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monastero spagnolo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il monastero dell'Escorial, anche detto di San Lorenzo del Escorial, in italiano Escuriale[1] o Escoriale[2], si trova in Spagna, nella comunità autonoma di Madrid, nel comune di San Lorenzo de El Escorial. Fu fatto costruire da Filippo II come residenza e pantheon dei re di Spagna; fu costruito tra il 1563 e il 1584 per essere monastero e chiesa, oltre che dimora regale[3]. Nel 1984 è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
Bene protetto dall'UNESCO | |
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Monastero e sito di El Escorial, Madrid Residenza ufficiale del re di Spagna | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | Culturali |
Criterio | (i) (ii) (vi) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 1984 |
Scheda UNESCO | (EN) Monastery and Site of the Escurial, Madrid (FR) Scheda |
Il complesso monumentale progettato e iniziato nel 1563 da Juan Bautista de Toledo fu poi continuato con poche modifiche e finito nel 1585 dall'architetto Juan de Herrera con l'ausilio di altri architetti come Juan de Minjares, Giovan Battista Castello detto Il Bergamasco e Francisco de Mora, tanto da essere considerato un esempio di stile manieristico herreriano.
L'enorme costruzione, che si presenta esternamente in forma quadrangolare con quattro torri angolari e una facciata monumentale, è lunga 208 metri e larga 162, è costruita con granito grigio-bruno e coperta di lastre di ardesia blu e conta 4 000 stanze, 7 600 finestre, più di 3 200 porte, 86 scaloni, 16 cortili, 15 chiostri e 88 fontane.
La pianta dell'edificio ha la forma di una graticola in ricordo del supplizio di morte subito da san Lorenzo arso vivo. L'impressione che si ricava è di austera freddezza nonostante la sua grandiosità e rispecchia l'ortodossia cattolica e la grandezza imperiale di Filippo II che ne seguì le fasi della costruzione. Il re amava riposare in questo luogo e vi volle trascorrere i suoi ultimi giorni fino alla morte, avvenuta nel 1598.
È considerato a ragione un tempio della storia, della cultura e dell'arte dei secoli XVI-XVII, particolarmente felici per la Spagna. A costruzione completata inviarono opere oppure furono chiamati dall'Italia e dalla Spagna gli artisti più accreditati del tempo: Pellegrino Tibaldi, Federico Zuccari, Alonso Sánchez Coello, Leone e Pompeo Leoni, Tiziano, El Greco, Juan Gómez de Mora, Giovanni Battista Crescenzi, Diego Velázquez, Luca Giordano, Luca Cambiaso, il già citato Giovan Battista Castello, Juan Bautista Monegro, Luis de Carvajal, Juan Fernández de Navarrete, Granello e altri.
L'Escorial è stata la tomba dell'imperatore Carlo V, e nel monastero venne anche sepolta Isabella Gonzaga († 1593), figlia di Ferrante Gonzaga, primo marchese di Castiglione[4]. Nel 2013 la zecca spagnola ha dedicato una moneta commemorativa da 2 euro al monastero.
Il Real monastero fu affidato ai gerolamini fino alla soppressione del governo "liberale" del 1837 (quando vi erano ben 150 monaci), poi passò ai cappellani (secolari) del clero palatino fino al 1875, quindi ai padri scolopi (che già gestivano dal 1869 il locale "collegio reale" creato da Filippo II di Spagna) e finalmente, dal 1885, agli eremitani di Sant'Agostino che ancora vi abitano (anche se la gestione dell'edificio, del patrimonio librario e delle opere d'arte è curata direttamente dallo Stato spagnolo).
Nel 1892 vi fu fondato il Real Colegio Universitario María Cristina, in onore della regina di Spagna Maria Cristina d'Austria, gestito dagli agostiniani e affiliato all'Università Complutense di Madrid, oggi Real Centro Universitario Escorial-María Cristina con corsi in teologia, lingua e letteratura spagnola, giurisprudenza, economia, etc.
Il monumento si compone di diverse parti:
Pochi chilometri più a sud, a sinistra della strada per Avila, sulla sommità di un colle roccioso, c'è la Silla del Rey (la Sedia del re); un incavo nella roccia in cui Filippo II era solito sedere e osservare dall'alto i lavori della costruzione dell'Escorial. Nelle vicinanze si trova la Casita de Arriba, già piccola residenza e studio del principe Juan Carlos I di Spagna con mobili e arredi in stile impero.
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