Il Genazzano è una DOC riservata ad alcuni vini la cui produzione è consentita nella città metropolitana di Roma e nella provincia di Frosinone.[2]

Fatti in breve Genazzano Disciplinare DOC, Stato ...
Genazzano
Disciplinare DOC
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Lazio
Data decreto26 giugno 1992
Tipi regolamentati
Fonte: Disciplinare di produzione[1]
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Zona di produzione

La zona di produzione del vino Genazzano DOC comprende l'intero territorio dei seguenti comuni:

Città metropolitana di Roma

Provincia di Frosinone

Storia

La presenza della viticoltura nella zona di produzione del Genazzano DOC risale all'epoca romana: Galeno lo descrive come fra i vini più esquisiti senza aggiungere ulteriori dettagli considerata la sua notorietà all'epoca. Nel medioevo gli Statuta Olibani,[3] emanati il 15 gennaio 1364, regolamentavano la vita del Castro Olibana[4] che si estendeva sul territorio dei comuni di Olevano romano e Genazzano.[5] Questi contenevano numerose informazioni circa le zone da destinare a vigneto, le modalità per determinare l’epoca della vendemmia e la regolamentazione del commercio del vino.[6]

Nei corso dei secoli la viticoltura ha mantenuto il ruolo di coltura principe del territorio.[6]

Tecniche di produzione

Per la produzione sono considerati idonei unicamente i vigneti ubicati ad altimetria non superiore a 600 m s.l.m. E' vietata ogni pratica di forzatura.

La vinificazione deve essere effettuata all'interno della zona di produzione. Sulle bottiglie ed altri recipienti, contenenti i vini Genazzano DOC, è obbligatorio l'indicazione dell'annata di produzione delle uve.[1] La messa in commercio può avvenire anche in contenitori differenti dal vetro quali le bag-box con pezzature non inferiori ai 2 lt.[1]

Disciplinare

Il Genazzano DOC è stato istituito con DM 26 giugno 1992 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 160 del 9 luglio 1992.[1] Successivamente è stato modificato con:

  • DM 21 luglio 2010 G.U. 180 - 04 agosto 2010;[1]
  • DM 30 novembre 2011 G.U. 295 - 20 dicembre 2011 - Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza - Vini DOP e IGP;[1]
  • La versione in vigore è stata approvata con DM 07 marzo 2014 - Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza - Vini DOP e IGP.[1]

Tipologie

Genazzano rosso

uvaggioCiliegiolo min.85%
altri vitigni a bacca rossa idonei alla coltivazione per la Regione Lazio, da soli o congiuntamente, fino ad un massimo del 15%
titolo alcolometrico minimo11,50% vol.
acidità totale minima5,0 g/l.
estratto secco minimo18,00 g/l
resa massima di uva per ettaro130 q.
resa massima di uva in vino65 %

Caratteri organolettici

  • Aspetto: rosso rubino;[7]
  • Olfatto: vinoso, fruttato, fragrante, fresco, delicato;[7]
  • Gusto: fresco.[7]

Abbinamenti consigliati

Primi piatti con sughi di carne, carne arrosto o alla griglia.[7]

Genazzano bianco

uvaggioMalvasia Bianca di Candia: min. 85%
altri vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione per la Regione Lazio, da soli o congiuntamente, fino ad un massimo del 15%
titolo alcolometrico minimo11,00% vol.
acidità totale minima4,5 g/l.
estratto secco minimo16,00 g/l
resa massima di uva per ettaro140 q.
resa massima di uva in vino70 %

Caratteri organolettici

  • Aspetto: Giallo paglierino con riflessi verdolini;[8]
  • Olfatto: delicato, fruttato;[8]
  • Gusto: sapido, fresco, armonico.[8]

Abbinamenti consigliati

Antipasti di pesce, pesce al forno o alla griglia.[8]

Note

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