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nobildonna italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Elena Barozzi (Venezia, 1514 circa – 1580 circa) è stata una celebre patrizia veneta.
Elena, figlia del patrizio Alvise Barozzi e moglie del musicista veneziano Antonio Zantani, era considerata una delle donne più belle di Venezia. Venne ritratta da Tiziano e Vasari, per entrambi i dipinti ne diede descrizione Pietro Aretino[1].
Il poeta Lelio Capilupi le dedicò la ballata Ne l'amar e fredd'onde si bagna[2], a sua volta ne scrisse il poeta viterbese Fortunio Spira[3] così come venne citata nelle rime di Vincenzo Brusantino[4] e Giovambattista Dragoncino.[5]
Amante di Lorenzino de' Medici, da cui ebbe una figlia, Lorenzina, nata nel 1547 o forse, postuma, nel 1548. Il 26 febbraio di quell'anno Lorenzino fu infatti assassinato da due sicari "volterrani" (Bebo da Volterra e Cecchino da Bibbona), davanti al palazzo veneziano di Elena, in Campo San Polo[6].
La famiglia di Elena la aiutò nell'educazione della figlia Lorenzina che sposò il nobile Giulio Colonna[6].
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