Il Genazzano è una DOC riservata ad alcuni vini la cui produzione è consentita nella città metropolitana di Roma e nella provincia di Frosinone.[2]
Zona di produzione
La zona di produzione del vino Genazzano DOC comprende l'intero territorio dei seguenti comuni:
Città metropolitana di Roma
Provincia di Frosinone
Storia
La presenza della viticoltura nella zona di produzione del Genazzano DOC risale all'epoca romana: Galeno lo descrive come fra i vini più esquisiti senza aggiungere ulteriori dettagli considerata la sua notorietà all'epoca. Nel medioevo gli Statuta Olibani,[3] emanati il 15 gennaio 1364, regolamentavano la vita del Castro Olibana[4] che si estendeva sul territorio dei comuni di Olevano romano e Genazzano.[5] Questi contenevano numerose informazioni circa le zone da destinare a vigneto, le modalità per determinare l’epoca della vendemmia e la regolamentazione del commercio del vino.[6]
Nei corso dei secoli la viticoltura ha mantenuto il ruolo di coltura principe del territorio.[6]
Tecniche di produzione
Per la produzione sono considerati idonei unicamente i vigneti ubicati ad altimetria non superiore a 600 m s.l.m. E' vietata ogni pratica di forzatura.
La vinificazione deve essere effettuata all'interno della zona di produzione. Sulle bottiglie ed altri recipienti, contenenti i vini Genazzano DOC, è obbligatorio l'indicazione dell'annata di produzione delle uve.[1] La messa in commercio può avvenire anche in contenitori differenti dal vetro quali le bag-box con pezzature non inferiori ai 2 lt.[1]
Disciplinare
Il Genazzano DOC è stato istituito con DM 26 giugno 1992 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 160 del 9 luglio 1992.[1] Successivamente è stato modificato con:
- DM 21 luglio 2010 G.U. 180 - 04 agosto 2010;[1]
- DM 30 novembre 2011 G.U. 295 - 20 dicembre 2011 - Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza - Vini DOP e IGP;[1]
- La versione in vigore è stata approvata con DM 07 marzo 2014 - Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza - Vini DOP e IGP.[1]
Tipologie
Genazzano rosso
uvaggio | Ciliegiolo min.85% altri vitigni a bacca rossa idonei alla coltivazione per la Regione Lazio, da soli o congiuntamente, fino ad un massimo del 15% |
titolo alcolometrico minimo | 11,50% vol. |
acidità totale minima | 5,0 g/l. |
estratto secco minimo | 18,00 g/l |
resa massima di uva per ettaro | 130 q. |
resa massima di uva in vino | 65 % |
Caratteri organolettici
Abbinamenti consigliati
Primi piatti con sughi di carne, carne arrosto o alla griglia.[7]
Genazzano bianco
uvaggio | Malvasia Bianca di Candia: min. 85% altri vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione per la Regione Lazio, da soli o congiuntamente, fino ad un massimo del 15% |
titolo alcolometrico minimo | 11,00% vol. |
acidità totale minima | 4,5 g/l. |
estratto secco minimo | 16,00 g/l |
resa massima di uva per ettaro | 140 q. |
resa massima di uva in vino | 70 % |
Caratteri organolettici
Abbinamenti consigliati
Antipasti di pesce, pesce al forno o alla griglia.[8]
Note
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