Lo studio dell'equazione si è notevolmente sviluppato dopo che Norman Zabusky e Martin D. Kruskal (1965) scoprirono, attraverso un algoritmo di integrazione numerica dell'equazione, la scomposizione delle soluzioni in solitoni. L'equazione ha trovato un gran numero di applicazioni alla fisica e ad altre scienze: dalle onde marine ai periodi di piena dei fiumi, fino alle onde sonore nei plasmi e nei cristalli. Può essere inoltre ottenuta nel limite continuo del problema di Fermi-Pasta-Ulam-Tsingou.
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La KdV è un'equazione nonlineare e dispersiva per una funzione a due variabili (spaziale e temporale):[5]
La costante posta di fronte all'ultimo termine è presente per ragioni storiche, ma può essere semplicemente eliminata riscalando le variabili.
L'equazione KdV può essere ricavata a partire da quella di Boussinesq, imponendo un verso preciso nella propagazione dell'onda.
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Soluzioni in cui un'onda di forma data mantiene la propria geometria spostandosi con velocità di fase sono dette solitoni. Tali soluzioni si scrivono nella forma
dove è una costante d'integrazione. Interpretando la variabile come un parametro temporale, la funzione soddisfa l'Equazione del moto di Newton per una particella di massa unitaria in presenza di un potenziale cubico.
Se i parametri vengono impostati in modo tale che il potenziale ha massimo locale per esiste una soluzione in cui partendo da , scorre verso il minimo locale, poi riprende dall'altro lato, raggiungendo lo stesso valore, quindi torna indietro al massimo locale al tempo . In altre parole, per . Questa è la forma caratteristica del solitone[6]
Poiché la lagrangiana contiene le derivate seconde, l'equazione di Eulero-Lagrange per il campo si scrive
dove è una derivata rispetto alla componente .
Scrivendo per esteso la precedente equazione si ottiene
e, sostituendo l'espressione della lagrangiana in ciascun termine della relazione,
Ora, ricordando che si è definito ,
Sostituendo nuovamente nell'equazione di Eulero-Lagrange si ottiene
che corrisponde esattamente alla KdV
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Si può mostrare che ogni soluzione liscia che decada abbastanza velocemente si divide sempre in una sopvrapposizione finita di solitoni che si muovono verso destra più una parte dispersiva che decade velocemente che si muove verso sinistra. Questo fenomeno è stato osservato per la prima volta da Zabuski e Kruskal nel 1965[11][12].
J. Boussinesq, Essai sur la theorie des eaux courantes, collana Memoires presentes par divers savants ` l’Acad. des Sci. Inst. Nat. France, XXIII, 1877, pp.1–680.
E.M. de Jager, On the origin of the Korteweg–de Vries equation, 2006. arΧiv:math.HO/0202661
M.W. Dingemans, Water wave propagation over uneven bottoms, collana Advanced Series on Ocean Engineering, vol.13, World Scientific, Singapore, 1997, ISBN981-02-0427-2., 2 Parts, 967 pages
P. G. Drazin, Solitons, collana London Mathematical Society Lecture Note Series, vol.85, Cambridge, Cambridge University Press, 1983, pp.viii+136, ISBN0-521-27422-2.
Thomas Kappeler e Jürgen Pöschel, KdV & KAM, collana Ergebnisse der Mathematik und ihrer Grenzgebiete. 3. Folge. A Series of Modern Surveys in Mathematics [Results in Mathematics and Related Areas. 3rd Series. A Series of Modern Surveys in Mathematics], vol.45, Berlin, New York, Springer-Verlag, 2003, ISBN978-3-540-02234-3.