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pittore e incisore italiano (1921-2010) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Giannetto Fieschi (Zogno, 10 giugno 1921 – Genova, 15 marzo 2010) è stato un pittore e incisore italiano, tra i maggiori del secondo dopoguerra.
Nacque in Val Brembana da una famiglia di origini nobili, con la quale si trasferì presto a Genova. Nel capoluogo ligure studiò al liceo classico e poi frequentò la facoltà di medicina e l'Accademia di Belle Arti. In seguito partecipò alla seconda guerra mondiale. Nel dopoguerra proseguì l'attività artistica, pur continuando a studiare medicina. Dal 1952 ottenne borse di studio a Parigi, a Barcellona e a New York. Rientrato in Italia, insegnò presso il liceo artistico a Genova. Successivamente insegnò all'Università del Tennessee e nel 1980 all'Accademia di Belle Arti di Genova presso la quale era stato studente[1].
Fieschi si espresse in una dimensione onirica che va dal dadaismo all'informale. Presente, fra le altre mostre, alle edizioni della Biennale di Venezia del 1948, del 1950,del 1954 e del 1964 [2] e alla IX°, X° e XI° edizione della Quadriennale di Roma (1965-1986)[3]. Sue importanti opere si trovano al Museo staurós di arte sacra contemporanea presso il Santuario di San Gabriele dell'Addolorata, dove un'intera zona è dedicata al pittore (pinacoteca Fieschi). Oltre la pittura si occupò di varie forme d'arte, compresa l'arte postale e la calligrafia.
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