Giovanni Battista Nicolai
matematico italiano (1726-1793) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Giovanni Battista Nicolai, noto anche come Giambattista Nicolai o Nicolaj (Venezia, 30 marzo 1726 – Schio, 15 luglio 1793[1]), è stato un matematico e presbitero italiano.

Biografia
Nato nel 1726 a Venezia da una famiglia di origini trevigiane, Giambattista Nicolai studiò dal 1739 per quattro anni presso il seminario vescovile di Treviso e dal 1750 insegnò per dieci anni matematica e fisica presso lo stesso seminario.[2]
Nel 1758 il vescovo di Treviso lo nominò arciprete di Padernello, titolo che Nicolai conservò fino alla morte.[2]
Dal 1772 fu professore di matematica presso l'Università di Padova,[3] dal 1774 membro dell'Accademia dei Ricovrati e dal 1779 socio pensionario per la classe di matematica della stessa accademia padovana (nel frattempo rifondata come "Accademia di scienze, lettere e arti").[2] Dal 1785 fu inoltre socio dell'Accademia delle Scienze di Torino.[1]
Nicolai si distinse per il suo tentativo di riforma dell'analisi matematica, che tuttavia si rivelò fallimentare.[2]
Egli morì nel 1793 mentre si trovava a Schio per una cura alle terme di Recoaro, e ricevette sepoltura nel duomo di Schio.[3]
Opere
- Dissertazioni due fisico-matematiche, Padova, Tipografia del Seminario, 1772.
- Della possibilità della reale soluzione analitica del caso irreducibile, Padova, Tipografia del Seminario, 1783.
- (LA) Nova analyseos elementa, vol. 1, Padova, Tipografia del Seminario, 1786.
- (LA) Nova analyseos elementa, vol. 2, Padova, Tipografia del Seminario, 1793.
Note
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Collegamenti esterni
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