Ersilia Salvato
politica italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Ersilia Salvato (Castellammare di Stabia, 30 giugno 1941) è una politica italiana.
Ersilia Salvato | |
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Ersilia Salvato nel 1983 | |
Sindaca di Castellammare di Stabia | |
Durata mandato | 10 giugno 2002 – 4 maggio 2004 |
Predecessore | Catello Polito |
Successore | Pasquale Manzo (commissario prefettizio) |
Vicepresidente del Senato della Repubblica | |
Durata mandato | 16 maggio 1996 – 29 maggio 2001 |
Presidente | Nicola Mancino |
Senatrice della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 12 luglio 1983 – 29 maggio 2001 |
Legislatura | IX, X, XI, XII, XIII |
Gruppo parlamentare | IX-XI: - Comunista (fino al 06/02/1991) XI-XII: Rifondazione Comunista-Progressisti (dal 06/02/1991) XIII: - Comunista (fino al 27 ottobre 1998) - DS-L'Ulivo (dal 28 ottobre 1998) |
Coalizione | XII: Progressisti XIII: L'Ulivo |
Circoscrizione | IX-XII: Campania XIII: Campania |
Collegio | IX-XI: Torre del Greco XII: Napoli-Ponticelli XIII: Livorno |
Incarichi parlamentari | |
Sito istituzionale | |
Deputata della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 5 luglio 1976 – 11 luglio 1983 |
Legislatura | VII, VIII |
Gruppo parlamentare | Partito Comunista Italiano |
Circoscrizione | Napoli |
Incarichi parlamentari | |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | PCI (fino al 1991) PRC (1991-1998) PdCI (1998) DS (1998-2005) |
Titolo di studio | Laurea in filosofia |
Università | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Professione | Insegnante |
Negli anni ottanta ha partecipato insieme a esponenti del mondo cattolico, come don Antonio Riboldi, alle manifestazioni contro la camorra. È stata membro di commissioni parlamentari tra cui la Commissione parlamentare Antimafia e la Commissione Giustizia. Ha effettuato viaggi negli Stati Uniti d'America per chiedere l'abolizione della pena di morte.
Il 3 febbraio 1991 è tra i cinque fondatori di Rifondazione Comunista, partito in cui militerà fino al 1998, quando l'11 ottobre parteciperà alla fondazione del Partito dei Comunisti Italiani di Armando Cossutta e Oliviero Diliberto, anche se dopo appena dieci giorni lascia tale nuova formazione per aderire ai Democratici di Sinistra di Massimo D'Alema.[1]
Dal 16 maggio 1996 al 29 maggio 2001 ricopre il ruolo di vicepresidente del Senato.
È stata sindaca della sua città natale dal 10 giugno 2002 al 28 aprile del 2004, giorno dello scioglimento anticipato del consiglio comunale, determinato dalle dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali (sia di centrosinistra sia di centrodestra)[2]. Nell'autunno del 2004 diventa presidente dell'associazione "CittàLibera", associazione che la indicherà come candidata a sindaca per le elezioni del 3 e 4 aprile 2005. Le urne consegnano a CittàLibera il 30% dei consensi[3]. Dopo le elezioni annuncia con una lettera a Piero Fassino la sua uscita dai Democratici di Sinistra per presunte interferenze della camorra nel corso delle operazioni elettorali.[4]
Dall'ottobre del 2006 è tra i fondatori dell'Associazione Rossoverde.
È autrice del libro-intervista intitolato "Parole del mio tempo" nel quale dà una testimonianza degli anni vissuti nella politica italiana.
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