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vescovo cattolico italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Gennaro Pascarella (Cervino, 28 marzo 1948) è un vescovo cattolico italiano, dal 20 giugno 2023 vescovo emerito di Pozzuoli e di Ischia.
Gennaro Pascarella vescovo della Chiesa cattolica | |
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Credidimus caritati | |
Titolo | Pozzuoli Ischia |
Incarichi attuali |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 28 marzo 1948 a Cervino |
Ordinato presbitero | 14 settembre 1974 |
Nominato vescovo | 14 novembre 1998 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato vescovo | 9 gennaio 1999 dal vescovo Antonio Riboldi, I.C. |
Nasce a Cervino, in provincia di Caserta e diocesi di Acerra, il 28 marzo 1948.
Compie gli studi ginnasiali nel seminario vescovile di Acerra, gli studi liceali nel seminario regionale "San Pio X" di Benevento e quelli teologici alla Facoltà Teologica "San Luigi" di Posillipo, dove consegue la licenza in teologia morale.
Il 14 settembre 1974 è ordinato presbitero per la diocesi di Acerra. Dopo l'ordinazione ha studiato filosofia presso l'Università di Napoli.
Nel 1978 viene nominato vicario cooperatore nella parrocchia di Sant'Alfonso Maria de' Liguori in Acerra e l'anno successivo delegato vescovile per le vocazioni; nel 1983 diviene cancelliere della curia diocesana di Acerra ed inoltre: membro della Consulta regionale per le vocazioni, canonico penitenziere del capitolo della cattedrale, coordinatore della Curia per la pastorale, membro del Consiglio presbiterale della diocesi di Acerra, docente di religione presso il liceo scientifico di Acerra e coordinatore della pastorale giovanile.
Il 14 novembre 1998 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia;[1] succede a Eduardo Davino, precedentemente nominato vescovo di Palestrina. Il 9 gennaio 1999 riceve l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Acerra, dal vescovo Antonio Riboldi, co-consacranti l'arcivescovo Serafino Sprovieri e il vescovo Eduardo Davino.
Il 10 gennaio 2004 viene trasferito alla diocesi di Pozzuoli come vescovo coadiutore[2] e il 2 settembre 2005, in seguito alle dimissioni per raggiunti limiti di età del vescovo Silvio Padoin, diventa vescovo di Pozzuoli.[3]
Tra i primi incarichi si occupa della prosecuzione dell'VIII sinodo diocesano,[4] indetto dal predecessore, per poi concluderlo con la pubblicazione del "Libro del Sinodo" il 25 gennaio 2007.[5]
L'11 maggio 2014 riapre al culto la cattedrale diocesana chiusa dal 1964[6] e il 20 maggio 2016 inaugura la nuova sede del museo diocesano.[7]
Il 22 maggio 2021, avendo papa Francesco unito in persona episcopi la diocesi di Pozzuoli con la diocesi di Ischia, è nominato vescovo anche di quest'ultima sede;[8] succede a Pietro Lagnese, precedentemente nominato vescovo di Caserta. Prende possesso canonico della diocesi il 19 giugno.[9]
Nella Conferenza episcopale campana è vicepresidente, dal 2019 al 2023, e delegato per la pastorale familiare e per la vita.
Il 20 giugno 2023 papa Francesco accoglie la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età, al governo pastorale delle diocesi di Pozzuoli e di Ischia;[10] gli succede Carlo Villano, fino ad allora vescovo ausiliare di Pozzuoli e titolare di Sorres. Rimane amministratore apostolico delle diocesi di Pozzuoli e di Ischia fino all'ingresso del successore,[11] avvenuto rispettivamente il 19 e il 23 settembre seguenti.
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
Lettere pastorali alla diocesi di Pozzuoli:[12]
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