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letterata e insegnante italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Elena Valla, coniugata Ceva e generalmente indicata come Elena Ceva Valla (Bobbio, 17 settembre 1898[1] – Milano, 13 dicembre 1958), è stata una letterata italiana.
Elena Ceva Valla, laureata in Lettere classiche presso l'Università degli Studi di Torino con Gaetano De Sanctis, fu dapprima docente di lettere presso il Regio Ginnasio - Liceo Alessandro Manzoni di Milano.
Rimasta vedova in giovane età del marito Umberto Ceva, esponente di Giustizia e Libertà e suicida in carcere nel 1930, fu sospesa nel 1935 dall'insegnamento dal regime fascista e impiegata presso la Biblioteca Braidense di Milano. Attiva durante la Resistenza assieme alla cognata Bianca Ceva, riebbe nel dopoguerra la cattedra di italiano e latino al Liceo Ginnasio Giuseppe Parini di Milano, dove si segnalò come rigorosa educatrice di varie generazioni di studenti fino alla sua morte, avvenuta in Milano nel 1958[2].
Autrice di opere per la scuola, collaborò in gioventù con Energie Nove di Piero Gobetti. Ha curato le edizioni BUR del Decameron di Giovanni Boccaccio e delle Favole di Esopo[3].
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