Federico Stefani
storico italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Federico Stefani (de Steffani) (Cittadella, 6 agosto 1827[1] – Venezia, 2 aprile 1897) è stato uno storico, archivista e patriota italiano.

Biografia
Studiò all'Università di Padova. Nel 1848 con due fratelli si arruolò per combattere nella guerra d'indipendenza e partecipò alla difesa di Venezia. Dopo la guerra si dedicò agli studi storici.[2]
Si trasferì per un periodo in Francia e, con decreto 8 marzo 1858, Napoleone III di Francia lo incaricò di ricercare le origini italiane della famiglia Bonaparte.[3] Nel 1859 pubblicò le proprie ricerche come cavaliere (chev. Frédéric de Stefani).[4]
Dopo la morte di Pompeo Litta Biumi nel 1852, collaborò con Luigi Passerini Orsini de' Rilli e Federico Odorici alla prosecuzione della Famiglie celebri italiane fino al 1873.[5]
Dal 1879 collaborò alla pubblicazione dei Diari di Marin Sanudo il Giovane.
Fu presidente della Deputazione di Storia Patria delle Venezie e nel 1889 fu chiamato come direttore dell'Archivio di Stato di Venezia, dopo la morte di Bartolomeo Cecchetti.[1]
Opere
- F. Stefani, Le antichità dei Bonaparte con uno studio storico sulla Marca trivigiana, Venezia, 1857.
- F. Stefani, Sur les origines des Bonaparte, 1859.
- I diarii di Marino Sanuto, pubblicato per cura di Federico Stefani, vol. 1, 1879.
- I diarii di Marino Sanuto, pubblicato per cura di Federico Stefani, vol. 5, 1881.
- I diarii di Marino Sanuto, pubblicato per cura di Federico Stefani, vol. 9, 1883.
Onorificenze
— 20 ottobre 1867[6]
Note
Bibliografia
Altri progetti
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