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L'eparchia di Amida degli Armeni (in latino: Eparchia Amidena Armenorum) è una sede soppressa della Chiesa armeno-cattolica e sede titolare della Chiesa cattolica.
Amida degli Armeni Sede vescovile titolare Eparchia Amidena Armenorum Chiesa armena | |
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Localizzazione della città di Diyarbakır in Turchia | |
Vescovo titolare | Kévork Assadourian, I.C.P.B. |
Istituita | 1972 |
Stato | Turchia |
Diocesi soppressa di Amida degli Armeni | |
Eretta | 2 luglio 1850 |
Soppressa | 1915 |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
Incerta è l'origine di questa eparchia armena, corrispondente alla città turca di Diyarbakır. Antica sede della Chiesa apostolica armena, fu dal XVII secolo saltuariamente occupata da vescovi in comunione con Roma. L'eparchia fu canonicamente eretta da papa Pio IX il 2 luglio 1850.
Secondo la testimonianza di missionari latini, i vescovi armeni di Amida del 1650 e del 1681 erano cattolici, in comunione con la Santa Sede; non si conoscono tuttavia i loro nomi. Nel 1727 il vescovo Pietro Derboghossian inviò la sua professione di fede a Roma; a lui succedettero altri due prelati cattolici, Eugenio e Giovanni di Smirne, consacrato nel 1755 e morto a Costantinopoli nel 1785. Dopo un lungo periodo di sede vacante, l'eparchia fu occupata da altri tre vescovi fino alla sua soppressione.
Nel 1903 erano segnalati circa 5.000 cattolici armeni.[1]
A causa del genocidio d'inizio Novecento, l'eparchia, come tutte le diocesi armene turche, perse la maggior parte della sua popolazione. L'ultimo vescovo residente fu Andrea Elia Celebian, ucciso assieme a circa 600 dei suoi fedeli nell'estate del 1915.[2]
L'eparchia fu di fatto soppressa, mentre gli Annuari Pontifici ne hanno segnalato l'esistenza fino al 1972.
Dal 1972 Amida degli Armeni è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 5 settembre 2015 il vescovo titolare è Kévork Assadourian, I.C.P.B., vescovo ausiliare di Beirut degli Armeni.
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