Loading AI tools
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La diocesi di Palmira (in latino Dioecesis Palmyrena) è una sede soppressa del patriarcato di Antiochia e una sede titolare della Chiesa cattolica.
Palmira Sede vescovile titolare Dioecesis Palmyrena Patriarcato di Antiochia | |
---|---|
Rovine della città di Palmira | |
Vescovo titolare | sede vacante |
Istituita | XVIII secolo |
Stato | Siria |
Diocesi soppressa di Palmira | |
Suffraganea di | Damasco |
Eretta | ? |
Soppressa | ? |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
Palmira, le cui rovine si trovano nei pressi della città siriana di Tadmor, è un'antica sede vescovile della provincia romana di Fenicia Seconda nella diocesi civile d'Oriente. Faceva parte del patriarcato di Antiochia ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Damasco, come attestato da una Notitia episcopatuum del VI secolo.[1]
Sono tre i vescovi che Le Quien attribuisce a questa diocesi: Marino, che prese parte al primo concilio di Nicea nel 325; Giovanni I, che intervenne al concilio di Calcedonia nel 451 e che nel 458 sottoscrisse la lettera dei vescovi della Fenicia Seconda all'imperatore Leone in seguito all'uccisione del patriarca alessandrino Proterio; e Giovanni II, che venne deposto nel 518 perché sostenitore del partito monofisita appoggiato dal patriarca Severo di Antiochia.
Dopo che la regione di Palmira fu occupata dai Persiani, la città divenne sede stabile di una comunità della Chiesa ortodossa siriaca. Sono noti tre vescovi di questa sede: Tommaso, che nel 629 prese parte a una riunione a Gerapoli di Siria in cui l'imperatore Eraclio I cercò di convincere un gruppo di vescovi monofisiti a ritornare all'ortodossia;[2] gli altri due vescovi sono menzionati nella Cronaca di Michele il Siro, il primo, Simeone, ordinato dal patriarca Ciriaco di Tagrit (793-817), e il secondo, Giovanni, ordinato dal patriarca Dionisio I di Tel Mahre (817-845).[3]
Dal XVIII secolo Palmira è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 2 marzo 1983.
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.