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generale italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Gaetano Zoppi (Chiavari, 3 marzo 1850 – Roma, 19 ottobre 1948) è stato un generale e dirigente sportivo italiano.
Gaetano Zoppi | |
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Senatore del Regno d'Italia | |
Legislatura | XXVIII |
Incarichi parlamentari | |
Membro della Commissione per il giudizio dell'Alta Corte di Giustizia (27 dicembre 1929-19 gennaio 1934) (1º maggio 1934-2 marzo 1939) (17 aprile 1939-5 agosto 1943)
Membro della Commissione delle forze armate (17 aprile 1939-5 agosto 1943) | |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Titolo di studio | Accademia militare |
Professione | Generale di Corpo d'Armata |
Gaetano Zoppi | |
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Nascita | Chiavari, 3 marzo 1850 |
Morte | Roma, 19 ottobre 1948 |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio esercito |
Arma | Fanteria |
Grado | Tenente Generale |
Guerre | Prima guerra mondiale |
Campagne | Fronte italiano |
Battaglie | Battaglie dell'Isonzo Battaglia di Caporetto |
Comandante di | V Corpo d'armata |
Decorazioni | Croce d'oro per anzianità di servizio; Medaglia mauriziana al merito militare di dieci lustri; Croce al merito di guerra; Medaglia commemorativa della guerra 1915-1918; Medaglia interalleata della Vittoria; Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia |
Studi militari | Scuola di Guerra (1877) |
Altre cariche | Politico |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Fu venticinquesimo Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri Reali dal 14 settembre 1914 al 3 gennaio 1918[1] e simultaneamente fu comandante del V Corpo d'armata sull'Isonzo durante la prima guerra mondiale.
Figlio di Claudia Marcella Saporiti e Nicolò Zoppi, nacque da un'antica famiglia nobile fregiata del predicato di Zolasco (località in provincia della Spezia). Frequentò la scuola militare di fanteria e cavalleria e successivamente la scuola di guerra (1877). Fu presidente della fondazione Sante De Sanctis a Roma e senatore del Regno d'Italia nella XXVIII legislatura[2]. Fu anche eletto presidente della sezione premilitare della S.P. Lazio nel febbraio 1913. Entrò in guerra come comandante del XIII Corpo, per passare di lì a poco al V Corpo degli Altipiani. Nonostante le non eccezionali prove di comando e la disfatta del V Corpo non fu mai sotto inchiesta. Nel 1916 fu spostato al comando del corpo provvisorio detto “Z” (dall'iniziale del suo cognome), poi ribattezzato XXII, per passare infine al VI Corpo.
Per un breve periodo comandò il CTA (C.do Truppe Altopiano) ad Asiago. Nel 1918 fu collocato in congedo per limiti di età per poi essere richiamato in qualità di presidente della commissione avanzamento di carriera presso il Comando Supremo, con la promozione a generale d'armata.
La nona galleria della strada delle 52 gallerie del Monte Pasubio, scavate in occasione dei combattimenti della prima guerra mondiale, lunga 78 metri, porta il suo nome.[4]
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