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gens romana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La gens Caecilia, in italiano Cecilia, era un'antichissima famiglia plebea romana.[1] Coloro che fecero parte di questa gens vennero citati nella storia fin dal V secolo a.C., ma il primo dei Cecilii ad ottenere il titolo di console fu Lucio Cecilio Metello Dentro, nel 284 a.C.[2][3]
Magistrature della gens Caecilia | |
---|---|
Periodo | Repubblica romana |
Consolati | 18 |
Tribunati consolari | 0 |
Dittature | 0 |
Censure | 5 |
Magistri equitum | 0 |
Decemvirati | 1 |
Tribunati della plebe | 2 |
Come altre famiglie romane negli ultimi anni della Repubblica, i Ceacilii hanno segnato la loro origine da un personaggio ben noto Ceculo, un semidio figlio di Vulcano e di Preneste. Si narra che nacque dallo scoppio di una scintilla, una storia molto simile venne raccontata a Servio Tullio. Venne alla luce come un neonato, preservato dal suo padre divino e allevato dalle balie. Crebbe tra i pastori, divenendo un bandito. Una volta raggiunta la maggiore età, invocò un popolo campagnolo per fondare una nuova città, li convinse tramite un miracolo. Una tradizione alternativa sosteneva che i Caecilii discendessero da Caecas, uno dei compagni di Enea, che giunsero in Italia dopo la Guerra di Troia.[2][4][5][6][7][8]
Dal console Lucio Cecilio Metello Dentro, la famiglia Metelli divenne una delle più importanti a Roma. Quinto Metello, diventato console nel 143 a.C., ebbe quattro figli che nella maggiore età anch'essi diventeranno consoli o simili.
La famiglia dei Metelli si distingueva delle altre famiglie romane per il suo sostegno costante al partito degli ottimati. Il significato etimologico del nome è ancora oggi incerto. Festo, noto grammatico romano, lo collega a mercenarii, per la somiglianza del suono.[2][9][10]
La vittoria del console L. Cecilio Metello contro gli elefanti di Asdrubale a Panormus nel 251 a.C. sembra aver lasciato un'impronta duratura nella storia della famiglia, poiché su molte monete coniate si trovano raffigurati degli elefanti, tanto che si è ipotizzato che quell'immagine fosse diventata il loro emblema.[11]
I praenomina usati dalla gens furono: Quintus, Lucius, Marcus, Gaius e Aulus.
I vari cognomen di questa gens sotto la Repubblica, sono i seguenti: Bassus, Denter, Metellus (i più conosciuti), Niger, Pinna e Rufus.
Tra i più noti personaggi della gens Caecilia ricordiamo:
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