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repubblica costitutiva dell'Unione Sovietica (1921-1991) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Repubblica Socialista Sovietica Georgiana (RSS Georgiana) o Repubblica Socialista Sovietica di Georgia[2][3][4][5] (in georgiano საქართველოს საბჭოთა სოციალისტური რესპუბლიკა?, sak'art'velos sabchot'a sots'ialisturi respublika; in russo Грузи́нская Сове́тская Социалисти́ческая Респу́блика?, Gruzinskaja Sovetskaja Socialističeskaja Respublika) era il nome della Georgia quando faceva parte dell'Unione Sovietica, dal 1936 al 1991.
Georgia | |
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Motto: (KA) პროლეტარებო ყველა ქვეყნისა, შეერთდით! proletarebo qvela k’veqnisa, sheert’dit’! (IT) Proletari di tutti i paesi, unitevi! | |
Dati amministrativi | |
Nome completo | Repubblica Socialista Sovietica Georgiana |
Nome ufficiale | Грузинская Советская Социалистическая Республика
საქართველოს საბჭოთა სოციალისტური რესპუბლიკა |
Lingue ufficiali | georgiano russo |
Lingue parlate | georgiano |
Inno | inno della RSS Georgiana |
Capitale | Tbilisi |
Dipendente da | RSFS Transcaucasica (1922-1936) Unione Sovietica (1936-1991) |
Politica | |
Forma di Stato | Repubblica socialista sovietica |
Forma di governo | Repubblica a partito unico |
Nascita | 25 febbraio 1921 |
Causa | Invasione bolscevica |
Fine | 9 aprile 1991 |
Causa | Dichiarazione di indipendenza della Georgia. |
Territorio e popolazione | |
Territorio originale | 69 700 km² (10ª nell'URSS) |
Popolazione | 4 337 600 nel 1989 |
Economia | |
Valuta | rublo (რუბლი - rubli) |
Varie | |
TLD | .su |
Prefisso tel. | +7 881/882/883 |
Religione e società | |
Religioni preminenti | cristianesimo cattolico |
Religione di Stato | Ateismo scientifico (de facto) Stato laico (de jure)[1] |
Religioni minoritarie | islam sunnita, islam sciita, cristianesimo luterano, ebraismo |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Georgia |
Succeduto da | Georgia |
Ora parte di | Georgia |
Stabilita come Repubblica socialista sovietica il 25 febbraio 1921, dal 12 marzo 1922 al 5 dicembre 1936 fece parte della RSSF Transcaucasica insieme alla RSS Armena e alla RSS Azera, nel 1936 la RSSF Transcaucasica fu dissolta. Con il governo di Nikita Chruščёv, il governo fu decentralizzato e il Partito Comunista di Georgia prese il potere; con la crescita del Partito, crebbe anche l'economia del mercato nero e la corruzione[senza fonte]. Eduard Shevardnadze lavorò per anni per combattere questa corruzione[senza fonte] dalla metà degli anni sessanta fino al 1985, quando fu nominato Ministro degli esteri sovietico.
Il 28 ottobre 1990 si tennero le elezioni parlamentari democratiche, e il 15 novembre 1990 la nazione fu chiamata Repubblica di Georgia, che dichiarò l'indipendenza dall'URSS il 9 aprile 1991, con il leader nazionalista Zviad Gamsakhurdia. La secessione fu riconosciuta dall'Unione Sovietica solo nel settembre 1991, durante il processo di dissoluzione dell'Unione Sovietica.