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documento di identità o equipollente, secondo le leggi dello stato italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il documento di riconoscimento in Italia è ogni documento ritenuto tale, emesso da una pubblica amministrazione italiana, aventi i requisiti prescritti dalla legge. L'ordinamento giuridico riconosce come equipollenti i documenti d'identità ed alcuni documenti di riconoscimento individuati dalla legge.[1]
È considerato documento di identità in Italia, invece, ogni documento emesso dall'apposita amministrazione di uno Stato, con la principale finalità di dimostrare l'identità personale del titolare.[2]
Sono identificati come documento di riconoscimento tutti i documenti, purché:[3]
I documenti di riconoscimento e di identità, di cui all'articolo 1, comma 1, lettere c), d) ed e), del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, rilasciati o rinnovati (ma non quelle semplicemente prorogati) successivamente all'entrata in vigore del decreto legge 9 febbraio 2012 n. 5, convertito in legge 4 aprile 2012 n. 35[4] hanno scadenza nel giorno del compleanno successivo allo scadere previsto per il documento, e avranno dunque una durata di una frazione d'anno superiore alla scadenza che si sarebbe altrimenti prevista.[5]
Tuttavia come specificato dalla Circolare n. 7/2012,[6] la proroga è prevista solo la prima volta che il documento viene emesso o rinnovato dopodiché, dal secondo rinnovo in poi, la scadenza resterà invariata a prescindere dal ritardo in fase di rinnovo. Analogamente, in caso di rinnovo anticipato, la scadenza successiva resterà il giorno del compleanno.
I documenti riconosciuti come equipollenti sono:[7]
Secondo il D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445,[7] e così come chiarito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell'Interno,[10][11] le patenti di guida sono documenti equipollenti al documento di identità, anche nel nuovo modello senza indicazione di residenza.[12][13]
Sono inesatte le informazioni diffuse sul web secondo le quali il più recente formato "europeo" della patente di guida in formato del tesserino plastificato, emessa dopo il 1º luglio 1999, non sarebbe accettato come documento di riconoscimento, a differenza della patente nel precedente formato cartaceo rosa.[14][15]
I dipendenti dello stato, ai sensi del D.P.R. 28 luglio 1967 n. 851, possono richiedere per sé (modello AT, di colore verde) e per i loro familiari (modello BT, di colore azzurro) il rilascio di una tessera personale di riconoscimento avente le medesime caratteristiche e validità della carta d'identità italiana.
Per l'espatrio sussistono però limitazioni in quanto solo pochissimi paesi comunitari ed extra-comunitari accettano la tessera AT/BT al posto della carta d'identità. Viene ritenuta valida, spesso con limitazioni (solo per l'espatrio) in: Andorra, Austria, Croazia, Lettonia, Romania, San Marino, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svizzera e Turchia.[16][17]
A partire dal 2003 il modello AT/BT per i dipendenti civili del Ministero della Difesa e per gli appartenenti alle Forze Armate è stato sostituito dalla Carta multiservizi della Difesa.
Dal 2020 i modelli AT sono in via di sostituzione con la versione elettronica, denominata ATe, che racchiude al suo interno anche altre funzioni quali la CNS (Carta Nazionale dei Servizi) e la firma digitale.
A prescindere dalle regole di Schengen, le compagnie aeree sono costrette dalle autorità italiane con riferimento all'art. 3 TULPS, a controllare un documento d'identità al momento dell'imbarco per verificare che corrisponda al nome nella carta d'imbarco.[16][18]
Ryanair ha perso un contenzioso con ENAC presso il TAR del Lazio sui documenti d'identità accettabili a tal fine e dal 2010 ha acconsentito ad accettare altri documenti (nello specifico: "la carta d'identità, il passaporto e tutti i documenti di identità modello AT/BT rilasciati dalla Pubblica Amministrazione di cui al DPR 851 del 28 luglio 1967").[19][20]
In Italia sono in vigore leggi e regolamenti (sia specifici che riguardanti la privacy) per stabilire le pochissime situazioni in cui sia obbligatorio - sia in ambito pubblico che privato - fornire (esibire, consegnare, trasmettere) un documento di riconoscimento o sia sufficiente rendere disponibili alcuni suoi elementi (tipicamente: numero, data di emissione, data di scadenza).
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