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Autocarro militare italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'Autocarro Unificato Fiat 666 fu un autocarro pesante italiano prodotto dalla Fiat Veicoli Industriali.
Fiat 666 | |
---|---|
Descrizione generale | |
Costruttore | Fiat Veicoli Industriali |
Tipo | autocarro pesante |
P.T.T. veicolo singolo | 12,2 t |
P.T.T. veicolo combinato | 22,2 t |
Produzione | dal 1940 al 1948 |
Sostituisce | Fiat 626 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 7095 m |
Larghezza | 2,35 m |
Altezza | 2,85 m |
Massa a vuoto | 6 t |
Altre caratteristiche | |
Altri tipi | Fiat 665 |
Esemplari prodotti | 8000[senza fonte] |
Fiat 666NM | |
---|---|
Un Fiat 666NM-RE. | |
Descrizione | |
Tipo | autocarro pesante |
Equipaggio | 2 |
Costruttore | Fiat Veicoli Industriali |
Data entrata in servizio | 1940 |
Utilizzatore principale | Regio Esercito Regia Aeronautica |
Altri utilizzatori | Wehrmacht Esercito Nazionale Repubblicano Guardia Nazionale Repubblicana |
Sviluppato dal | Fiat 666N |
Altre varianti | Fiat 666BM |
Dimensioni e peso | |
Lunghezza | 7,095 m |
Larghezza | 2,35 m |
Altezza | 2,85 m |
Peso | 6 t |
Capacità combustibile | 135 l |
Propulsione e tecnica | |
Motore | diesel Fiat 366, 6 cilindri ad iniezione diretta, 9365 cm³ |
Potenza | 105 hp a 2000 giri/min |
Trazione | 4×2 |
Prestazioni | |
Velocità max | 48 km/h |
Autonomia | 390 km su strada, 350 km fuori strada |
Pendenza max | 25% |
Armamento e corazzatura | |
Gli Autoveicoli del Regio Esercito nella Seconda Guerra Mondiale, Nicola Pignato, Storia Militare. | |
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Il 666, come il corrispondente medio Fiat 626, fu prodotto dal 1940 come autocarro "Unificato": dal 1937 infatti per legge il Ministero della Guerra imponeva a tutte le case costruttrici di autocarri civili delle caratteristiche standard per quanto riguarda peso, numero degli assi, velocità e portata, al fine di semplificare la logistica in caso di requisizione da parte delle forze armate. Il 626 ed il 666, che sostituirono sulle linee di montaggio rispettivamente i Fiat 621 e Fiat 632, furono i primi autocarri della casa torinese con cabina avanzata, ovvero con il motore totalmente contenuto all'interno della cabina. Il telaio era a longheroni su due assi, con ruote anteriori direttrici e posteriori gemellate motrici, interasse di 3,85 metri e carreggiata di 1,84 metri; il motore diesel Fiat 366 a 6 cilindri da 9365 cm³ sviluppava 105 hp a 2000 giri al minuto ed era caratterizzato dall'innovativa disposizione su guide che permetteva una semplice e rapida sostituzione dal frontale. Il cambio era a 4 marce avanti ed una retro con riduttore. Esteriormente differiva dal Fiat 626 solo per le dimensioni, per la forma del parabrezza e del cassone. Il cassone, da 6260 kg di portata (il doppio del 626), poteva trasportare 20 soldati equipaggiati.
Il mezzo fu prodotto dal 1940 al 1945 nelle versioni diesel 666N (Nafta) civile e NM (Nafta Militare) per le forze armate. Nel 1943 venne omologata la versione a BM a benzina per uso militare, ma gli eventi armistiziali impedirono l'entrata in produzione.
La versione civile, disponibile anche come telaio per l'allestimento di autobus, ebbe enorme successo, venendo prodotto anche nel dopoguerra come Fiat 666N7, per un totale di 8000 esemplari.
Il Fiat 666 venne largamente acquisito dalle forze armate italiane: la versione N-RE per il Regio Esercito e quella N-RA per la Regia Aeronautica vennero acquisite in diversi allestimenti, quali quello Autobus, Autofficina, Autocisterna, Autopompa, Trasporto quadrupedi, portacarri con rimorchi Viberti e Bartoletti. Dopo l'Armistizio di Cassibile vengono prodotti 79 NM per i tedeschi che occupavano gli impianti Fiat nel nord-Italia. Tra gli esemplari in dotazione alle forze della Repubblica Sociale Italiana, esistono prove di almeno un 666 blindato artigianalmente dall'arsenale di Piacenza, dotato di torretta armata con un cannone antiaereo Scotti-Isotta-Fraschini 20/70 ed in dotazione alla Guardia Nazionale Repubblicana. Il suo grosso motore aveva un difetto che lo renderà fatale nella triste campagna di Russia, aveva l'iniezione indiretta (precamera tipo Ricardo). L'avviamento era molto difficoltoso a basse temperature, anche se il gasolio veniva mischiato con la benzina per non farlo gelare.
Nel 1941 viene sviluppata la versione militare a trazione integrale del Fiat 666NM diesel. Il mezzo mantiene la massima comunalità con la versione a trazione posteriore e entrerà in produzione per le forze armate nel 1942. Dopo l'armistizio, 2 esemplari verranno prodotti per la Wehrmacht.
Da questo modello, nel 1942 fu realizzata la versione trasporto truppe blindata, denominata Fiat 665NM protetto o scudato, impiegato contro i partigiani jugoslavi prima ed in Italia settentrionale poi. Non andrà oltre allo stato di semiprototipo.
Modello | Anni di produzione | Tipo di motore | Cilindrata cm³ | Potenza | P.T.T. (in tonnellate) |
---|---|---|---|---|---|
Fiat 665NM - autocarro, diesel militare, 4×4 | 1942 - 1944 | Fiat 366 | 9365 | 110 a 2000 giri/min | 12,4 |
Fiat 666N - autocarro, autobus diesel |
1939 - 1946 | Fiat 366 | 9365 | 100 a 2000 giri/min | 12,2 |
Fiat 666NM-RA - autocarro, autobus diesel militare |
1940 - 1945 | Fiat 366 | 9365 | 105 a 2000 giri/min | 12 |
Fiat 666NM-RE - autocarro, autobus diesel militare |
1940 - 1945 | Fiat 366 | 9365 | 95 a 2000 giri/min | 12 |
Fiat 666N7 - autocarro, autobus diesel ad iniezione diretta |
1946 - 1948 | Fiat 366/345 | 9365 | 113 a 2000 giri/min | 13,4 |
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