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margravio di Meissen e langravio di Turingia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Enrico III di Meißen, detto l'Illustre, (Meißen, 1215 – Dresda, 15 febbraio 1288) fu margravio di Meißen e langravio di Turingia, ed era il figlio minore del margravio Teodorico I di Meißen e di Jutta di Turingia.
Enrico III di Meißen | |
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Enrico III, margravio di Meißen in un'immagine del Codex Manesse | |
Margravio di Meißen | |
In carica | 1221 – 1288 |
Predecessore | Teodorico I di Meißen |
Successore | Alberto II |
Langravio di Turingia | |
In carica | 1247 – 1265 |
Predecessore | Enrico Raspe |
Successore | Alberto II |
Conte palatino di Sassonia | |
In carica | 1242 – 1288 |
Predecessore | Enrico Raspe |
Successore | Alberto II |
Nascita | Meißen, 1215 |
Morte | Dresda, 15 febbraio 1288 |
Dinastia | Wettin |
Padre | Teodorico I di Meißen |
Madre | Jutta di Turingia |
Coniugi | Costanza d'Austria Agnese di Boemia Elisabetta di Maltitz |
Figli | Di primo letto: Alberto il Degenerato Teodorico Di terzo letto: Federico Ermanno |
Nel 1221 succedette al padre come margravio della casata di Wettin, sotto la tutela dello zio materno, il langravio Ludovico IV di Turingia, e alla sua morte (1227), sotto la tutela del duca Alberto II di Brandeburgo.
Nel 1230 venne ufficialmente proclamato adulto e nel 1234 sposò Costanza, figlia del duca Leopoldo VI d'Austria.
Combatté la propria prima battaglia nel 1237 nel corso della Crociata Prussiana contro le popolazioni prussiane. Nel 1245 dopo molti anni di conflitti, egli venne forzato a cedere Köpenick e Teltow nel margraviato di Brandeburgo ma ottenne l'area di Schiedlo dove fondò Fürstenberg.
Negli scontri tra l'Imperatore del Sacro Romano Impero e il papa, Enrico III si schierò con l'Imperatore. In segno di gratitudine, l'Imperatore Federico II nel 1242 gli assegnò la Turingia e la Sassonia palatina e nel 1243 diede in sposa anche sua figlia Margherita al figlio di Enrico III, Alberto.
Solo dopo la partenza di Corrado IV dalla Germania permise ad Enrico di riconoscere re il suo oppositore, Guglielmo II d'Olanda. Alla morte di Enrico Raspe nel 1247, Enrico rafforzò i propri diritti sulla Turingia grazie a copiosi movimenti militari contro la propria cugina Sofia di Brabante, figlia di Ludovico IV di Turingia, e contro il conte Sigfrido di Anhalt. Dopo una lunga ed inconcludente guerra, dovette cedere l'Assia ad Enrico I, ma mantenne per sé la Turingia, che garantì per il figlio Alberto assieme alla Sassonia palatina. Queste acquisizioni incrementarono notevolmente i territori della famiglia Wettin, che ora regnava dall'Oder alla Werra e dall'Erzgebirge all'Harz.
Dal 1273 Enrico divenne un importante perno di supporto al re Rodolfo I. Trionfò contro la Boemia, combattendo tra gli altri a Sayda ed a Purschenstein, e venne conosciuto in tutto l'impero come principe valoroso e cavaliere modello, oltre ad essere stimato come poeta e compositore. Fu patrono di molte gare e competizioni canore, alle quali prese parte anche personalmente, commissionando la famosa Christherre-Chronik. Egli si dedicò in particolare alla musica religiosa da cantare nelle celebrazioni, per espressa concessione del papa.
All'inizio del 1265 garantì Pleissnerland, che aveva acquisito nel 1243, il langraviato di Turingia e il margraviato di Landsberg al proprio figlio Alberto II di Meißen e al secondogenito Teodorico, mantenendo per sé solo Meißen e i poteri formali su tutti i propri domini. Solo disordini interni, causati dal figlio Alberto, annebbiarono i successivi anni di governo, anche dopo la sua morte, nel 1288, fatti che porteranno alla rovina della sua casata.
Enrico sposò in prime nozze Costanza d'Austria dalla quale ebbe:
Alla morte di Costanza, nel 1243, egli si risposò con Agnese di Boemia († 1268), dalla quale non ebbe figli ed alla morte della quale si risposò con la figlia di un ministeriale, Elisabetta di Maltitz, che gli diede due figli:
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Corrado di Meißen | Thimo di Wettin | ||||||||||||
Ida di Northeim | |||||||||||||
Ottone II di Meißen | |||||||||||||
Liutgarda di Elchingen | Adalberto di Ravenstein | ||||||||||||
Berta di Boll | |||||||||||||
Teodorico I di Meißen | |||||||||||||
Alberto I di Brandeburgo | Ottone di Ballenstedt | ||||||||||||
Eilika Billung di Sassonia | |||||||||||||
Edvige di Brandeburgo | |||||||||||||
Sofia di Winzenburg | Ermanno I di Winzenburg | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Enrico III di Meißen | |||||||||||||
Ludovico II di Turingia | Ludovico I di Turingia | ||||||||||||
Edvige di Gudensberg | |||||||||||||
Ermanno I di Turingia | |||||||||||||
Giuditta di Svevia | Federico II di Svevia (duca) | ||||||||||||
Agnese di Saarbrücken | |||||||||||||
Jutta di Turingia | |||||||||||||
Federico II di Sommerschenburg | Federico V di Sommerschenburg | ||||||||||||
Adelaide di Lauffen | |||||||||||||
Sofia di Sommerschenburg | |||||||||||||
Liutgarda di Stade | Rodolfo I della marca del Nord | ||||||||||||
Riccarda di Sponheim-Lavanthal | |||||||||||||
Controllo di autorità | VIAF (EN) 290667795 · ISNI (EN) 0000 0004 3978 4199 · CERL cnp00395097 · LCCN (EN) n78063546 · GND (DE) 118548220 |
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