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medico svizzero Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Piergiorgio Noseda (Mendrisio, 14 luglio 1938) è un medico svizzero.
È sposato con Lorenza Pedrolini e ha tre figli: Corrado, Filippo e Veronica.[1]
Ha un fratello di nome Giovanni, nato nel 1936, deceduto il 1º ottobre 2021.
Medico internista e cardiologo, ha studiato medicina nelle Università di Zurigo e di Parigi ed ha seguito una formazione post-graduata nelle Università di Zurigo, Londra e Berna.[2]
È stato primario di medicina interna nell'ospedale regionale (OBV) di Mendrisio (dal 1974 al 2001) e di cardiologia all’ospedale Civico di Lugano (dal 2002 al 2005).
È professore titolare emerito dell'università di Berna.[3]
Oltre alla sua professione di medico, si è dedicato con grande impegno alla lotta contro il cancro.
È stato presidente della Lega svizzera contro il cancro[4] (1989-1992) e contemporaneamente membro del Consiglio di fondazione dell’Istituto svizzero di ricerca sperimentale sul cancro (ISREC) a Losanna.[5]
Nel 1996 ha fondato il Centro amministrativo delle organizzazioni svizzere contro il cancro (Haus der Krebsliga)[6] a Berna, che ha presieduto sino al 2019.
Ha contribuito a creare diverse istituzioni contro il cancro:
È vice- presidente della Fondazione ticinese per la ricerca sul cancro (Lugano, dal 1984),[8] della Fondazione per la Scuola europea di oncologia (Bellinzona, dal 1990) e dell’Istituto oncologico di ricerca (IOR),[9] associato alla Facoltà di scienze biomediche dell’Università della Svizzera Italiana (Bellinzona, dal 2011).
Si è inoltre distinto nella prevenzione dell’aterosclerosi e delle malattie cardiovascolari. È stato membro del Consiglio della Fondazione svizzera di cardiologia (1980-2005), segretario della European Atherosclerosis Society (1987-1989),[1] socio fondatore del GSLA (Gruppo svizzero lipidi e aterosclerosi) della Società svizzera di cardiologia),[5] che ha presieduto dal 2003 al 2006.[10]
Nel 1997 ha partecipato alla fondazione dell’Istituto di Ricerca in Biomedicina (IRB) a Bellinzona e lo ha presieduto fino al 2012, nel 2017 è stato nominato presidente onorario.[11] L’IRB svolge ricerche nel campo immunologico, è partner del Politecnico federale di Zurigo, membro dell’Istituto svizzero dei vaccini (Losanna) e della Facoltà di scienze biomediche dell’Università della Svizzera italiana.[11]
Dal 1980 al 1996 è stato vice-presidente della Commissione della Svizzera italiana del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica; membro del Consiglio di fondazione e della Commissione di gestione del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (1982-1988);[5] dal 1992 al 1999 membro del Consiglio di fondazione dell’Accademia svizzera delle scienze mediche.[12]
Nel campo umanitario, è stato co-fondatore nel 1980 e vicepresidente sino al 2018 della Fondazione in favore degli emarginati e tossicodipendenti, che gestisce un centro di soggiorno per gravi handicappati a Primadengo in valle Leventina.[13]
Ha creato nel 1979 e presieduto la CEU, Associazione Cooperazione Essere Umani, che ha costruito alcune maternità-infermerie, scuole, asili nido e scavato parecchi pozzi nella regione della Casamance, a sud del Senegal. È ora presidente onorario.
Inoltre ha costituito nel 2002 e presieduto sino al 2019 la Fondazione Child to Child for Africa,[14] che ha costruito ad Ukunda, a sud di Mombasa in Keyna, una grande scuola professionale per bambine e ragazze violentate, vendute o rapite. È ora presidente onorario.
In rappresentanza del Partito socialdemocratico è stato membro del Gran Consiglio ticinese dal 1975 al 1989. Dal 1978 al 1982 ha presieduto la Commissione per la Legge ospedaliera, della quale è stato relatore al Parlamento, che l’ha approvata nel dicembre 1982,[15] istituendo cosi l'Ente ospedaliero cantonale.
Autore o co-autore di numerose pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali e internazionali.[27]
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