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casa editrice musicale italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Le Edizioni musicali Ariston sono state una delle più note e delle più importanti case di edizioni musicali italiane, facente parte del gruppo Ariston Edizioni Discografiche e Musicali s.r.l.; hanno pubblicato più di seimila canzoni, e di queste circa 250 sono diventate dei grandi successi internazionali.
Le Edizioni musicali Ariston furono fondate nel 1949 da Alfredo Rossi, da suo fratello, il noto compositore Carlo Alberto Rossi e da Ladislao Sugar, editore di origine ungherese di grandi capacità imprenditoriali.
Per il nome utilizzarono una parola greca sconosciuta fino a quel momento al mondo commerciale (dimostrando grande amore per la lingua greca antica), senza nessuna relazione con l'omonima azienda di elettrodomestici.
Dopo poco tempo Sugar abbandona la Ariston per rilevare la CGD, e i due fratelli continuano da soli l'attività.
Tra i compositori di cui hanno l'esclusiva ricordiamo Armando Trovajoli, Piero Piccioni, Gianni Ferrio, Franco Pisano, Bruno Canfora, Lelio Luttazzi, Gigi Cichellero, Gino Mescoli, Pino Spotti, Bruno Zambrini, Fiorenzo Carpi, Armando Romeo, Ugo Calise.
In breve tempo Alfredo prende in mano le redini dell'azienda, e quindi Carlo Alberto nel 1955 lascia la Ariston e fonda la C.A. Rossi Editore, che raccoglie la maggioranza delle sue composizioni; inoltre nel 1958 Carlo Alberto diventa discografico, costituendo la CAR Juke Box s.r.l. (CAR è l'acronimo di Carlo Alberto Rossi).
Alfredo continua l'attività da solo, portando le edizioni musicali Ariston ad un ruolo di leadership nel mondo musicale italiano, con il lancio di nuovi cantautori come Umberto Bindi (scoperto proprio da Rossi), Corrado Lojacono, Gianni Meccia, Bruno Lauzi e molti altri; inoltre molte delle canzoni pubblicate vengono incise anche da artisti stranieri che, in molti casi, le portano al successo mondiale: ricordiamo tra i tanti Caterina Valente, Perry Como, Cilla Black, Tom Jones, Dean Martin, Louis Armstrong, Dalida, Cliff Richard, João Gilberto, e Nat King Cole (che instaura con Alfredo Rossi un buon rapporto di amicizia e che firmerà all'editore una foto con dedica, pur essendo molto restio a fare autografi).
Rossi fonda poi altre otto nuove società editoriali, facenti capo alla casa leader, operazione questa che consente una presenza più capillare nel mercato: secondo un regolamento dell'epoca, non era consentita la partecipazione al Festival di Sanremo con più di una canzone per casa editrice, ma questa regola poteva essere facilmente aggirata creando nuove edizioni musicali all'interno dello stesso gruppo.
Rossi decide inoltre di affiancare all'attività editoriale anche quella di stampaggio di dischi, dotando la società di una fabbrica di pressaggio dischi con un potenziale di oltre 40.000 unità giornaliere e che lavora per molte etichette.
Grazie a questa struttura, inizia a stampare tramite le edizioni musicali alcune emissioni discografiche sporadiche: un esempio sono "le cartoline che cantano" su etichetta Fonoscope, o il disco inciso da Sergio Endrigo nel 1959 con lo pseudonimo Notarnicola, con due celebri canzoni del repertorio editoriale delle edizioni, Arrivederci e Nuvola per due di Umberto Bindi e Giorgio Calabrese, ma si tratta di iniziative saltuarie e non ancora organizzate come iniziativa imprenditoriale autonoma.
Il passaggio successivo è quindi quello di entrare direttamente nel mondo discografico, e Alfredo Rossi fonda quindi all'inizio del 1964 la Ariston Records, con sede in piazza Pattari 1/3 a Milano, che in breve tempo diviene il supporto discografico per le edizioni musicali ed una delle aziende leader nel mondo discografico, al punto che Carlo Alberto per molti anni si affiderà alla Ariston per la distribuzione della CAR Juke Box.
Dopo l'abbandono dell'attività discografica nel 1989, Alfredo Rossi si occuperà ancora per qualche tempo delle edizioni musicali, per poi cedere (a causa di alcuni problemi di salute) l'intero catalogo alla Universal Music Group.
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