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banchiere e calciatore italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Conte Ernesto de Galleani (Genova, 12 febbraio 1879 – Genova, 28 gennaio 1931) è stato un banchiere e calciatore italiano. Passò alla storia soprattutto come sportivo, essendo uno dei primi giocatori del Genoa e vincitore del primo campionato italiano di calcio.
Ernesto de Galleani | |||||||||||||
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Nazionalità | Italia | ||||||||||||
Altezza | 190 cm | ||||||||||||
Calcio | |||||||||||||
Ruolo | Difensore | ||||||||||||
Termine carriera | 1906 | ||||||||||||
Carriera | |||||||||||||
Squadre di club1 | |||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||
Era di padre italiano, Cesare, e di madre inglese, Mary Armitage, proveniente dal Derbyshire. Il padre era di famiglia nobile, difatti Ernesto si poté fregiare del titolo di conte[2], e possedeva una fabbrica di maglieria, che peraltro fallì alla fine del 1913.
Ernesto de Galleani era di religione anglicana, ma sposò Lela Dawson, originaria di Teignmouth, piccola cittadina vicino a Plymouth, e diventò padre di tre figli, Maurizio, Vera e Beatrice, di religione cattolica. Era unico maschio con tre sorelle, una delle quali Sylvia si guadagnò l'onorificenza di Membro dell'Impero Britannico per il suo impegno di crocerossina sul fronte della Somme nella prima guerra mondiale.
Amava molto lo sport ed oltre ad essere un pioniere del football, de Galleani era anche un ottimo giocatore di doppio a tennis.
Diventò, dopo il suo ritiro dall'attività agonistica, direttore di banca della Manhattan City Bank di New York nella sua sede di Genova, città nella quale morì a soli 51 anni di broncopolmonite.
Partecipò tra le file del Genoa al primo campionato italiano di calcio, che con il club rossoblu vinse.[3] Era il più giovane della squadra, e giocava come terzino destro.
Partecipò anche i due successivi campionati, nel 1899[4] e 1900[5], ma poi si trasferì a studiare e a laurearsi in economia all'Università di St Andrews in Scozia.
Nel 1902 risulta ancora nella rosa del Genoa.[6]
Con il Genoa tornò a giocare nel 1906, marcando due presenze che furono le ultime della sua breve carriera agonistica.
Il 30 aprile 1899 giocò a Torino presso il Velodromo Umberto I l'incontro amichevole nella Selezione Italiana contro la Selezione Svizzera, terminato due a zero a favore degli elvetici.[7]
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