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Olimpi

dodici dèi principali della mitologia greca Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Olimpi
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I dodici Olimpi (in greco antico: δωδεκά̆θεον?, dodekàtheon, "relativo ai dodici dèi") sono i dodici, a volte tredici, dèi principali della mitologia greca. Il nome deriva dal fatto che abitano sul Monte Olimpo, un monte talmente alto e sempre attorniato dalla nebbia che la sua punta, ovvero dove si trova la loro dimora, non è visibile. Sono esseri soprannaturali e immortali, che governano la vita e la morte degli esseri umani. Erano venerati anche dai Romani con il nome di Dèi Consenti.

Disambiguazione – "Dei dell'Olimpo" rimanda qui. Se stai cercando i personaggi DC Comics, vedi Dei dell'Olimpo (DC Comics).
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Frammento di un rilievo del I secolo a.C. rappresentante i dodici Olimpi in processione
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Elenco

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L'elenco propone i dodici Olimpi, descrivendone l'aspetto, i simboli che li caratterizzano e i diversi nomi attribuiti dai greci e dai romani. Esso comprende in realtà tredici divinità, poiché Dioniso viene, in realtà, spesso incluso nella lista.

Ulteriori informazioni Nome greco, Nome romano ...
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Le generazioni divine

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Uno dei tanti alberi genealogici delle divinità greche.

Gli Olimpi appartengono a un terzo capitolo divino: si possono infatti individuare tre fasi nella mitografia greca.

  • Inizialmente un corpus puramente cosmogonico, nel quale non ci sono dèi propriamente detti, ma divinità naturali demiurghe e totemiche. Tra queste assumono particolare importanza Urano e Gea, dai quali discenderanno i Titani e successivamente gli Olimpi.
  • La seconda generazione divina è quella dei Titani, il cui capo era Crono. Sono le divinità dei greci pelasgi.
  • I Titani furono spodestati successivamente dagli Olimpi, secondo Tallo (uno storico del I secolo citato da Taziano nel suo Oratio ad Graecos) trecentoventidue anni prima della guerra di Troia, cioè circa verso il 1500 a.C., una data accettabile per l'espansione ellenica in Tessaglia.
    Nei miti della titanomachia e della gigantomachia viene raccontato questo processo di sostituzione divina, che non fu affatto pacifico.

Gli Olimpi, quindi, dovrebbero essere i nipoti di Urano, ma le genealogie degli dèi dell'antica Grecia sono difficili da seguire e intricate tra loro.
Ciò è spiegato dal fatto che, in caso di avvicendamento di élite diverse, ogni gruppo al potere dichiarava il proprio pantheon, o il proprio dio, superiore agli altri, e forzava i miti precedenti per giustificare questo cambiamento.

I Titani, per esempio, erano le divinità dei pelasgi, le popolazioni greche forse autoctone. Con l'arrivo degli invasori elleni le prerogative di tali divinità vengono assunte dai nuovi dèi, gli Olimpi: ricordiamo Atena, dea della saggezza, che uccide il titano Pallade, patrono del medesimo attributo.

In altri miti, invece, alcuni dèi vengono presentati come figli di divinità in realtà più giovani, come Afrodite, generata da Urano, successivamente indicata come figlia di Zeus, in realtà nipote di Urano stesso.

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Alberi genealogici

Genealogia dei Titani e degli Olimpi secondo Esiodo:

Genealogia degli Olimpi nella mitologia greca

Genealogia dettagliata degli Olimpi secondo Esiodo e Omero:

Note

Voci correlate

Altri progetti

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