Eduard Shevardnadze

politico georgiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Eduard Shevardnadze

Eduard Ambrosis dze Shevardnadze (in georgiano ედუარდ ამბროსის ძე შევარდნაძე?; in russo Эдуа́рд Амвро́сиевич Шевардна́дзе?, Ėduard Amvrosievič Ševardnadze; Lanchkhuti, 25 gennaio 1928Tbilisi, 7 luglio 2014) è stato un politico sovietico, dal 1991 georgiano.

Fatti in breve Eduard Ševardnadze ედუარდ შევარდნაძე, Presidente della Georgia ...
Eduard Ševardnadze
ედუარდ შევარდნაძე
Thumb

Presidente della Georgia
Durata mandato26 novembre 1995 
23 novembre 2003
Predecessoreposizione ricostituita, se stesso come Capo di Stato della Georgia
SuccessoreNino Burjanadze
(ad interim)

Presidente del Parlamento della Georgia
Durata mandato6 novembre 1992 
26 novembre 1995
Predecessorecarica istituita; se stesso come Presidente del Consiglio di Stato della Georgia
Successorecarica abolita; Zurab Zhvania come Presidente del Parlamento della Georgia

Presidente del Consiglio di Stato della Georgia
Durata mandato10 marzo 1992 
4 novembre 1992
Predecessorecarica istituita, Consiglio militare come Capo di Stato ad interim
Successorecarica abolita, se stesso come Presidente del Parlamento della Georgia

Ministro degli affari esteri dell'URSS
Durata mandato2 luglio 1985 
20 dicembre 1990
Capo del governoNikolaj Tichonov
Nikolaj Ryžkov
PredecessoreAndrej Gromyko
SuccessoreAleksandr Bessmertnych

Durata mandato19 novembre 1991 
26 dicembre 1991
Capo del governoIvan Silaev
PredecessoreBoris Pankin
Successorecarica abolita

Primo Segretario del Partito Comunista della Georgia
Durata mandato29 settembre 1972 
6 luglio 1985
PredecessoreVasilij Mžavanadze
SuccessoreJumber Patiashvili

Deputato del Soviet delle Nazionalità del Soviet Supremo dell'URSS
LegislaturaIX, X, XI
CircoscrizioneRSS Georgiana

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista dell'Unione Sovietica
(1948-1991)
Indipendente
(1991-1995)
Unione dei Cittadini della Georgia
(1995-2014)
FirmaThumb
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Fatti in breve Nascita, Morte ...
Eduard Shevardnadze
Nascitaloc. Mamati, 25 gennaio 1928
MorteTbilisi, 7 luglio 2014 (86 anni)
Dati militari
Paese servito Unione Sovietica
Forza armata MVD
Anni di servizio1964-1972
GradoMaggior generale
Comandante diMinistero di ordine pubblico della RSS Georgiana
Ministero degli affari interni della RSS Georgiana
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A lungo funzionario del PCUS, nella cui emanazione georgiana prestò servizio anche segnalandosi per la lotta contro la corruzione e il mercato nero dei beni di consumo, emerse a livello nazionale a metà degli anni settanta con l'entrata nel comitato centrale del PCUS e successivamente - nel periodo di glasnost' inaugurato dal segretario del Partito Michail Gorbačëv - con la nomina a ministro degli esteri dell'URSS. In tale veste condusse i dialoghi di disarmo con la presidenza degli Stati Uniti ed ebbe un ruolo diplomatico nella fine della guerra in Afghanistan. Dopo lo scioglimento dell'URSS e l'indipendenza delle Repubbliche che costituivano l'Unione, divenne Primo ministro facente funzioni e, successivamente, presidente della neonata Repubblica di Georgia.

Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Nel 1946 aderì al movimento giovanile del Partito Comunista Sovietico, scalando tutte le gerarchie fino a divenire nel 1972 il capo del partito nella Repubblica Georgiana[1]. Negli anni '70 fece alcune riforme verso il mercato libero e lottò contro la corruzione del partito togliendo agli ufficiali molti dei loro beni di lusso[1]. Nel 1985, in seguito all'elezione di Michail Gorbačëv a leader dell'Unione Sovietica, Ševardnadze venne nominato ministro degli esteri, nell'ambito dell'inserimento nel governo di giovani riformisti, in sostituzione di Andrej Gromyko, detentore della carica da 28 anni.

Giocò un ruolo chiave nella fine della guerra fredda. Con la cosiddetta "dottrina Sinatra", in politica estera, che consentiva ai Paesi dell'Est di scegliere liberamente la propria strada, senza influenze violente da parte dell'URSS, impedì interventi armati in presenza di movimenti popolari di protesta nei paesi del blocco comunista, in antitesi alla precedente dottrina Brežnev.

Si dimise nel dicembre 1990, in contrasto con le politiche economiche di Gorbačëv, anche perché riteneva prossimo un ritorno della dittatura e un'inversione di tutte le liberalizzazioni effettuate. Pochi mesi dopo i suoi timori furono parzialmente comprovati quando, nell'agosto 1991, esponenti conservatori del Partito Comunista dell'Unione Sovietica e dell'esercito tentarono un colpo di Stato per rovesciare Gorbačëv; il tentativo però fallì e, anzi, accelerò la caduta dell'URSS, scoraggiando qualsiasi piano riformista che avrebbe potuto mantenerla integra.

Nel novembre 1991 fu nominato nuovamente ministro degli esteri, ma si dimise insieme a Gorbačëv e al resto del governo il mese seguente, quando l'Unione Sovietica fu formalmente sciolta.[2] Divenne Presidente della Georgia nell'ottobre del 1995 con l'Unione dei Cittadini della Georgia, ma venne sconfitto e deposto dalla cosiddetta Rivoluzione delle rose il 23 novembre 2003[3]. Trascorse la vecchiaia lontano dalla politica attiva nella capitale Tbilisi, dove morì nel luglio 2014 all'età di 86 anni[4][5].

Vita privata

Nel 1951 Shevardnadze sposò Nanuli Tsagareishvili (1929-2004),[6] il cui padre era stato epurato al culmine delle purghe staliniane. All'inizio, Nanuli rifiutò la proposta di matrimonio, temendo che il fatto di essere figlia di un "nemico del popolo",[7] avrebbe potuto rovinare la carriera di Shevardnadze.[8] Poi accettò la proposta. Dal matrimonio nacquero due figli: Paata e Manana.

Onorificenze

Onorificenze sovietiche

Onorificenze straniere

Ordine di Jaroslav il Saggio di I Classe (Ucraina) - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il contributo di rilievo allo sviluppo della cooperazione tra l'Ucraina e la Georgia e per il rafforzamento dell'amicizia tra i popoli ucraino e georgiano»
 1º ottobre 1999
Ordine dell'Indipendenza (Azerbaigian) - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i suoi contributi allo sviluppo delle relazioni con l'Azerbaigian e la cooperazione strategica tra i due Stati[10]»
 Azerbaigian, 1º marzo 2000

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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