Gianfranco Maris
avvocato e partigiano italiano (1921-2015) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Gianfranco Maris (Milano, 24 gennaio 1921 – Milano, 14 agosto 2015) è stato un politico, avvocato e partigiano italiano.
Gianfranco Maris | |
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Senatore della Repubblica Italiana | |
Legislatura | IV, V |
Gruppo parlamentare | Partito Comunista Italiano |
Membro del Consiglio superiore della magistratura | |
Durata mandato | 1972 – 1976 |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Comunista d'Italia e Partito Comunista Italiano |
Biografia
Durante la seconda guerra mondiale, Gianfranco Maris si unisce alla Resistenza. Arrestato e condannato a morte, è deportato, prima al campo di Fossoli, poi a Mauthausen e a Gusen attraverso il lager di Bolzano[1], esperienza che ha raccontato in Per ogni pidocchio cinque bastonate. È stato senatore della IV e della V legislatura, eletto nelle liste del Partito Comunista. È stato membro del Consiglio superiore della magistratura dal 1972 al 1976[2]. Ha fatto parte del comitato italiano incaricato di predisporre il Memoriale italiano di Auschwitz.
È stato presidente della Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti[3], presidente della Fondazione Memoria della Deportazione[4], vicepresidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia[5].
Muore a Milano a 94 anni, il 14 agosto 2015[6].
Opere
- Gianfranco Maris, Una sola voce: scritti e discorsi contro l'oblio, a cura di Giovanna Massariello Merzagora, Mimesis, Milano, 2011
- Gianfranco Maris, Per ogni pidocchio cinque bastonate: i miei giorni a Mauthausen, Milano, Mondadori, 2012.
Riconoscimenti
Nel 2016 il Comune di Milano ha deciso che il suo nome venga iscritto nel Pantheon di Milano, all'interno del Cimitero Monumentale[7].
Note
Voci correlate
Collegamenti esterni
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