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linea ferroviaria italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La ferrovia Genova Bolzaneto-Genova Sampierdarena era una linea ferroviaria italiana ad uso esclusivo del trasporto merci, che si sviluppava sulla sponda destra del torrente Polcevera a Genova, da qui il nome di binario industriale in sponda destra del Polcevera. La linea era a semplice binario non elettrificato comprendente le tre stazioni intermedie di Genova Trasta, Genova Fegino e Genova Campi.
Bolzaneto-Sampierdarena Binario industriale in sponda destra del Polcevera | |
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Stati attraversati | Italia |
Inizio | Genova Bolzaneto |
Fine | Genova Sampierdarena |
Attivazione | 1914 |
Soppressione | 2007 |
Precedenti gestori | RFI (2001-2007) FS (1914-2001) |
Lunghezza | 4,762 km |
Scartamento | 1435 mm |
Elettrificazione | Assente |
Note | Linea per solo traffico merci |
Ferrovie | |
La linea venne formalmente attivata il 1º marzo 1914 sotto la gestione dell'azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato.[1][2] Nel 1916 viene realizzata la travata metallica di 78 m per l'allacciamento dello scalo del Campasso alla linea succursale dei Giovi, scavalcando la linea e la stazione di Genova Rivarolo.[3]
Nel 1918 le stazioni di Borzoli Trasta e Fegino cambiano nome in semplicemente Trasta e Fegino.[4] Nel 1926 le stazioni presenti sulla linea (insieme a diverse altre nel nodo di Genova) cambiano denominazione aggiungendo il prefisso "Genova" a Trasta, Fegino, Cornigliano Campi.[5]
Per un limitato periodo dal 25 luglio 1932 la gestione dell'esercizio venne temporaneamente affidata alla Società Anonima Ansaldo.[6][7]
Nel 1940 la stazione di Campi, allora denominata "Genova Cornigliano Campi", assunse la denominazione di "Genova Campi".[8]
Sempre in quell'anno venne inaugurata la Squadra Rialzo a Trasta – con denominazione Officina Rialzo di Genova Borzoli Trasta – per la manutenzione dei veicoli, in costruzione dalla fine degli anni '30,[9] in affiancamento alla preesistente di Campi[10][11] e in sostituzione di quella di Genova Piazza Principe;[12] risultava inoltre in corso, al 30 giugno 1941, la costruzione di un nuovo ponte in muratura a 9 luci di 108 m tra Bolzaneto e Trasta.[13]
Al 30 giugno 1944 risultava pronta per l'installazione una travata metallica in prosecuzione del costruendo ponte in muratura sul Polcevera.[14] Risultavano inoltre in corso dei lavori di ampliamento del capannone per riparazione carri e di costruzione di uno nuovo per la riparazione di carrozze viaggiatori alle officine di Trasta.[15] Annessi a questi le stazioni di Trasta e Bolzaneto erano anch'esse interessate da lavori di sistemazione.[16]
D'altro canto, il giorno precedente, lo scalo di Sampierdarena riportò gravi danni al parco Polcevera, a ridosso del "P.M. Forni".[17]
Nel 1958 venne attivata la gestione in Dirigenza Unica tra Bolzaneto e Campi;[18] contestualmente la linea venne limitata a Campi eliminando l'innesto nel parco Forni di Sampierdarena Smistamento e il ponte sul Polcevera stesso.[19]
Tra il 1959 e il 1960 risultava in corso la costruzione della galleria Facchini correlata alla realizzazione del collegamento diretto tra Genova Piazza Principe e Bivio Rivarolo via Genova Campasso.[20] Erano stati anche apportati dei lavori di sistemazione minori alla Squadra Rialzo di Trasta.[21]
All'inizio degli anni 2000 sussisteva un sostenuto traffico di vetture e carri inerente alla Squadra Rialzo di Trasta, con il piazzale della stazione spesso ingombro.[22][23]
La linea venne definitivamente soppressa il 18 giugno 2007 in seguito al calo dell'attività produttiva nella zona del Polcevera e, per ultimo, la chiusura delle attività presso le OMV di Trasta.[24][25] Al 2020 l'area di 92200 m² dell'ex Squadra Rialzo di Trasta risulta di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana ma in stato di abbandono[26] e in vendita dal 2015.[27]
Stazioni e fermate | ||||||
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per Torino | |||||
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0+000 | Genova Bolzaneto | ||||
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SR Genova Trasta * 1940 † 2007 | |||||
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0+194 | per Genova | ||||
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torrente Polcevera | (108 m) | ||||
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1+477 | Genova Trasta | ||||
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ferrovia succursale dei Giovi | |||||
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galleria Facchini, per Genova Campasso | |||||
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2+747 | Genova Fegino | ||||
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Bivio Polcevera, linee Asti-Genova e Tortona-Genova | |||||
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3+302 | Genova Campi officine riparazioni veicoli | ||||
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autostrada A10 (viadotto Genova San Giorgio) | |||||
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torrente Polcevera * 1914 † 1958 | (600 m) | ||||
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per Torino | |||||
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4+762 | Genova Sampierdarena Smistamento | ||||
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per Genova | |||||
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile |
La linea era a semplice binario non elettrificato (anche se predisposto), gestita in Dirigenza Unica dal 1958 e in regime di raccordo nell'ultimo periodo di attività. All'attivazione riportava le seguenti caratteristiche tecniche:[1]
Nel 1990 l'armamento venne rinnovato dal gestore dell'infrastruttura, installando rotaie UNI 60 e traverse in cemento armato.[28]
La linea ha origine 194 m dopo l'asse del fabbricato viaggiatori di Bolzaneto in direzione Genova per poi attraversare con un ponte in muratura il torrente Polcevera. La prima stazione che si incontra è quella di Genova Trasta, con annesse officine, per poi continuare sulla sponda destra del torrente, venire scavalcata dal ponte della linea veloce dei Giovi e dalla linea – scollegata – per lo scalo di Genova Campasso attraversando l'unica galleria della linea, denominata "Facchini", e immettersi nel piazzale di Genova Fegino.
Lasciato il piazzale di Fegino la linea è ancora una volta scavalcata dalle linee per Tortona e per Asti, costeggia la sponda del Polcevera fino allo scalo di Genova Campi per poi arrestarsi nei pressi di un casello riconvertito in abitazione privata.[22] Fino alla fine degli anni '50 la linea proseguiva attraversando il Polcevera con un ponte non più esistente e reimmettendosi nel fascio Forni dello scalo di Sampierdarena.
La linea era stata concepita sin dall'inizio come linea esclusivamente adibita a traffico merci[1] e, seppur tutte le stazioni erano munite di fabbricato viaggiatori, nessuno di essi ospitava all'interno servizi tipici come la sala d'attesa e la biglietteria a sportello, standard dell'epoca per il servizio viaggiatori.[29][30][31]
Vi circolava nei primi anni di esercizio una coppia di treni ordinari al giorno[1] mentre prima della dismissione era interessata da tradotte di materiale riparando inerente alla Squadra Rialzo di Trasta.[22][23] Le tradotte venivano effettuate con locomotive diesel FS dei gruppi 216, 245 e D.145; il materiale, viaggiatori di vario tipo, veniva fatto stazionare a Trasta prima di venir inviato a revisione.[23]
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