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alpinista italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Gianni Comino (Vicoforte, 1952 – Monte Bianco, 28 febbraio 1980) è stato un alpinista e guida alpina italiano.
È stato un pioniere dell'arrampicata su ghiaccio in Italia negli anni settanta. Ha aperto e ripetuto numerose vie di ghiaccio di estrema difficoltà sul Monte Bianco, molte delle quali in compagnia di Gian Carlo Grassi. È scomparso prematuramente nel 1980 a 28 anni, tentando la prima salita del seracco a destra della Poire, sul versante della Brenva del Monte Bianco.[1]
Nel 1976, a soli 24 anni diviene guida alpina. In quegli anni conosce Gian Carlo Grassi che sarà suo compagno di scalata in molte ascensioni.
Nel 1978 effettua due importanti solitarie: la Boivin-Gabarrou all'Aiguille Verte, anche in prima invernale,[2] e il Supercouloir al Mont Blanc du Tacul.[3]
Nell'estate 1978 con Grassi apre due nuove goulotte, una sulla parete nord dell'Aiguille Verte[4] e una sulla parete sud delle Grandes Jorasses, detta l'Ypercouloir.[5]
Nell'estate del 1979 Comino e Grassi compiono la salita estremamente pericolosa di due seracchi: il 4 luglio il seracco sospeso del Col Maudit[6] e l'11 agosto quello a sinistra della Poire.[7]
Sempre nell'estate del 1979 accompagna Stefano De Benedetti nella salita della Via dei Francesi sulla parete est del Monte Rosa, di cui De Benedetti effettuerà la prima e unica discesa con gli sci, mentre Comino discenderà a piedi lungo la via.[8] A settembre accompagna nuovamente De Benedetti per la prima discesa in sci della Via Major sul versante della Brenva del Monte Bianco.
È su un seracco che pochi mesi dopo, Gianni Comino, appena ventottenne, perde la vita. Il 28 febbraio 1980, dopo un approfondito studio delle condizioni del terreno, tenta in solitaria la salita del seracco di destra della Poire, ma verso l'uscita un crollo di ghiaccio lo fa precipitare.[1]
Nel 1982 è stato costruito in suo ricordo il Bivacco Comino, a 2430 metri in Val Ferret.[9]
Nel 1985 Gian Carlo Grassi, Renzo Luzi e Mauro Rossi aprirono una nuova via molto impegnativa sulla parete sud delle Grandes Jorasses, dedicandola a Comino, con il nome di Gianni Comino Memorial Route o Phantom Direct. La via, di 1400 metri e grado di difficoltà VI/6, è rimasta irripetuta per 25 anni fino al 2010.[10]
Nel seguente elenco sono riportate alcune delle salite più significative di Gianni Comino sulle Alpi.
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