Fortezza di Lourdes
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La fortezza di Lourdes domina l'omonima cittadina. Dall'iniziale funzione militare strategica è passata ad ospitare il Museo dei Pirenei.
Fortezza di Lourdes | |
---|---|
Coordinate | 43°05′48″N 0°02′57″W |
Informazioni generali | |
voci di architetture militari presenti su Wikipedia | |
La costruzione della fortezza si deve certamente alla posizione strategica del picco roccioso sul quale è edificato, all'ingresso delle sette vallate del Lavedan. I romani sono stati sicuramente i primi a prenderlo in considerazione per edificarvi una fortezza.
Carlo Magno assediò la fortezza occupato dai saraceni di Mirat nel 778. Narra la leggenda che in quella circostanza un'aquila lasciò cadere una trota ai piedi di Mirat, il quale la portò al capo dei franchi, per fargli credere che aveva ancora abbondanza di viveri. Carlo Magno avrebbe creduto a Mirat, ma il vescovo di Le Puy, che l'accompagnava, salvò la situazione proponendo a Mirat di conservare il suo posto a condizione di convertirsi al cristianesimo. Mirat, affamato, avrebbe accettato e ricevuto il battesimo con il nome di Lorus, da cui Lourdes.
Nei secoli XI e XII la fortezza, quasi inespugnabile, fu la residenza domenicale del conte di Bigorre. In seguito essa divenne una piazzaforte per controllare le strade del pidemontano, che erano ambite da diversi principi, capi della politica del sud della Francia.
Nel secolo XIV la fortezza trovò la sua estensione definitiva con il sistema di cinte successive e la costruzione del torrione, che, all'epoca della sua costruzione, dominava tre altre torri oggi scomparse.
Nel 1590, sotto Enrico IV, la fortezza divenne residenza reale.
Nei secoli XVII e XVIII i re di Francia la usarono come prigione dove rinchiudere tutti i loro oppositori.
Nel 1685 l'architetto Vauban propose a Luigi XIV dei miglioramenti che sarebbero stati parzialmente realizzati dai successori dello stesso re.
Nel XIX secolo il genio militare francese trasformò la fortezza in caserma. All'uopo la struttura viene arricchita dall'aggiunta di numerosi edifici, in particolare la polveriera.
Le principali pertinenze della fortezza sono:
Nel 1921 la fortezza inizia a ospitare il museo dei Pirenei, nato sotto l'impulso di Luis e Margalide Le Bondidier. Appassionati dei Pirenei, essi riunirono collezioni sulla storia e la cultura di quelle montagne. I reperti datano dalla fine del secolo XVIII fino all'inizio del XX secolo. I fondatori vollero creare un vasto museo regionale di tutta la catena franco-spagnola dei Pirenei nel quale, secondo la loro espressione, "niente di ciò che è dei Pirenei deve esserci estraneo".
Nel 1995 il castello fortezza venne classificato Monumento Storico. Dal 2002 ha ricevuto dal Ministero della Cultura francese il nome di Museo Francese.
L'accesso al museo è a pagamento.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 123537841 · LCCN (EN) no2007148892 |
---|
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.