Giovanni Arpino

scrittore italiano (1927-1987) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Giovanni Arpino

Giovanni Arpino (Pola, 27 gennaio 1927Torino, 10 dicembre 1987) è stato uno scrittore, giornalista e poeta italiano; vinse il Premio Strega nel 1964 e il Premio Campiello nel 1980.

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Giovanni Arpino
Premio Strega 1964
Premio Campiello 1980

Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Giovanni Arpino nasce a Pola (all'epoca ancora italiana), dove il padre, Tomaso Arpino, ufficiale di carriera, era di guarnigione. Si trasferisce prima a Bra, città d'origine di sua madre, Maddalena Bercia, dove sposa Caterina Brero, e poi a Torino, dove rimane per il resto della sua vita. Laureatosi in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino con una tesi su Sergej Aleksandrovič Esenin nel 1951, nell'anno successivo esordisce nella letteratura con il romanzo Sei stato felice, Giovanni, pubblicato da Einaudi. Nel Pioniere del 1961 al nº 1 venne pubblicato il racconto Mille e una luna.[1]

Fa conoscere in Italia lo scrittore Osvaldo Soriano e vince il Premio Strega nel 1964 con L'ombra delle colline,[2] il Premio Moretti d'oro nel 1969 con Il buio e il miele, il Premio Selezione Campiello[3] nel 1972 con Randagio è l'eroe e il Premio Campiello[3] nel 1980 con Il fratello italiano. I suoi romanzi sono caratterizzati da uno stile asciutto e ironico. Scrive anche drammi, racconti, epigrammi e novelle per l'infanzia. Nel 1982 vince il Premio Cento per Il contadino Genè.

Grande appassionato di calcio, nel 1977 pubblica il romanzo Azzurro tenebra. Nel 1978 segue i Mondiali in Argentina per il quotidiano torinese La Stampa. Nel 1980 comincia una collaborazione con il quotidiano milanese il Giornale di Indro Montanelli, scrivendo di cronaca, costume e cultura.[4]

Accanito fumatore (numerose le pose che lo ritraggono con la sigaretta in bocca), muore a Torino il 10 dicembre 1987, a 60 anni, a causa di un carcinoma. È sepolto nel cimitero di Bra.

Intitolazioni

  • Giovanni Arpino era particolarmente legato alla città della sua giovinezza, Bra, la quale gli ha dedicato una piazza, un Centro culturale polifunzionale e un Premio di letteratura per ragazzi. Il 18 marzo 2017 la biblioteca Civica di Bra ha cambiato nome diventando “Biblioteca Civica Arpino”;
  • La città di Torino gli ha intitolato una via nel nuovo quartiere ricavato nell'area ex-Venchi Unica, vicino a Piazza Massaua;
  • Anche il Comune di Pianezza gli ha intitolato una via;
  • Allo scrittore è intitolata, dal 2006, la Biblioteca civica di Nichelino.

Opere

Riepilogo
Prospettiva

Giovanni Arpino scrisse sedici romanzi e quasi duecento racconti; fu autore di raccolte di poesie e di libri per ragazzi.

Romanzi

Raccolte di racconti

  • La babbuina e altre storie, Milano, A. Mondadori, 1967.
  • 27 racconti, Milano, A. Mondadori, 1968.
  • La pietra, il ragazzo, il vento, in Racconti dello sport, Milano, A. Mondadori, 1972.
  • Racconti di vent'anni, Milano, A. Mondadori, 1974. [contiene La babbuina e altre storie, 27 racconti e 25 altri testi brevi]
  • Tutti i racconti
I, Un gran mare di gente, Milano Rizzoli, 1981.
II, Raccontami una storia, Milano Rizzoli, 1982.
  • Regina di cuoi, a cura di Cetta Bernardo, Bra, Cassa di Risparmio di Bra, 1989.
  • Storie d'altre storie, Torino, Lindau, 2015. [riedizione parziale di Racconti di vent'anni]

Biografie

  • Vita, tempeste, sciagure di Salgari il padre degli eroi, con Roberto Antonetto, Milano, Rizzoli, 1982.

Scritti giornalistici

  • Nel bene e nel male, Torino, La Stampa, 1989.
  • Lettere scontrose. 52 lettere e una risposta, Postfazione di Bruno Quaranta, Roma, Minimum Fax, 2020, ISBN 978-88-338-9150-7.

Scritti critici

  • Area di rigore. Rapporto sugli anni Settanta del calcio italiano, con Alfio Caruso, Torino, SEI, 1979.
  • Calcio nero. Fatti e misfatti dello sport più popolare d'Italia, con Alfio Caruso, Milano, Feltrinelli, 1980.

Teatro

  • L'uomo del bluff (1967)
  • Donna amata dolcissima

Poesie

  • Dov'è la luce? (1946)
  • Barbaresco, Milano, Edizioni della meridiana, 1954.
  • Il prezzo dell'oro, Milano, A. Mondadori, 1957.
  • Fuorigioco, Milano, Rizzoli, 1970.
  • Bocce ferme. Epigrammi e ritratti piemontesi, con una nota introduttiva di Francesco Rosso, Torino, Piazza, 1982.
  • Sere in Via Fossaretto[è una poesia? Di che anno?]

Libri per ragazzi

  • Rafè e Micropiede, Torino, Einaudi, 1959.
  • Le mille e una Italia, Torino, Einaudi, 1960.
  • L'assalto al treno e altre storie, Torino, Einaudi, 1966.
  • Il contadino Genè, Milano, Garzanti, 1982.
  • Avventure di corte e di cortile, Milano, Garzanti, 1990.

Opere raccolte

Epistolari

  • Lettere a Rina, 1950-1962, a cura di Alberto Sisti e Rosella Zanini, Torino, Aragno, 2013. [167 lettere scritte alla moglie Caterina Brero]

Altro

  • Fiabe piemontesi, scelte da Gian Luigi Beccaria e tradotte da Giovanni Arpino, Milano, A. Mondadori, 1982.
  • Serghej A. Esenin. L'estremo cantore dell'antica Russia di fronte alla rivoluzione, prefazione di Vittorio Strada, Venezia, Marsilio, 1997. [tesi di laurea di Arpino]

Filmografia

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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