Esdebitazione
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'esdebitazione, nel diritto italiano, è il beneficio della liberazione dei debiti non onorati, al termine di una procedura fallimentare, che si concede al fallito, persona fisica, in presenza di particolari requisiti oggettivi e soggettivi.[1][2][3][4]
Presupposti
L'art 142 della legge fallimentare considera meritevole di accedere al beneficio dell'esdebitazione solo l'imprenditore persona fisica (e quindi non le società)[5]
- che abbia cooperato con gli organi della procedura fornendo documenti e informazioni utili alla procedura;
- che nei 10 anni precedenti non abbia beneficiato di altra esdebitazione;
- che non abbia depauperato l'attivo;
- che non abbia esposto debiti inesistenti;
- che non abbia aggravato il dissesto rendendo difficoltosa la ricostruzione del patrimonio[4];
- che non sia stato condannato per bancarotta fraudolenta o delitti contro l'economia pubblica, commercio e industria.
L'ammissione all'esdebitazione è subordinata anche alla parziale soddisfazione dei crediti concorsuali.[2]
Altro presupposto, detto presupposto oggettivo, per l’ammissione alla procedura è che il debitore si trovi in uno stato di sovraindebitamento.
Lo stato di sovraindebitamento è la condizione di squilibrio perdurante tra debiti e patrimonio, che pone il soggetto in una situazione di difficoltà o impossibilità di pagare i propri debiti[6]
Effetti
In presenza di tali requisiti il tribunale, con lo stesso decreto di chiusura, dichiara d'ufficio inesigibili i crediti concorsuali non soddisfatti integralmente nei confronti del debitore. L'esdebitazione comprende tutti i debiti dell'ex fallito anteriori al fallimento. Fanno eccezione all'esdebitazione gli obblighi derivanti da rapporti estranei all'impresa (mantenimento/alimenti) e le responsabilità extracontrattuali oltre alle sanzioni pecuniarie penali e amministrative.[2][5]
Ratio dell'istituto
La finalità dell'istituto è quella di dare la possibilità all'ex fallito di svolgere nuovamente attività economica con la produzione di nuova ricchezza.[1]
Aspetti processuali
L'art 143 legge fallimentare dispone che l'esdebitazione sia concessa con lo stesso decreto che dichiara la chiusura del fallimento o anche con decreto emanato su ricorso del debitore entro l'anno successivo alla chiusura. Contro il decreto si può presentare reclamo alla corte d’appello.[1]
Note
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni
Wikiwand in your browser!
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.