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autovettura del 1950 prodotta dalla Ferrari Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Ferrari 195 S è una versione aggiornata della 166 MM che è stata presentata dalla casa automobilistica italiana Ferrari il 2 aprile 1950 per il Giro di Sicilia, che annunciava, come di consueto, l'inizio delle competizioni riservate alle vetture Sport.
Ferrari 195 S | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | Ferrari |
Tipo principale | Berlinetta |
Altre versioni | Barchetta |
Produzione | dal 1950 al 1951 |
Sostituisce la | Ferrari 166 MM |
Sostituita da | Ferrari 212 Export |
Esemplari prodotti | 4[1] |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Passo | 2250 mm |
Massa | 720-780 kg |
Altro | |
Stile | Carrozzeria Touring |
Stessa famiglia | Ferrari 195 Inter |
In occasione di questa competizione la Ferrari iscrisse, oltre alle tradizionali 166 MM Touring, due vetture direttamente derivate da questo modello, guidate rispettivamente da Giannino Marzotto e Alberto Ascari. L'auto derivava dalla 166 MM, tranne per alcune differenze poco rilevanti, ineccepibili nell'aspetto estetico, sia nella versione aperta di Ascari che in quella chiusa condotta dal Conte Marzotto.
Le principali novità risiedevano nell'aspetto meccanico, la potenza del 12 cilindri a V di 60°classico della 166 MM era stato infatti incrementato a 170 CV, aumentando il diametro dei pistoni a 65 mm, mentre le cilindrata totale era salita a 2341,02 cm³. Le due 195 S (denominazione attribuita a tale evoluzione del modello 166) furono precocemente costrette al ritiro in questa gara, ma il loro impiego si ripresentò anche nella Mille Miglia dello stesso anno, cui furono iscritti tre esemplari di questo modello. Uno dei tre pilotato da Dorino Serafini, e due guidate dai fratelli Marzotto, Vittorio e Giannino. Quest'ultimo stupì il pubblico in Piazza Vittoria a Brescia, presentandosi con una berlinetta Touring resa ancora più elegante da un'insolita, e mai vista prima, livrea azzurro pastello.
La competizione, dominata da una situazione meteorologica pesantemente avversa, fu toccata dalla pioggia per quasi tutto il tracciato. Il conte Marzotto, grazie anche alla possibilità di guidare una vettura chiusa, si portò in testa alla corsa già al controllo orario di Ravenna, segnando un rispettabilissimo tempo di percorrenza di 13h 39'20". Giunto all'arrivo, Marzotto giustificò il proprio abbigliamento da gentleman, dichiarando che date le difficili situazioni meteorologiche, sapeva che la gara sarebbe durata poche ore. Con la medesima elegantissima vettura, Marzotto si aggiudicò anche la 3 Ore Notturna di Roma, il 10 giugno dello stesso anno, quando solo pochi mesi prima, un prezioso secondo posto era stato portato a casa dal pilota Franco Cornacchia nella Coppa di Toscana.
Marzotto e il compagno di equipaggio Marco Crosara giunsero primi al traguardo dell'edizione del 1950 della Mille Miglia, con una velocità media elevata per l'epoca, che si attestò sui 123,209 km/h. I due arrivarono con circa sette minuti di vantaggio sull'equipaggio che seguiva, l'altra Ferrari 195 S di Dorino Serafini ed Ettore Salami, anch'essa della medesima carrozzeria di Milano, ma in versione barchetta.
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