Feltrino Boiardo

condottiero e letterato italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Feltrino Boiardo (138023 luglio 1456) è stato un condottiero e letterato italiano e primo conte di Scandiano[1].

Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo nobile morto nel 1385, vedi Feltrino Boiardo (XIV secolo).
Fatti in breve Conte di Scandiano, In carica ...
Feltrino Boiardo
Conte di Scandiano
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Stemma
In carica1423 
1456
Predecessorenessuno
SuccessoreGiulio Ascanio Boiardo e Matteo Maria Boiardo
Nascita1380
Morte23 luglio 1456
Luogo di sepolturaChiesa Archipresbiteriale della Natività della Beata Vergine Maria, Scandiano
DinastiaBoiardo
PadreMatteo Boiardo
MadreBernardina Lambertini
ConsorteGuiduccia da Correggio
FigliGiulia
Giovanna
Giovanni
Emilia
Giulio Ascanio
Pirro
Lodovica
ReligioneCattolicesimo
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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Feltrino nacque nel 1380[2]; figlio di Matteo Boiardo (? - 1401) e di Bernardina Lambertini.

Nel 1403 fu al servizio del Marchese Niccolò III d'Este e nel 1409 combatté contro Ottobuono de' Terzi, venendo nominato Governatore di Reggio.

Nel 1413 fu al seguito sempre di Niccolò III d'Este in pellegrinaggio a Gerusalemme; nell'estate di quell'anno, nel Santo Sepolcro, il marchese armerà cavalieri Feltrino Boiardo, Alberto dalla Sale, Pietro de Rossi e Tommaso Contrari[3].

Nel 1423 concesse agli Estensi il territorio di Rubiera ed ottenne in cambio l'infeudazione ed il titolo di conte di Scandiano.

Nel 1438 fu alla corte di Ferrara ad accogliere l'imperatore Giovanni VIII Paleologo che partecipava al concilio di Ferrara.

Nel 1445 Leonello d'Este, marchese di Ferrara, lo nominò Governatore di Modena.

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Scandiano, Rocca dei Boiardo.

Nel 1449 Borso d'Este, marchese di Ferrara, lo investì del territorio e del castello di Salvaterra[4].

Feltrino provvide ad edificare la chiesa parrocchiale di Scandiano ed ampliò la rocca, residenza della famiglia; fu uomo colto e letterato e fu amico di Battista Guarino, di Leonardo Bruni e di Pier Candido Decembrio, frequentatori della corte ferrarese.

Morì il 23 luglio 1456[5], lasciando il feudo, in eredità indivisa, al nipote Matteo Maria, figlio del primogenito Giovanni già defunto e al suo secondogenito Giulio Ascanio.

Discendenza

Sposò Guiduccia da Correggio, figlia di Gherardo VI da Correggio ed ebbero sette figli:

Note

Bibliografia

Collegamenti esterni

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