Warner Music Group
etichetta discografica statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Warner Music Group (WMG) è una società statunitense che rappresenta una delle tre più grandi etichette discografiche (major) nell'industria musicale, le altre due sono la Universal Music Group, e la Sony Music.
Warner Music Group | |
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Stato | Stati Uniti |
Borse valori | NYSE |
ISIN | US9345502036 |
Fondazione | 1958 a New York |
Fondata da | Jack L. Warner |
Sede principale | New York |
Persone chiave | Stephen Cooper (amministratore delegato) |
Settore | Musicale |
Prodotti | |
Sito web | www.wmg.com/ |
Dal 2016 è controllata da Access Industries del miliardario Len Blavatnik.
Storia
Riepilogo
Prospettiva
Fino al 2004 è stata posseduta da Time Warner; in quell'anno è stata venduta a un gruppo di investitori capitanato da Edgar Bronfman Jr ed è ora l'unica major indipendente quotata al NYSE.
È presente in Italia come Warner Music Italy (per l'ambito discografico) e Warner Chappell Music Italiana (per l'ambito delle edizioni musicali).
La WMG è stata la prima major a intessere una relazione strategica con YouTube, sfruttando a pieno i vantaggi commerciali derivanti dal contenuto generato dagli utenti. L'accordo con YouTube prevedeva il pagamento di royalties in proporzione alle visite ricevute dai video che contenevano musica di artisti della WMG. Nel dicembre 2008 l'accordo è saltato e la casa discografica ha deciso, con un provvedimento che ha sollevato molte critiche, di rimuovere l'audio dai video di YouTube che contenevano la musica di sua proprietà o di bloccare completamente tali video, segnalando violazione di copyright.
Nel 2017 la società rileva l'olandese Spinnin' Records, fondata nel 1999 e leader della musica elettronica, con Bob Sinclar nel contratto.[1]
La filiale Italiana, Warner Music Italy, è guidata dal Presidente Pico Cibelli, che a dicembre 2022 ha sostituito Marco Alboni[2]. Vicepresidente è Gianluca Guido[3], mentre la direzione artistica è affidata a Marco Masoli[4]. La divisione ADA è guidata da Davide D’Aquino[5].
Etichette discografiche controllate
- The Atlantic Records Group
- Independent Label Group
- Asylum Records
- Cordless Recordings
- Eastwest Records
- Adeline Records
- Better Looking Records
- The Bevonshire Label
- Broken English
- Fearless Records
- Floodgate Records
- Liberty & Lament
- Montalban Hotel
- One Eleven Records
- Perfect Game Recording Co.
- Tent Show
- Triple Crown Records
- Volcom Entertainment
- We Put Out Records
- Ryko Corporation
- Rykodisc Records e sussidiarie
- Machine Shop Recordings
- Maverick Records
- Nonesuch Records
- Reprise Records
- Helium 3
- Sire Records
- Warner Jazz
- Warner Nashville
- Warner Western
- Warner Classics (inclusa EMI Classics)
- Erato (inclusa Virgin Classics)
- Teldec
- NVC Arts
- Lontano
- Finlandia
- Warner Music Australia
- Parlophone
- Warner Music Italy
- Warner Music Japan
- Warner Music UK
- London Records
- 679 Records
- 1967 Ltd
- Must Destroy Records
- The Beats
- Warner Strategic Marketing (WSM)
- Word Entertainment
- Word Distribution
- Word Label Group
- Squint Entertainment
- Word Records
- Fervent Records
- Word Music
- Word Publishing
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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