello spettacolo.[4][6] Durante il ventesimo secolo, "glamour" divenne più semplicemente sinonimo di attraenza e avvenenza.[1]
La parola "glamour" viene spesso usata nella moda per designare una donna che indossa abiti capaci di esaltarne l'aspetto fisico, la sensualità, e l'eleganza indipendentemente dal valore di mercato dei capi di abbigliamento usati.[1]
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