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Gaetano Gobbo (Torino, 1840 – Torino, 1923) è stato un generale italiano, che si distinse come ufficiale durante la terza guerra d'indipendenza italiana. Successivamente fu comandante della Brigata Casale, delle Divisioni territoriali militari di Messina, poi di Alessandria, e del V Corpo d'armata. Nel corso della Grande Guerra fu comandante del Corpo d'armata territoriale e della Fortezza di Verona.
Giancarlo Gobbo | |
---|---|
Nascita | Torino, 1840 |
Morte | Torino, 1923 |
Dati militari | |
Paese servito | Regno di Sardegna Italia |
Forza armata | Armata sarda Regio esercito |
Arma | Fanteria |
Corpo | Granatieri Alpini |
Grado | Tenente generale |
Guerre | Terza guerra d'indipendenza italiana Prima guerra mondiale |
Comandante di | 3º Reggimento alpini Brigata Casale V Corpo d'armata |
Decorazioni | vedi qui |
Pubblicazioni | vedi qui |
dati tratti da Giancarlo Gobbo[1] | |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Nacque a Torino nel 1840.[1] Arruolatosi nell'Armata Sarda transitò successivamente nel Regio Esercito.[1] Sottotenente di fanteria, assegnato al corpo dei granatieri nel 1860, si distinse durante la terza guerra d'indipendenza italiana del 1866.[1] Transitato nel corpo degli alpini con il grado di maggiore, fu comandante del 6° e poi nel 1878 del 9º Battaglione alpini.[2] Frequentò poi la scuola di guerra dell'esercito di Torino, venendo promosso tenente colonnello.[1] Nel 1883 era in servizio presso il 2º Reggimento alpini di stanza a Bra, e promosso colonnello nel 1884 divenne comandante del 3º Reggimento alpini.[1] Fu promosso maggior generale nel 1892, assumendo il comando della Brigata Casale.[3] Promosso tenente generale il 24 febbraio 1898, comandò dapprima la Divisione militare di Messina (24ª),[4] passando il 16 gennaio 1900 al comando di quella di Alessandria (3ª).[5] Nel 1902 assunse il comando del V Corpo d'armata,[6] andando in posizione ausiliaria nel corso del 1908. Assegnato dal 15 ottobre 1912 allo stato maggiore del I Corpo d'armata di Torino,[7] transitò nella riserva nel 1913, ma all'atto dell'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 24 maggio 1915, fu richiamato in servizio.[N 1] Non ebbe incarichi operativi a causa della tarda età, ma fu nominato comandante del Corpo d'armata territoriale di Verona,[N 2] alle dipendenze della 1ª Armata allora al comando del tenente generale Roberto Brusati. Mantenne tale incarico sino al 1917.[1] Posto definitivamente in pensione si spense a Torino nel corso del 1923.[1]
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