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La ESP-Disk, nota anche con la grafia ESP-Disk', è una etichetta discografica statunitense: la sede principale si trova a New York.
ESP-Disk | |
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Stato | Stati Uniti |
Fondazione | 1965 |
Fondata da | Bernard Stollman |
Settore | Musicale |
Prodotti | Avanguardia, Free Jazz, Controcultura, Pop Rock, Rock Psichedelico |
Sito web | www.espdisk.com |
Etichetta di culto, la Esp-Disk è stata una delle prime label indipendenti americane; considerata “la casa discografica più pazza del mondo” è stata in realtà un progetto serio e rigoroso creato e portato avanti dal 1964 al 1976 dall'avvocato caucasico Bernard Stollman.
Bernard Stollman, sostenitore dell'associazione esperantista americana e del collegato giornale Heroldo, per un linguaggio globale destinato ad abbattere tutte le barriere razziali, nel 1964 realizza come produttore un primo LP pubblicato da una nuova etichetta “Esperanto Disk”. Ni Kantu En Esperanto (Let's sing in Esperanto), pubblicato in vinile in maniera poco più che artigianale, contiene una serie di monologhi, cover di brani provenienti da repertori popolari, eseguiti nella lingua esperantista da Duncan Charters e Julius Balbin con alcune composizioni di Frans Jahger. All'inizio del 1965, accorciato il nome dell'etichetta da “Esperanto Disk” a Esp-Disk, Stollman inizia a produrre, nella storica sede in Riverside Drive a New York, una serie di dischi che faranno la storia del nuovo corso del jazz ma non solo. La Esp-Disk' produsse parallelamente ad un'enorme quantità di album free jazz anche il più oscuro e sperimentale rock suburbano di New York lanciando formazioni che negli anni divengono esse stesse di culto soprattutto per lo sviluppo del rock psichedelico statunitense, del jazz rock inglese, del "rock sperimentale" tedesco degli anni '70 e del punk rock. Da menzionare inoltre le produzioni più vicine alla musica elettronica e alla musica contemporanea con importanti nomi della scena americana come Gordon Mumma e Robert Ashley che collaborano nel 1965 con il jazzista Bob James, e soprattutto Alan Sondheim, probabilmente il primo musicista assieme a Paul Bley e Sun Ra ad introdurre il sintetizzatore tra gli strumenti musicali classici del jazz.
Il primo album musicale ufficialmente commercializzato in serie dalla Esp-Disk nel 1965 è Spiritual Unity di Albert Ayler; già dal Natale del 1963 Stollman, appassionato della nuova free music nera lanciata da Ornette Coleman e dallo stesso Ayler a partire dalla fine degli anni '50, aveva richiesto al musicista jazz una sessione in studio. Ayler accettò la proposta nel 1964 condensando in Spiritual Unity le esperienze già maturate con gli album registrati per la Debut Records (Spirits) e per la Fontana Records (Ghosts). Durante il biennio 1963/1964 lo stesso Stollman frequentando il Cellar Café di New York ed il Grand Café di Harlem, all'interno dei quali si esibivano prevalentemente musicisti di colore che avevano appoggiato artisticamente la free music, riuscì a convincere nomi già noti del free jazz a registrare per il suo progetto discografico Esp-Disk, tra questi Paul Bley, Giuseppi Logan, Roswell Rudd e molti altri. Il progetto Esp-Disk' catalizzò in breve, grazie ai connotati di etichetta discografica libera, senza vincoli artistici, un gran numero di musicisti e sperimentatori del jazz: Sun Ra, Ornette Coleman, Byron Allen, Lowell Davidson, Marion Brown, Burton Greene e moltissimi altri. La distribuzione degli LP avveniva in maniera autonoma grazie alla pubblicità radiofonica e ai molti giornalisti musicali sparsi in tutto il mondo che si stavano interessando, senza scadere in facili ipocrisie, alla nuova musica newyorkese. Tra questi, probabilmente i più noti, sono i giornalisti francesi Jean-Louis Comolli e Philippe Carles, autori tra l'altro nel 1971 del primo saggio interamente dedicato alla free music nera: Free Jazz – Black Power.
Dopo l'uscita dei primi dieci album musicali in simultanea nel 1965, la Esp-Disk attrasse in vari ambienti artistici curiosità, controversie e molte critiche; tuttavia in breve divenne fulcro essenziale del movimento musicale newyorkese dell'epoca, soprattutto perché permetteva a musicisti jazz già affermati ma anche alle "garage band" e ai cantautori appartenenti all'underground, di registrare in studio la loro musica decidendo in totale libertà il repertorio senza vincoli di sorta, lo studio di registrazione ed il tecnico del suono preferito tra quelli che lavoravano per l'etichetta, potevano addirittura scegliere la grafica della confezione degli LP o realizzarla loro stessi se ne fossero stati in grado. La libertà più importante dopo la registrazione in studio o dal vivo, riguardava quello che sarebbe divenuto il motto stesso della Esp-Disk: “L'artista decide quando il fruitore potrà ascoltare la sua musica”. Ecco quindi che molti album registrati tra il 1964 ed il 1968 vennero pubblicati più tardi negli anni nel momento in cui i musicisti stessi lo decidevano, valutando la maturità del pubblico, in modo tale che la loro arte potesse essere accolta senza toccare la sensibilità dei “critici musicali puritani” che ormai già dalla seconda metà degli anni '60 avevano perso completamente credibilità. Tra le formazioni rock che partendo da Esp-Disk riscossero successo mondiale divenendo precursori delle contaminazioni in campo pop rock sono da ricordare sicuramente i Fugs, gli Holy Modal Rounders, Tom Rapp dei Pearls Before Swine, i Godz; senza menzionare tutte quelle formazioni minori che provenivano da piccole comune musicali americane prevalentemente dedite al rock psichedelico sul modello pastorale, quello più sincero e meno condizionato dal business musicale del free rock da cassetta americano e soprattutto inglese. Il "modello" Esp-Disk venne rapidamente copiato anche da grandi major americane, la Impulse ad esempio che soffiò in breve a manciate di dollari molti nomi di grosso calibro alla piccola etichetta privata. Nel frattempo la vendita per corrispondenza dei dischi della Esp-Disk' si allargava in tutto il mondo, soprattutto in Europa del nord e in Giappone dove le produzioni riscuotevano un enorme successo di vendita e seguito da parte del pubblico musicale.
Per puro piacere di soddisfare anche le esigenze d'espressione europee, Bernard Stollman decise di produrre una serie di album dedicata ad artisti provenienti dall'Europa come ad esempio Karl Berger, Gunter Hampel, Willem Breuker, Martin van Regteren Aitena, Karel Velebny, Pierre Courbois, Nedley Elstak, Peter Lemer, ecc.
La Esp-Disk' pubblicò anche alcuni dischi LP da considerarsi non propriamente musicali. Da menzionare le seguenti produzioni: Turn On, Tune In, Drop Out, un album del 1966 contenente un lungo monologo di Timothy Leary all'interno del quale lo psicologo americano spiega proprietà delle sostanze allucinogene e della droga psicotropa. No Deposit No Return un album del 1967 curato dallo scrittore e poeta di controcultura Tuli Kupferberg interamente dedicato ad un aspetto sociologico della cultura America dell'epoca indagando abitudini sessuali, vizi ed eccessi. Call Me Burroughs un album del 1967 all'interno del quale lo scrittore William Burroughs recita alcuni estratti dai suoi saggi The Naked Lunch e Nova Express.
Già dal 1972 la Esp-Disk aveva cercato di risollevarsi dopo un biennio di crisi finanziaria iniziando a pubblicare una serie di dischi dedicati a grandi nomi del jazz come Billie Holiday, Bud Powell, Charlie Parker e Lester Young. Il progetto prevedeva il riversamento in LP dell'intero catalogo privato del collezionista Boris Rose. Si trattava di registrazioni dal vivo degli artisti di cui sopra, erano previste 14 uscite dedicate a Charlie Parker, in realtà vennero pubblicati soltanto due album, quattro uscite dedicate a Billie Holiday, in realtà vennero pubblicati solo tre dei quattro album in programma, il quarto disco inedito vide la luce solamente in compact disc nel 1992. I quattro LP dedicati a rare esibizioni dal vivo di Bud "Earl" Powell vennero pubblicati in edizione limitata nel 1973; quattro anni dopo gli stessi furono riproposti dall'etichetta discografica giapponese "Nippon Phonogram Co. Ltd." ottenendo maggior successo nelle versioni asiatiche rispetto alle originali americane. Gli unici album di jazz canonico che vendettero in maniera soddisfacente furono l'album dal vivo di Lester Young registrato nel 1948 e pubblicato per la prima volta in LP nel 1974 e l'album dal vivo Blue Note Café di Bud Powell registrato nel 1961 a Parigi e pubblicato per la prima volta nel 1967. Il riversamento dell'intero archivio musicale privato di Boris Rose in formato LP non venne completato e ad oggi molto materiale risulta ancora inedito. La Esp-Disk si trovò nel 1976 in una crisi finanziaria che gli impedì di stampare altri album musicali pur avendo numerose produzioni già registrate e pronte per la diffusione. Nello stesso anno Bernard Stollman per evitare il fallimento chiuse la casa discografica e procedette donando i diritti in licenza ad altre label giapponesi ed europee.
Per il mercato discografico inglese, la Esp-Disk si appoggiò alla Fontana Records, sussidiaria Philips; un quarto delle pubblicazioni americane vennero edite anche in Inghilterra, tra il 1969 ed il 1973, marchiate Fontana/Esp-Disk. Le stampe inglesi sono facilmente riconoscibili per la presenza della scritta "Esp-Disk" su rettangolo nero (a volte bianco) nel fronte di copertina e per l'etichetta adesiva dei vinili che è la classica "label Fontana" utilizzata dalla casa discografica in questione sino alla seconda metà degli anni settanta.
Tra la fine degli anni '70 ed i primi anni '80 furono due le etichette indipendenti che si prodigarono per ristampare in LP il catalogo Esp-Disk: molti titoli vennero riproposti dalla giapponese/tedesca Mikulski Records e dell'italiana (bolognese) Base Records. Nel 1992 un numero limitato di 61 master originali vennero riversati in album CD dalla tedesca Zyz Music GmbH, l'anno successivo la stessa etichetta tedesca pubblicò in CD altri 36 album prelevando questa volta l'audio non dai master originali ma dagli LP d'epoca, più quattro raccolte (compilation) intitolate Psychedelic Rock On Esp-Disk. Verso la fine degli anni '90 la fiorentina Abraxas Records ristampò in vinile 180 grammi un gran numero di album originariamente pubblicati dalla Esp-Disk con grafica il più possibile simile all'originale. La stessa Abraxas iniziò nel 2001 una serie di ristampe in CD che non portarono tuttavia a termine l'intero riversamento in formato digitale dell'originale catalogo Esp-Disk, anche perché nel frattempo alcuni diritti sono stati incamerate da altre case discografiche. Nel frattempo Bernard Stollman fece stampare in Compact Disc altri album storici in collaborazione con una misteriosa etichetta olandese, la Calibre; anche in questo caso la produzione delle ristampe si arrestò rapidamente. Nel 2005 Stollman cedette definitivamente l'etichetta Esp-Disk ad altri proprietari che riaperta la casa discografica con lo stesso nome hanno proceduto poco sistematicamente a ristampare in vinile e CD molti, ma non tutti, gli album del catalogo originale. Amarezza per la perdita di alcuni nastri master storici costringendo i nuovi venuti a ristampare album in CD con registrazioni di pessima qualità provenienti da vinile e non da nastro rimasterizzato. Pregio di controparte la stampa di album rimasti nei cassetti e mai venuti alla luce dopo il 1976, di particolare pregio in tal senso registrazioni inedite di artisti storici del movimento free jazz oltre ad alcune misteriose formazioni di punk rock e qualche nuova produzione di poco conto.
Molti sono in tutto il mondo i collezionisti degli album originali in LP pubblicati dal 1965 al 1976 dall'originale Esp-Disk. La maggior parte dei vinili originali risultano di facile reperimento e non hanno prezzi esageratamente elevati, tuttavia esistono una serie di stampe particolarmente rare e costose, i collezionisti in questi casi sono pronti a sborsare centinaia e centinaia di dollari per la prima stampa originale di Spiritual Unity di Albert Ayler. Altri dischi particolarmente rari, ricercati e costosi sono: No Deposit No Return di Tuli Kupferberg, From Now On di Karl Berger, Folksinger di Todd Kelley, Godz Und Heit dei Godz, Prophecy di Albert Ayler e Rounders Score dei Fugs. Una delle insidie maggiori per i "collezionisti Esp" sono gli "LP tarocchi", cioè i falsi; inoltre non risulta particolarmente facile distinguere le prime stampe della serie dedicata al free jazz dalle ristampe di fine anni sessanta, molto spesso identiche alle originali del 1965, del 1966 e del 1967. Uno dei metodi utilizzati per riconoscere le prime edizioni è l'analisi del colore con cui sono stati impressi i centrini adesivi dei vinili. Altri collezionisti consigliano d'identificare la data della pubblicazione degli LP Esp-Disk utilizzando l'indirizzo fisico dell'etichetta, che variò continuamente durante il periodo di maggior attività.
Tutti gli album del catalogo free jazz sono stati ristampati in svariate versioni LP (a volte con copertine differenti) dalla stessa Esp-Disk, dalla Fontana Records, dalla Base Records, dalla Mikulski / Zyx Records e dalla Get Back / Abraxas Records. Le ristampe in supporto digitale (CD) hanno interessato l'intera serie in svariate versioni marchiate e commercializzate da differenti case discografiche a partire dal 1992. Sono stati identificati tra parentesi gli anni riguardanti le prime uscite da considerarsi come le originali.
Sebbene sia ancora aperto un dibattito tra i critici musicali riguardante la classificazione degli album musicali menzionati di seguito, disputa che non ha ancora chiarito se si tratti di prodotti da considerarsi di musica sperimentale o free jazz d'avanguardia, si è preferito contrassegnarli con la semplice dicitura "Avanguardia", essendo molti dei titoli in questione altamente sperimentali nei contenuti artistici di ricerca. Tutti gli album del catalogo in questione sono stati ristampati in svariate versioni LP e CD ad eccezione dei titoli ESP 1011 ed ESP 1041 che non risultano esser stati riesumati né in LP, né in CD. Per gli altri le case discografiche coinvolte nel processo di ristampa in LP sono state la stessa Esp-Disk, la Fontana Records, la Base Records, la Mikulski / Zyx Records e la Get Back / Abraxas Records. Le ristampe in supporto digitale (CD) hanno interessato l'intera serie (sempre eccezion fatta per i titoli ESP 1011 ed ESP 1041) in svariate versioni marchiate e commercializzate da differenti case discografiche a partire dal 1992. Sono stati identificati tra parentesi gli anni riguardanti le prime uscite da considerarsi come le originali.
All'interno del catalogo Esp-Disk dedicato al "pop-rock" si rintracciano produzioni essenzialmente divergenti nei contenuti, dal rock in opposizione dei Fugs, al proto punk dei Godz, dalla canzone cantautorale di Randy Burns, Ed Askew e Bill Horwitz, al rock psichedelico dei Pearls Before Swine, Seventh Sons e Jim Holmberg, dall'afro-funky-soul degli Har-You Percussion Group al folk-rock degli Emerson's Old Timey Custard, di Todd Kelley e dei Tiger Tiger. Gli album di Jim McCarthy e Paul Thornton sono stati spesso confusi con lavori dei Godz, trattasi in realtà di progetti solisti di alcuni componenti della formazione originale. L'album omonimo di Bruce Mackay, di professione regista e non musicista, è tra i più commerciali della serie, vicino al rock psichedelico dei Love e al rock progressivo; Sea Chanteys di Lou Killen contiene diversi brani già pubblicati in altri precedenti lavori del cantante di folclore nordico d'origini francesi; il disco di Charles Manson venne pubblicato all'epoca della prima stampa come raccolta di vecchie registrazioni del cantante statunitense, il ricavato delle vendite venne totalmente destinato come risarcimento danni simbolico per le vittime della setta satanica di cui lo stesso Manson era leader. Ultima nota riguarda il titolo ESP 3004, trattasi dell'album del chitarrista e cantante Tony Snell, considerato il primo disco di "low-fi music" della storia del rock. Tutti gli album del catalogo pop-rock-folk sono stati ristampati in svariate versioni LP. Le ristampe in supporto digitale (CD) hanno interessato l'intera serie in svariate versioni marchiate e commercializzate da differenti case discografiche a partire dal 1992, ad eccezione dei tre lavori di Randy Burns (apparsi solo in formato digitale per il download gestito dallo stesso cantautore), dell'album di Todd Kelley che non risulta esser stato riesumato nemmeno in formato LP e dei titoli ESP 3009, ESP 3008, ESP 1085, ESP 2006, apparsi in formato CD solamente come bootleg o stampe illegalmente pubblicate. Sono stati identificati tra parentesi gli anni riguardanti le prime uscite da considerarsi come le originali.
All'interno del vasto catalogo Esp-Disk' si possono rintracciare essenzialmente quattro produzioni dedicate al blues elettrico, le più note riguardano gli album del cantante inglese Jerry Moore e della formazione degli Octopus, apparsi in formato LP e CD ristampa anche in Italia, a cura di Get Back / Abraxas Records. I restanti titoli, ESP 2004 ed ESP 3010, non risultano esser stati ristampati ufficialmente né in formato LP, ne in formato digitale (CD).
Il titolo ESP 1063 è stato stampato in vinile LP solamente negli Stati Uniti dalla stessa Esp-Disk e in Inghilterra dalla Fontana Records; il titolo ESP 1065 è uscito solamente per il mercato americano nel 1968. Entrambi non sono mai stati ristampati in CD e Music From The Orthodox Liturgy risulta essere uno dei pezzi più rari del catalogo Esp.
Il titolo ESP 1027 è stato stampato dalla Esp-Disk dal 1967 al 1970, la ristampa in CD è stata pubblicata nel 2005 prelevando l'audio da vinile; il titolo ESP 1034 è stato ristampato in vinile in Italia dalla Get Back / Abraxas Records in una curiosa versione con un lato del disco riportante una serigrafia plastica sulla superficie del supporto; il titolo ESP 1050 è stato ristampato solamente in CD con tracce aggiunte nel 1995 dalla Rhino (Warner Music), mentre per ciò che riguarda i titoli ESP 1035 ed ESP 1056, questi non sono mai stati riesumati né in formato LP, né in supporto digitale (CD).
I titoli ESP 3014 e ESP 2018 risultano tra i più rari dell'intero catalogo Esp-Disk, stampati all'epoca come dischi promozionali riservati unicamente alle stazioni radio, mai ristampati in nessun formato. Per quanto riguarda gli altri titoli non promozionali l'etichetta realizzò all'epoca solamente la matrice di stampa (negativo), utilizzati in seguito per la stampa degli album con numeri di catalogo differenti.
Molti sono stati i titoli programmati ma mai dati alle stampe dalla Esp-Disk, di molti si conosce il codice e di alcuni anche l'artista che avrebbe dovuto comparire. Il quarto volume della serie dedicata a Billie Holiday, sebbene in programma nel 1973, venne edito in CD solamente venti anni dopo dalla Zyx Records GmbH, utilizzando un codice commerciale sciftato di una cifra.
Nel gennaio del 1968 Bernard Stollman con precisi accordi presi tra la Esp e il produttore statunitense di "cassette Stereotto" GRT, con sede legale in California, licenziò i seguenti titoli che vennero di conseguenza pubblicati in questo formato all'epoca in voga soprattutto per l'ascolto musicale in impianti portatili o autoradio.
Nel 1970 Bernard Stollman con precisi accordi presi tra la Esp e il produttore di nastri audio GRT, con sede legale in California, licenziò i seguenti titoli che vennero di conseguenza pubblicati in questo formato che sostituiva l'ormai obsoleto stereo 8.
La prima etichetta discografica interessata a ristampare in Compact Disc gli album del catalogo Esp-Disk fu la tedesca Zyx Records GmbH; sebbene nel 1992 venne intrapresa una collaborazione con il padre fondatore della Esp, Bernard Stollman, ben presto la Zyx procedette ristampando anche materiale che è stato più volte messo in dubbio potesse provenire realmente dagli archivi storici di Stollman. Della serie originale, la cui stampa in vinile LP si era arrestata nel 1975, sono sicuramente appartenenti agli originali master Esp-Disk i seguenti titoli: ESP 1111, ESP 3005-2, ESP 3006-2, ESP 3033, ESP 3025. Per quanto riguarda gli altri album in CD Stollman non ha mai confermato di aver prodotto tali artisti dopo il 1976. Nel 2005 la nuova direzione della Esp-Disk ha incamerato comunque i titoli spacciandole per realizzazioni del catalogo ufficiale, tuttavia appare da più parti improbabile che si tratti di reali produzioni di Bernard Stollman poiché alcuni collezionisti hanno fatto notare che lo stesso Stollman intervistato dichiarò che dopo il 1976 non produsse più alcuna formazione musicale. Più probabile si tratti di produzioni di artisti della "nuova" scena musicale di Woodstock in confidenza con la figlia dello stesso Stollman, Flavia Stollman, la quale avrebbe raccolto produzioni più o meno artigianali pubblicate quindi postume in Compact Disc. Quasi tutto il materiale della seguente lista risulta registrato infatti tra il 1978 ed il 1983.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 264999479 · LCCN (EN) n2011078278 · J9U (EN, HE) 987007335629105171 |
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