bombardiere leggero Douglas Aircraft Company Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Douglas A-20 Havoc è stato un bombardiere leggero e un caccia notturno della seconda guerra mondiale prodotto negli Stati Uniti e impiegato da varie forze aeree alleate, soprattutto quelle di Unione Sovietica, Regno Unito e Stati Uniti.
Douglas A-20 | |
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Un A-20G dell'USAAF in volo | |
Descrizione | |
Tipo | bombardiere leggero caccia notturno |
Equipaggio | 4 |
Progettista | Edward H. Heinemann |
Costruttore | Douglas Aircraft Company |
Data primo volo | 17 agosto 1939 |
Data entrata in servizio | 1940 |
Utilizzatore principale | V-VS |
Altri utilizzatori | USAAC RAF ALA |
Esemplari | 7 385 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 14,63 m (48 ft 0 in) |
Apertura alare | 18,69 m (61 ft 4 in) |
Altezza | 5,36 m (17 ft 7 in) |
Superficie alare | 43,20 m² (465 ft²) |
Peso a vuoto | 7 250 kg (15 984 lb) |
Peso max al decollo | 12 338 kg (27 200 lb) |
Propulsione | |
Motore | due radiali Wright R-2600-23 Cyclone 14 |
Potenza | 1 600 hp (1 193 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 510 km/h (317 mph) a 3 000 m (9 850 ft) |
Raggio di azione | 1 650 km (1 025 mi) |
Tangenza | 7 620 m (25 000 ft) |
Armamento | |
Mitragliatrici | 7-9 da 7,7 mm Vickers K e Browning .303 Mark II o da 12,7 mm Browning (a seconda della versione) |
Cannoni | 1 Hispano da 20 mm (alcune versioni) |
Bombe | fino a 1 814 kg (4 000 lb) |
Note | dati riferiti alla versione A-20G |
Enciclopedia l'Aviazione[1] | |
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Identificato dalla casa costruttrice come DB-7 (Douglas Bomber 7) divenne uno dei più diffusi bombardieri leggeri e da attacco al suolo del conflitto[2].
Era conosciuto con diversi nomi a seconda dell'aviazione utilizzatrice e dell'impiego cui venne destinato: tra le forze aeree del Commonwealth britannico la versione da bombardamento fu indicata con il nome di Boston (dal nome della città del Massachusetts), mentre la versione da caccia notturno della Royal Air Force venne ridenominata Havoc (distruzione, in lingua inglese). Al contrario l'USAAC assegnò al DB-7 la designazione "Havoc" indipendentemente dal ruolo ricoperto.
Il progetto del velivolo prese vita da un'idea della casa costruttrice che, nel corso del 1936 (pur in assenza di una specifica richiesta da parte delle autorità aeronautiche) studiò la realizzazione di un aereo da attacco al suolo con il quale sostituire le macchine all'epoca schierate nei reparti. L'idea in questione diede origine, anche con il contributo di tecnici dell'USAAC che ne seguirono lo sviluppo, al progetto del Modell 7A che, tuttavia, rimase esclusivamente sulla carta: in particolare le prestazioni previste (in termini di carico offensivo trasportabile e di velocità massima), non risultarono adeguate rispetto a quanto mostrato dai velivoli impegnati nella guerra civile spagnola, soprattutto in ragione della modesta potenza sviluppata dai motori Pratt & Whitney R-985 Wasp Junior (circa 400 hp).
Due anni dopo, in seguito ad una considerevole rivisitazione progettuale, nacque il progetto del Modell 7B; il progetto riproponeva la configurazione bimotore, affidando però la propulsione ai più potenti Pratt & Whitney R-1830 Twin Wasp (dalla potenza di 1 100 hp).
Il Modell 7B era un velivolo ad ala a sbalzo, posta in posizione medio/alta e presentava il tronco di coda della fusoliera che, incurvato verso l'alto, si raccodava con gli impennaggi. Presentava in particolare due soluzioni innovative, per l'epoca: il carrello era del tipo triciclo anteriore e la sezione di prua era costituita da un elemento intercambiabile che poteva essere vetrato (che nella versione da bombardamento avrebbe dovuto fungere da postazione per il puntatore) oppure metallico (che nella versione d'attacco avrebbe potuto ospitare le armi da fuoco).
Il prototipo del Modell 7B fu portato in volo per la prima volta il 26 ottobre del 1938, dimostrando buone potenzialità (soprattutto in termini di velocità), ma anche mettendo in luce alcune carenze (in particolare relativamente alla stabilità direzionale)[1]
Al momento il velivolo non parve suscitare l'interesse dell'USAAC, orientata a mettere in linea il contemporaneo North American B-25 Mitchell. La Douglas, comunque, non smise di credere nelle potenzialità del progetto: in occasione della visita negli USA di una commissione francese costituita allo scopo di valutare i prodotti dell'industria d'oltreoceano[1][2], il Model 7B ottenne una commessa di 100 esemplari.
L'ordine francese richiese per altro alcune sostanziali modifiche alla cellula d'origine: venne rivista la sezione della fusoliera (alzata e ristretta), il posizionamento dell'ala venne abbassato in posizione mediana, fu installata una schermatura blindata a protezione dell'equipaggio e dei serbatoi e, non ultimo, vennero installati motori di potenza ulteriormente incrementata a 1 200 hp; ridesignato Douglas DB-7 (sigla di Douglas Bomber 7) il nuovo modello spiccò il primo volo il 17 agosto 1939.
Le prime consegne ebbero luogo entro la fine del 1939, ma solo 60 dei 100 esemplari ordinati erano stati consegnati prima del 10 maggio 1940, data d'inizio dell'invasione della Francia da parte tedesca.
Monoplano bimotore ad ala media, il Douglas Bomber 7 si caratterizzava per il carrello triciclo anteriore (soluzione d'avanguardia, per l'epoca) e per la struttura del muso, costituita da un elemento intercambiabile.
In particolare questo elemento poteva essere interamente metallico (alloggiamento per le mitragliatrici, nelle versioni da caccia notturna) o vetrato (in quest'ultimo caso ospitava il posto del navigatore bombardiere). La versione vetrata negli esemplari delle ultime versioni era realizzata in materiale plastico e priva di intelaiature.
La motorizzazione era inizialmente affidata a due motori radiali Pratt & Withney Twin Wasp (a 14 cilindri) e successivamente ad una coppia di più potenti Wright R-2600 Cyclone 14 (caratterizzati dalla medesima struttura dei precedenti).
L'armamento variava notevolmente a seconda dell'impiego e poteva prevedere l'adozione di mitragliatrici da 12,7 mm Browning, da 7,7 mm Vickers K e Browning .303 Mark II, di cannoncini Hispano da 20 mm. Nelle versioni da bombardamento il carico offensivo trasportabile passò dai 907 kg (pari a 2 000 lb delle prime versioni, fino ai 1 814 della versione G.
Soluzioni con bombe particolari (come la Long Aerial Mine o piccole bombe a frammentazione da 10 kg ciascuna) furono utilizzate per ruoli particolari o in teatri specifici.
L'esordio operativo del DB-7 avvenne con le insegne francesi dell'Armée de l'air: dei 60 velivoli consegnati, solamente 12 erano operativi alla fine di maggio del 1940[1]. Gli esemplari ancora in grado di volare vennero trasferiti in Nord Africa dove vennero impiegati dalle forze del Governo di Vichy. Ebbero un breve impiego nel contrasto delle forze alleate durante l'Operazione Torch.
Gli stessi francesi, mentre era ancora in corso di esecuzione la produzione dei velivoli ordinati, richiesero alla Douglas una versione migliorata del Model 7B che, motorizzata con una coppia di Wright R-2600 Cyclone 14 e rivista nelle superfici di controllo posteriori, fosse in grado di trasportare una maggiore quantità di armamenti e carburanti: ebbe così origine la versione denominata DB-7A, la cui produzione venne però destinata alla RAF visto che, nel frattempo, la Francia era stata occupata.
Dal canto suo la RAF fu la prima ad impiegare il DB-7 sia come bombardiere (battezzandolo Boston) che come caccia notturno (con il nome di Havoc). L'impiego avvenne praticamente in tutti i teatri operativi.
Nel Regno Unito vennero sviluppate alcune varianti per ruoli particolari:
Dal punto di vista operativo l'impiego della versione Turbinlite ebbe scarso successo[1] (anzi si rivelò addirittura controproducente, poiché la potente luce rendeva facilmente individuabile il velivolo[3]) mentre la versione Pandora venne presto abbandonata ed i velivoli ricondizionati per l'impiego come Intruder.
Anche nei reparti dell'USAAC i Douglas A-20 vennero impiegati in ogni fronte ed in innumerevoli reparti, mentre dal punto di vista numerico il maggior impiego del velivolo venne ad opera dell'Unione Sovietica.
Dal punto di vista cronologico risulta significativo evidenziare quanto avvenuto nel solo anno 1942:
La produzione in serie fu rappresentata sostanzialmente da tre versioni base che, a seconda della forza aerea utilizzatrice e delle modifiche apportate nel tempo, assunsero denominazioni differenti.
La RAF assegnò il nome di Boston alle versioni da bombardamento e di Havoc a quelle per la caccia notturna. L'USAAC (che, dal 20 giugno 1941, divenne USAAF) identificò in ogni caso il velivolo come Havoc.
Per chiarezza di esposizione si distinguono, di seguito a ciascuna designazione aziendale del modello, le denominazioni assegnate dalle singole forze armate.[4]
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