Gaio Pompeo Gallo

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Gaio Pompeo (Longo?) Gallo (in latino: Gaius Pompeius (Longus?) Gallus; Gallia Narbonese?, 7 circa – dopo il 49) è stato un magistrato e senatore romano, console dell'Impero romano.

Fatti in breve Console dell'Impero romano, Nome originale ...
Gaio Pompeo (Longo?) Gallo
Console dell'Impero romano
Nome originaleGaius Pompeius (Longus?) Gallus
Nascita7 circa
Gallia Narbonense?
Mortedopo il 49
GensPompeia
Consolatogennaio-aprile 49 (ordinario)
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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Non molto è noto della figura di Gallo, homo novus[1][2]. Il praenomen, spesso confuso[3][4][5], è ormai certo[2] mentre il cognomen Longus è attestato unicamente da Frontino[6]. Data l'abbondanza di C. Pompeii in Gallia Narbonense e una loro scarsità invece in Italia[7], è stato proposto che fosse originario della provincia[1][2].

Il suo unico incarico attestato lo vede però al vertice dello stato romano: egli fu infatti console ordinario al fianco di Quinto Veranio[3][4][5][6][8][9][10][11][12][13] da gennaio ad aprile del 49[2], venendo sostituiti a luglio da Lucio Mammio Pollione e Quinto Allio Massimo[2]: Gallo e Veranio cedettero, in particolare, la parola a Lucio Vitellio per la sua mozione che avrebbe portato al matrimonio tra Claudio e Agrippina dopo il suicidio di Lucio Giunio Silano[14]. È stato proposto che il consolato di Gallo, peculiare tanto perché ordinario di un homo novus[1][2] quanto perché di soli quattro mesi[15][16], potesse essere dovuto alla condanna a morte nel tardo 48 di Gaio Silio, console designato per il 49[17].

Poiché non sono da attribuirsi a lui due epigrafi efesine[18][19] e quindi va escluso dai proconsoli d'Asia[20][21][22], Gallo scompare dalla storia dopo il suo consolato.

Note

Bibliografia

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