La cattedrale dei Santi Nazario, Celso e Vittore è il principale luogo di culto cattolico di Trivento, in provincia di Campobasso, chiesa madre della diocesi omonima.[1]

Fatti in breve Stato, Regione ...
Cattedrale dei Santi Nazario, Celso e Vittore martiri
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Facciata
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneMolise
LocalitàTrivento
Coordinate41°47′06.22″N 14°33′04.39″E
Religionecattolica di rito romano
TitolareNazario, Celso e Vittore
Diocesi Trivento
Consacrazione15 maggio 1076
Stile architettonicobarocco, neoclassico
Inizio costruzioneXI secolo
CompletamentoXVIII secolo
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Storia

La cattedrale ha origini molto antiche, edificata su resti di un tempio pagano romano. Secondo una leggenda, fu per intervento di sant'Ambrogio che le teste dei santi Nazario e Celso vennero traslate da Milano a Trivento nel 398.[2]

L'attuale edificio risale all'XI secolo. Una lapide oggi collocata in uno dei pilastri interni nei pressi dell'entrata attesta la consacrazione della cattedrale il 15 maggio 1076 e la sua dedica ai santi Nazario e Celso.[2]

La chiesa ha poi subito diversi rifacimenti, in particolare in epoca barocca e nel Settecento.

Descrizione

La facciata, in stile neoclassico, è del 1905; in essa si apre, nella parte inferiore, un portale con cornice e timpano, mentre nella parte superiore è un mosaico racchiuso in una cornice. La facciata è affiancata da una torre campanaria.

L'interno dell'edificio è a tre navate suddivise da pilastri che reggono archi a sesto acuto; ed è abbellito da stucchi settecenteschi. Sempre del XVIII secolo è l'altare maggiore (1743), il coro ligneo e le tele che si trovano nel presbiterio. Sulla cantoria in controfacciata si trova l'organo a canne, costruito nel 1700 da Luca D'Onofrio e integro nelle sue caratteristiche foniche originarie.[3]

Di particolare valore storico-architettonico è la cripta, risalente all'XI-XII secolo e dedicata a San Casto. Un'iscrizione romana alla base di un pilastro con la dedica a Diana fa supporre che la cripta sia stata edificata su un antico tempio romano dedicato a questa divinità. L'ambiente è suddiviso dalle colonne di spoglio in sette piccole navate; è inoltre arricchito dalla presenza di affreschi del XIII secolo, da una statua lignea della Madonna in trono e da un bassorilievo in pietra raffigurante la Trinità fra angeli e delfini, dello stesso periodo.[4]

Scavi recenti hanno permesso di riportare alla luce resti di un battistero.

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Note

Bibliografia

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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