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La foresta decidua secca del Madagascar occidentale è una ecoregione che occupa la parte nord-occidentale del Madagascar.[1]
Foresta decidua secca del Madagascar occidentale Madagascar dry deciduous forests | |
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Foresta decidua secca nella Riserva speciale dell'Ankarana | |
Ecozona | Afrotropicale (AT) |
Bioma | Foreste secche di latifoglie tropicali e subtropicali |
Codice WWF | AT0202 |
Distribuzione della foresta decidua secca | |
Scheda WWF |
Questa ecoregione, caratterizzata da un alto grado di endemismi sia botanici che zoologici, include due aree geografiche distinte: la parte settentrionale del Madagascar ed il versante occidentale dell'isola, dalla penisola di Ampasindava a nord sino a Belo Sur Tsiribihina. Una parte significativa della superficie originariamente ricoperta dalla foresta decidua secca è stata disboscata, sotto la pressione del pascolo e dell'agricoltura, e le foreste rimanenti sono frammentate.
Tipiche di questa ecoregione sono le caratteristiche formazioni rocciose calcaree di aspetto a guglia, note come tsingy, (in lingua malgascia = ago), di cui le più spettacolari si trovano all'interno della Riserva naturale integrale Tsingy di Bemaraha, dichiarata patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.[2]
L'ecoregione è inclusa nella lista Global 200 con il nome di foreste aride del Madagascar (Madagascar Dry Forests).[3]
La foresta è formata prevalentemente da specie decidue, cioè che perdono le foglie nella stagione secca (da maggio a ottobre).
Le famiglie prevalenti sono Leguminosae, Bignoniaceae, Euphorbiaceae, Sapindaceae e Anacardiaceae. Tra le specie più caratteristiche ci sono l"albero di fuoco" (Delonix regia), essenze pregiate come il palissandro (Dalbergia spp.), diverse specie di Pachypodium (Apocynaceae) e le diverse specie di baobab tra cui il maestoso baobab del Madagascar (Adansonia madagascariensis), il baobab di Perrier (Adansonia perrieri) e il baobab di Suarez (Adansonia suarezensis), endemici di quest'area.[1]
Tra i numerose endemismi presenti si possono citare Euphorbia ankarensis, Euphorbia perrieri, Hernandia voyroni, Hildegardia erythrosiphon.
L'habitat della foresta decidua secca è congeniale a diverse specie di lemuri alcune delle quali endemiche dell'ecoregione: tra di esse il sifaka dalla corona dorata (Propithecus tattersalli), il sifaka di Perrier (Propithecus perrieri), il maki mongoz (Eulemur mongoz), il lepilemure di Milne-Edwards (Lepilemur edwardsi), il microcebo di Ravelobe (Microcebus ravelobensis), il microcebo rosso settentrionale (Microcebus tavaratra) e il microcebo pigmeo (Microcebus myoxinus). La foresta è anche uno degli habitat primari del fossa (Cryptoprocta ferox), il maggiore carnivoro del Madagascar. Altri mammiferi endemici dell'ecoregione sono il ratto di foresta occidentale (Nesomys lambertoni) e il topo maggiore dai grandi piedi (Macrotarsomys ingens).[1]
Nell'ecoregione sono presenti più di tre quarti delle specie di uccelli censite nell'isola; tra di essi il vanga di Van Dam (Xenopirostris damii) e la mesena dal petto bianco (Mesitornis variegatus) sono endemismi esclusivi della foresta decidua.[1]
Molto ricco il contingente dei rettili presenti. Tra di essi vi sono due rare testuggini in pericolo critico di estinzione: Astrochelys yniphora, che ha come habitat esclusivo le foreste di bamboo della baia di Baly, ed Erymnochelys madagascariensis, rinvenibile sugli argini dei fiumi del versante occidentale dell'isola, dal Sambirano a nord sino al Mangoky a sud.[1]. Tra i serpenti merita una menzione il serpente arboreo Lycodryas citrinus, endemico della regione degli Tsingy di Bemaraha e di Namoroka. Altre specie endemiche dell'ecoregione sono i camaleonti Brookesia bonsi, Brookesia decaryi, Brookesia exarmata, Brookesia perarmata, Furcifer tuzetae, Furcifer rhinoceratus e Furcifer angeli e i gechi Paroedura maingoka, Paroedura vazimba, Paroedura tanjaka, Uroplatus geuntheri e Lygodactylus klemmeri, quest'ultimo con areale ristretto agli Tsingy di Bemaraha. La regione ospita inoltre diverse specie di scinchi tra cui Mabuya tandrefana, Pygomeles braconnieri e Androngo elongatus. Tra le specie scoperte recentemente nell'habitat degli tsingy vanno ricordate infine Zonosaurus bemaraha e Zonosaurus tsingy.[4]
Lo stato attuale della foresta decidua secca è caratterizzato da una notevole frammentazione: la maggior parte dei lembi di foresta residua ha una superficie inferiore ai 35 km²; solo 5 frammenti hanno una superficie maggiore di 500 km².[1] Alcuni dei frammenti più estesi ricadono all'interno di aree naturali protette: tra i maggiori vi sono il parco nazionale di Ankarafantsika (605 km²) e la Riserva naturale integrale Tsingy di Bemaraha (1520 km²).
Le minacce principali alla sua sopravvivenza sono gli incendi dolosi appiccati per ottenere terreno per il pascolo e l'agricoltura.
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