Edgard Rubin (Copenaghen, 6 settembre 1886 – Holte, 3 maggio 1951) è stato uno psicologo danese, che condusse attorno al 1915 delle analisi approfondite sulle caratteristiche del fenomeno di Figura-Sfondo, studiato anche dalla Scuola di Psicologia della Gestalt.
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I principi
Grazie ai suoi studi delineò le condizioni per cui determinate zone assumono il ruolo di "figura" e a altre di "sfondo". Tali condizioni sono: la grandezza relative delle parti, i loro rapporti topologici e i tipi dei loro margini [1].
In particolare:
- Esiste un effetto di forma che ha la figura ma non lo sfondo. La figura ha quindi carattere oggettuale mentre gli sfondi hanno carattere di sostanza.
- Esiste anche la visione del colore, il colore epifanico appartiene alla figura, quello diafanico allo sfondo. Le figure hanno carattere oggettuale anche nel colore (aspetto compatto e materiale), gli sfondi colore filmare (uniforme e meno denso).
- Figure e sfondi appaiono localizzati in posizioni diverse, le figure sono più facili da localizzare e sembrano più vicine.
- La figura colpisce di più, è più significativa e quindi viene ricordata meglio. Anche le emozioni sono solitamente collegate ad una figura, più che ad uno sfondo.
- La figura assume la forma tracciata dal contorno, testimoniando che il margine appartiene unilateralmente alla figura e non allo sfondo (appartenenza unilaterale dei contorni ).
Opere
- Edgar Rubin, Visuell wahrgenommene Figuren, Copenaghen, Gyldendals, 1921.
Note
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