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azienda di fisarmoniche e di organi elettronici Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Farfisa, acronimo di FAbbriche Riunite di FISArmoniche, era un'azienda di forniture elettroniche con sede legale a Potenza Picena (MC). Il suo marchio è comunemente associato alla nota serie di organi elettrici e sintetizzatori multitimbrici. Al culmine della sua fama, la Farfisa era proprietaria di tre stabilimenti per la produzione di strumenti musicali.
FARFISA - Fabbriche Riunite di Fisarmoniche | |
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Stato | Italia |
Fondazione | 1946 a Camerano |
Fondata da | Settimio Soprani, Scandalli, N. Frontalini & F. |
Chiusura | 1998 |
Sede principale | Osimo |
Gruppo | Lear Siegler dal 1965 al 1984. Bontempi S.p.A. dall'ottobre 1984 alla chiusura. |
Settore | Strumenti musicali |
Prodotti |
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L'azienda ha lasciato un'impronta indelebile nel rock degli anni '70, con i suoi organi utilizzati da band leggendarie come Genesis, Led Zeppelin e soprattutto Pink Floyd.[1]
Nata nel 1946 dall'unione di tre storiche aziende di fisarmoniche ( Paolo Settimio Soprani di Castelfidardo, F.lli Scandalli di Camerano e Frontalini di Numana), la "FAbbriche Riunite di FISArmoniche" FARFISA si afferma rapidamente come un punto di riferimento nel settore. Inizialmente focalizzata sulla produzione di fisarmoniche, l'azienda marchigiana intraprende negli anni '50 una diversificazione produttiva, introducendo strumenti come chitarre, pianoforti e organi.
La vera svolta arriva negli anni '60 con l'avvento dell'elettronica, che trasforma radicalmente la produzione della Farfisa. Organi elettronici come il Compact diventano iconici e plasmano il suono di generazioni di musicisti, contribuendo a definire il sound del rock e della musica pop degli anni '70.
Nel 1967 come divisione interna dell'azienda nasce la Citofonia Farfisa; nel 1993 la divisione si rende indipendente, quindi ha ragione sociale autonoma ma mantiene il marchio.[2] Tra il 1969 ed il 1998 la l'azienda ha prodotto pianoforti acustici verticali con il marchio Furstein.[3][4]
Parallelamente alla produzione di strumenti musicali, la Farfisa si espande nel settore dell'elettronica di consumo, producendo anche giradischi e televisori. Questa diversificazione, unita a una serie di acquisizioni e a un contesto economico sfavorevole, porta l'azienda a una profonda crisi negli anni '80. Dopo essere stata acquisita dalla Bontempi, un'altra storica azienda di fisarmoniche, la Farfisa viene infine assorbita dalla Comus, che cessa l'attività nel 2003, segnando la fine di un'epoca e di un marchio che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della musica italiana.[5]
Uno dei primi gruppi ad usare e portare alla ribalta il suono acido dell'organo Farfisa furono i Sam the Sham and the Pharaos con la loro prima hit Wooly Bully nell'estate del 1965. Nel 1966 il suono Farfisa era presente nel brano Double Shot (Of My Baby's Love) dei californiani The Swingin' Medallions.
In quegli anni l'uso del Farfisa si confonde con l'uso del Vox Continental (di marchio inglese, ma assemblato negli stabilimenti Eko). Rod Argent degli Zombies fu fotografato in un concerto con un Farfisa, anche se nelle registrazioni in studio l'organo usato è un Vox. Eventi simili sono riscontrabili per Doug Rhodes dei The Music Machine e Strawberry Alarm Clock, o Augie Meyers di Sir Douglas Quintet, che utilizzava quasi certamente un Vox.
Spooner Oldham, organista per gli studi di registrazione Muscle Shoals Sound Studio, suona un Farfisa nei brani When a Man Loves a Woman di Percy Sledge e in I Never Loved a Man (The Way I Love You) di Aretha Franklin. Si riconosce distintamente il suono di una Compact nell'accompagnamento e nell'assolo di Gimme Little Sign di Brenton Wood.
Il modello Compact Duo fu ampiamente utilizzato (sempre abbinato ad un effetto eco Binson Echorec) da Richard Wright dei Pink Floyd nei primi album del gruppo e nei relativi concerti, come testimoniano le immagini del film-concerto Pink Floyd Live at Pompei del 1972.
Sly Stone dei Sly & the Family Stone suonava un Farfisa a Woodstock e nelle registrazioni in studio.
Hugh Banton utilizzò, insieme a un Hammond serie E100, una Farfisa Professional 221 nei Van Der Graaf Generator. La sua presenza è evidente in vari filmati dell'epoca e il suo suono è in primo piano nei primi album del gruppo, risalenti agli anni 1968-1972.
John Paul Jones dei Led Zeppelin ha utilizzato un Farfisa serie VIP in Dancing Days, sfruttandone l'effetto Syntheslalom. In un'altra registrazione del 1970 A Tribute to Jack Johnson di Miles Davis, Herbie Hancock suona un Farfisa rotto.
Anche l'eclettico musicista britannico Mike Oldfield in alcuni suoi lavori risalenti alla prima parte della sua carriera (es. Tubular Bells, Hergest Ridge e Incantations) ha fatto largo uso di tastiere Farfisa.
Con l'avvento dei sintetizzatori, molti pensarono che l'organo elettronico combo fosse divenuto uno strumento ormai obsoleto, ma il tempo dimostrò il contrario: alla fine degli anni '70, con i vecchi modelli sempre più economici, numerose band punk e new wave (in particolar modo quelle influenzate dal garage rock e rock psichedelico) come Blondie, The B-52's, Suicide, The Fleshtones, Squeeze, Human Centralino e Talking Heads, tornarono a utilizzare tale strumento. Forse il più famoso brano che ha caratterizzato la Farfisa in questo periodo è stato Crocodile Rock di Elton John.
Il suono Farfisa è oggi utilizzato per conferire un suono anni '60, ed è apparso di recente su album di artisti come The Mummies, Dengue Fever, Electrelane, Green Day, Screeching Weasel, Krist Novoselic, The Walkmen, Jonathan Fire Eater, Death Cab for Cutie, The Blood Brothers, Smash Mouth, Apse, Stereolab, The Brian Jonestown Massacre, The American Analog Set, Cadallaca, Spiritualized, Tom Waits, Yo La Tengo, The Defectors, Neptune Towers, The Charms, Magic Hero vs. Rock People, The Artificial Sea, The Murder City Devils, The Black Keys, and The Budos Band. Clint Boon della band di Manchester Inspiral Carpets era famoso anche per l'utilizzo di un Farfisa, che caratterizzava il sound della band. Il nome del marchio Farfisa, nel frattempo, continua ad apparire sulle contemporanee tastiere MIDI.
La serie Compact era composta da quattro modelli.
Il Mini-Compact è il più piccolo della serie Compact. Ha solo quattro ottave, senza il basso sulle prime versioni, mentre la versione successiva aveva un selettore per assegnare alla prima ottava il basso o il discanto (registri acuti); questi modelli di seconda serie presentavano la prima ottava con i tasti delle note naturali in grigio con diesis bianco. I modelli di prima produzione erano solo a 3 registri, mentre le versioni successive avevano 6 registri.
Il modello è stato utilizzato da Mike Mills (REM), Kate Radley di Spiritualized e da Steve Reich nel suo pezzo Four Organs. Il modello è stato usato da Philip Glass su alcune delle sue prime registrazioni, anche Einstein on the Beach; Glass è ancora in possesso del suo Farfisa Mini-Compact a partire dal 2018.
Questa è stata la prima serie introdotta sul mercato, fra il tardo 1963 e il 1964. Il suo generatore interno di note è stato progettato dai tecnici Vito Croce e ing. Giovanni Osnato, con la collaborazione musicale del M.o Gianfelice Fugazza. Il generatore, con la sua timbrica distintiva, potenziale via di mezzo fra organo a canne e armonium, è comunque nato anche dallo studio fatto su di un organo Wurlitzer, comprato nel 1962 negli Stati Uniti dall'allora presidente della Farfisa Paolo Settimio Soprani. Lo stesso generatore, con poche varianti, è stato utilizzato in tutta la serie Compact, nella fisarmonica (la prima) totalmente elettronica Transicord e in diversi modelli a console con amplificazione interna, come il Foyer, Rhapsody, Ballata, 5020 e altri.
Caratteristiche:
Stesse caratteristiche del modello precedente a eccezione di:
Compact Deluxe
Caratteristiche:
Prodotto in due serie diverse, si può considerare l'unione di una Compact Deluxe (manuale superiore) con una Minicompact prima serie (manuale inferiore), ma addizionato di ulteriori effetti e con diverso routing dei segnali interni. È il più famoso della serie Compact, essendo stato utilizzato dagli Stereolab, da Al Kooper dei Blues Project, da Michael MacNeil dei Simple Minds, da Richard Wright dei Pink Floyd e da Clint Boon degli Inspiral Carpets.
Caratteristiche:
I modelli della serie FAST (Farfisa All Silicon Transistor) presentavano telaio interno metallico, finitura esterna a pannelli metallici ricoperti di similpelle lavabile e bordi di plastica, gambe pieghevoli cromate, maniglie da trasporto retrattili e leggio removibile. La nuova produzione era costituita da una serie di organi combo (FAST 2,3,4,5, Console), e una Professional (P221, Duo, e pianoforti) pure trasportabili, serie che condividono gran parte dell'elettronica interna, riprogettata per l'occasione. In sintonia con l'evoluzione dei gusti musicali dell'epoca, offrivano sonorità alquanto differenti dalla precedente serie Compact, sonorità che potevano andare, in special modo nelle Professional, da una emulazione simil-Hammond fino a timbriche aspre e spigolose da organi combo e sinth. In base al modello, vi erano installati anche nuovi effetti di Sustain e inviluppo percussivo (Percussion), assegnabili a gruppi di registri dedicati. L'estensione delle tastiere era di 4 ottave nei FAST 2 e 3, 5 ottave nei FAST4, 5 e nei Professional.
Questa serie, introdotta nel tardo 1970 e mantenuta in produzione via via con nuovi modelli o rivisitazioni tecniche/estetiche fino al 1979, eredita molte caratteristiche e sonorità (generatore ad onde quadre) soprattutto della precedente serie Professional ma, pur introducendo nel tempo nuovi effetti speciali (voci percussivo-sustain polifoniche come Piano, Harpsicord; effetto Syntheslalom, che con il suo glissando a salire ricorda l'effetto di portamento dei sintetizzatori) è ancora più tesa all'inseguimento di sonorità Hammond, pur presentando anche registri dal suono squillante e spigoloso (Clarinet, Sharp, Mixture). In luogo di placchette (Tab Switch) o levette dei registri, sono infatti utilizzati in quasi tutti i modelli (dal 345 in poi) dei tiranti (Drawbars), con i quali è possibile regolare e variare senza soluzione di continuità il volume di ogni registro/piedaggio, similmente a quanto avviene in un organo Hammond.
Vanno ricordate alcune tastiere multi-timbriche, ovvero dei sintetizzatori semplificati, dotati di sezioni monofoniche e polifoniche e con preset vari, prodotti in vari modelli e periodi che vanno dal 1975 fino al 1983: Synthorchestra, Synthorchestra 4, Polychrome, Soundmaker, quest'ultimo venne utilizzato anche da Tony Banks dei Genesis.
Parallelamente alla produzione di strumenti musicali, la Farfisa diede vita al CDMI (Centro Didattico Musicale Italiano), nato per creare una nuova didattica, "dinamica" moderna per lo studio della fisarmonica e proporre un repertorio originale da concerto espressamente concepito per questo strumento: grandi compositori scrissero metodi per fisarmonica, oltre a varie composizioni ed opere didattiche per la FARFISA Edizioni Musicali. Nacque anche la rivista musicale “Fisarmonica”, oggi diventata “Strumenti&Musica”. In seguito, con il nascere e lo svilupparsi della produzione di organi elettrici, la FARFISA Edizioni Musicali si dedicò alla pubblicazione di composizioni anche per questi nuovi strumenti.
Il musicista, pianista, fisarmonicista e compositore Bio Boccosi assunse la carica di Redattore Capo e direttore artistico. Curò in modo particolare le Edizioni musicali Farfisa. A questo proposito basta ricordare la collaborazione con i musicisti Lino Liviabella, Gianfelice Fugazza, Vittorio Melocchi, Franco Alfano, Emilio Cambieri Luigi Ferrari Trecate, Luciano Fancelli, Adamo Volpi, Wolmer Beltrami, Italo Salizzato Efrem Casagrande e lo stesso Bio Boccosi, i quali composero molti brani per fisarmonica da concerto.
L'archivio della ditta Farfisa è stato acquisito dal Comune di Camerano[6] intorno al 2005, in concomitanza con la demolizione della sede della stessa situata ad Aspio Terme di Camerano. Essa è conservata nel fondo Farfisa. Fabbriche riunite fisarmoniche italiane spa di Camerano (estremi cronologici: 1946-1984)[7], e comprende documentazione contabile e amministrativa, progetti, brevetti, disegni, corrispondenza, materiale e manifesti pubblicitari, materiale fotografico, bobine, documenti sonori.
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