Effetto Jod-Basedow

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Con il termine effetto Jod-Basedow (o effetto jodbasedow), in campo medico, si fa riferimento ad un fenomeno clinico-biochimico caratterizzato da ipertiroidismo transitorio e che si osserva in seguito a somministrazione di iodio, farmaci iodati o soluzioni iodate in individui ipotiroidei[1]. L'effetto Wolff-Chaikoff è invece l'ipotiroidismo iodio indotto.

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Etimologia

Il termine deriva dalla parola tedesca Jod (iodio) e da Karl Adolph von Basedow, medico tedesco studioso della patologia e della fisiologia tiroidea.

Eziologia

L'effetto Jod-Basedow può scaturirsi in seguito all'iniezione di mezzi di contrasto iodati o in seguito alla terapia cronica con amiodarone, un antiaritmico di classe III per il quale rappresenta uno dei più importanti effetti collaterali[2].

Fisiopatologia e profilo biochimico

L'ipertiroidismo si osserva comunque raramente in quanto transitorio e asintomatico. Tuttavia è possibile indagare tale manifestazione controllando gli indici tiroidei ematici, che possono dimostrare una concentrazione di TSH inferiore a 0.35 mU/l[3].

Note

Bibliografia

Voci correlate

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