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giudice dell'Areopago, convertito alla cristianità dall'apostolo Paolo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Dionigi l'Areopagita (in greco antico: Διονύσιος ὁ Ἀρεοπαγίτης?, Dionýsios ho Areopaghítēs; fl. I secolo) è stato un giurista e vescovo greco antico; giudice dell'Areopago di Atene, secondo gli Atti degli Apostoli fu convertito al cristianesimo dalla predicazione e dalla preghiera dell'apostolo Paolo. È venerato come santo.
San Dionigi l'Areopagita | |
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Dipinto di san Dionigi realizzato da Clemente de Torres presente all'interno del Museo di belle arti di Siviglia | |
Vescovo e Dottore della Chiesa Greca | |
Nascita | Atene, I secolo |
Morte | Atene, I secolo |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Santuario principale | Cattedrale di San Dionigi (Atene) Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta (Crotone) |
Ricorrenza | 3 ottobre |
Attributi | Ornamenti da vescovo con in mano il Vangelo |
Patrono di | Atene, Crotone, Jerez de la Frontera e Ojén |
Dionigi è noto esclusivamente dalla narrazione degli Atti degli Apostoli (17,22[1]): nel racconto neotestamentario, Paolo si trova ad Atene, ha fatto un giro della città ed è interrogato dai filosofi epicurei e stoici, che lo portano all'Areopago, chiedendo un chiarimento della sua predicazione:[2]
«E Paolo, ritto in piedi in mezzo all'Areopago, disse: «Ateniesi, io veggo voi in tutto e per tutto singolarmente religiosi. Tanto è vero, che passando e vedendo i vostri simulacri, ho trovato perfino un altare con questa iscrizione: "Al Dio ignoto". Or quello che voi onorate senza conoscerlo, quello io annunzio a voi.»
La predicazione di Paolo, incentrata sul messaggio di Cristo, cerca di trovare giustificazione al pubblico di filosofi, che non si oppone fino a quando Paolo parla della risurrezione per via della contrapposizione greca tra spirito e materia:
«Sentita però la risurrezione de' morti, alcuni se ne fecero beffe; altri dissero: "Di questo t'udiremo un'altra volta". Così Paolo uscì di mezzo a loro. Alcuni però s'unirono a lui, e credettero; tra questi, Dionigi l'Areopagita, una donna, per nome Damaride, e altri con loro.»
Secondo Eusebio di Cesarea, Dionigi di Corinto riporta la testimonianza che Dionigi Areopagita divenne vescovo di Atene[3].
Alcuni secoli più tardi, il Corpus Dionysianum, una serie di scritti di natura mistica, fu scritto sotto lo pseudonimo di Dionigi l'Areopagita[4]; il suo autore è oggi noto come Pseudo-Dionigi.
Il santo è patrono delle città di Atene e di Crotone[5]. La sua festa è celebrata il 3 ottobre.
Nel film del 2004 Hellboy diretto da Guillermo del Toro, al minuto 28' e 44" circa, San Dionigi l'Areopagita viene nominato come "il Santo che scaccia i demoni", indicando una statua che rappresenta il Santo come reliquiario che trattiene l'entità Samael, "segugio infernale".
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