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rugbista a 15 e allenatore di rugby italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Emilio Fusco, detto Elio (Napoli, 17 giugno 1933 – 14 ottobre 2009), è stato un rugbista a 15 e allenatore di rugby a 15 italiano, attivo in carriera nel ruolo di mediano di mischia. Fu due volte campione d'Italia con la Partenope e 11 volte internazionale per l'Italia
Elio Fusco | ||||||||||||||||
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Fusco nel 1965 al Partenope Rugby | ||||||||||||||||
Dati biografici | ||||||||||||||||
Paese | Italia | |||||||||||||||
Familiari | Alessandro Fusco (figlio) | |||||||||||||||
Rugby a 15 | ||||||||||||||||
Ruolo | Mediano di mischia | |||||||||||||||
Ritirato | 1973 | |||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||
Attività di club[1] | ||||||||||||||||
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Attività da giocatore internazionale | ||||||||||||||||
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Attività da allenatore | ||||||||||||||||
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1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega Il simbolo → indica un trasferimento in prestito | ||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 2 dicembre 2013 | ||||||||||||||||
Esordiente in serie A nel 1949-50 con la maglia del Napoli, Fusco ebbe una breve esperienza a Roma nel 1952-53 durante il servizio militare nelle file della S.S. Lazio[1]; tornato a Napoli, si unì alla neonata Partenope, squadra nella quale militò per 16 stagioni.
Nel 1960 esordì con una meta in nazionale ad Hannover contro la Germania Ovest, contribuendo alla vittoria 11-3; nel 1963 fu uno dei protagonisti della c.d. pasqua amara di Grenoble contro la Francia, una sconfitta 12-14 maturata all'ultimo minuto[2]; fino al 1966 furono 11 gli incontri (l'ultimo, a quasi 6 anni esatti dal suo debutto, il 9 aprile contro la Francia proprio a Napoli, all'Arenaccia, sconfitta 0-21 in Coppa delle Nazioni), con 2 mete (singolarmente, anche la seconda meta fu segnata contro la Germania Ovest, a Bologna nel 1964).
Nel 1961 Fusco, già capitano della Partenope, ne divenne giocatore-allenatore[3]; nel 1963 e nel 1964 la squadra da lui guidata giunse due volte terza, e nel 1965 si aggiudicò il suo primo titolo con una giornata d'anticipo[4]; lo stesso successe la stagione successiva, quando la squadra vinse il suo secondo scudetto[5].
Quando la sezione rugbistica della Polisportiva Partenope si sciolse nel 1969 Fusco si trasferì all'Amatori Catania, dove terminò la carriera nel 1973 a 40 anni.
Alla ricostituzione della squadra nel 1983, Fusco ne riassunse la guida tecnica[3], incarico che tenne fino al 1992 e, successivamente, per una stagione nel 2002-03. Tra i risultati raggiunti in tale periodo la promozione in serie A/2 nel 1989 e due promozioni in A/1 mancate ai playoff, nel 1990 e 1991[6].
Sofferente di cuore, si sottopose negli Stati Uniti a un'operazione di bypass aorto-coronarico[3]; il 14 ottobre 2009 morì nella sua casa a Napoli a causa di una crisi cardiaca[3]. In segno di lutto la Federazione Italiana Rugby dispose, per la successiva giornata di gare ufficiali, un minuto di silenzio su tutti i campi di gioco[7].
Dei quattro figli di Elio Fusco, due intrapresero carriera sportiva a livello internazionale: Carolina, tuffatrice, vincitrice di 9 titoli italiani e medagliata ai Giochi del Mediterraneo 1979 a Spalato[3], e Alessandro, rugbista anch'egli e nazionale italiano a sua volta[3].
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