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arcivescovo cattolico italiano (1880-1956) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Giovanni Battista Costantini (Castions di Zoppola, 4 agosto 1880 – Roma, 17 maggio 1956) è stato un arcivescovo cattolico italiano.
Giovanni Battista Costantini arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Ritratto di Giovanni Costantini nel Seminario di Pordenone | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 4 agosto 1880 a Castions di Zoppola |
Ordinato presbitero | 18 marzo 1905 |
Nominato vescovo | 8 febbraio 1929 da papa Pio XI |
Consacrato vescovo | 5 maggio 1929 dal cardinale Pietro La Fontaine |
Elevato arcivescovo | 26 luglio 1943 da papa Pio XII |
Deceduto | 17 maggio 1956 (75 anni) a Roma |
Era fratello minore di Celso Costantini che fu, per molti anni, delegato apostolico in Cina, poi segretario della Sacra Congregazione de Propaganda Fide, infine cardinale. Giovanni venne ordinato prete a 25 anni, il 18 marzo 1905, a Venezia. Quindi si laureò in filosofia e teologia, che poi insegnò insieme ad apologetica, storia dell'arte, patrologia e arte sacra. Nel 1924 gli fu affidata la cattedra di Architettura sacra alla Regia Scuola Superiore di Venezia (oggi Università Iuav di Venezia)[1].
Papa Pio XI lo nominò protonotario apostolico. In seguito lo nominò amministratore apostolico della diocesi di Luni-Sarzana e Brugnato, perché ne riordinasse l'assetto geo-pastorale e amministrativo in vista del trasferimento della sede alla Spezia. Fu quindi eletto vescovo di Luni, ossia La Spezia, Sarzana e Brugnato, l'8 febbraio 1929, e consacrato il successivo 5 maggio dal patriarca di Venezia, cardinale Pietro La Fontaine.
Creò diciotto nuove parrocchie, curò con diligenza i due Seminari diocesani, individuò e procurò i terreni per far sorgere la cattedrale e il nuovo Seminario alla Spezia, dove tenne un sinodo diocesano.
Il 26 luglio 1943 fu nominato presidente della Pontificia commissione centrale per l'arte sacra in Italia, che papa Pio XII gli affidò chiamandolo a Roma, e assegnandoli il titolo di arcivescovo di Colossi. Della sua opera resta traccia ad esempio nella chiesa parrocchiale di San Vitale a Muzzana del Turgnano dove è custodita una "Via Crucis", in bassorilievo ligneo, a lui attribuita.
Morì a Roma il 17 maggio 1956; venne inizialmente sepolto nella tomba di famiglia a Castions (dove, due anni dopo, venne inumato anche il fratello, il cardinale Celso) e successivamente trasferito nella cripta della nuova cattedrale di Cristo Re alla Spezia.
A Castions di Zoppola gli è stata dedicata, insieme al fratello Celso, la Civica galleria d'arte, inaugurata il 16 dicembre 2011 e allestita nella restaurata casa natale.
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
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