Loading AI tools
antropologo statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
David Israel Kertzer (New York, 20 febbraio 1948) è un antropologo e storico statunitense, leader accademico americano specializzato nella storia politica, demografica e religiosa d'Italia. È il Paul Dupee, professore universitario di scienze sociali, professore di antropologia e professore di studi italiani alla Brown University. Il suo libro The Pope and Mussolini: The Secret History of Pius XI and the Rise of Fascism in Europe (2014)[1] ha vinto il Premio Pulitzer per la biografia e autobiografia nel 2015.
Il padre di David Kertzer, Morris Kertzer, era un rabbino. Arruolato nell'esercito americano, prese parte allo sbarco delle forze alleate in Italia all'inizio del 1944. Ad aprile presiedeva un seder pasquale per le truppe ebraiche. Ha officiato i funerali di oltre cento soldati ebrei. Il 4 giugno entra a Roma e incontra il rabbino Eugenio Zolli[2].
Si è laureato alla Brown University nel 1969. Ha conseguito il dottorato in antropologia presso la Brandeis University nel 1974 e ha insegnato al Bowdoin College fino al 1992[3]. Quell'anno è entrato a far parte della facoltà della Brown University come professore di antropologia e storia[4].
Patrocinato dalla Commissione Fulbright USA-Italia, nel 1978 è stato Senior Lecturer presso l'Università di Catania e nel 2000, Chair presso l'Università di Bologna. Nel 2001 ha lasciato il posto alla Brown come professore di storia ed è stato nominato professore di studi italiani. Nel 2005 è stato eletto membro dell'American Academy of Arts and Sciences. Dal 1 luglio 2006 al 30 giugno 2011 Kertzer ha servito come Provost alla Brown[4].
Kertzer è autore di numerosi libri e articoli su politica e cultura, storia sociale europea, demografia antropologica, storia sociale italiana del XIX secolo, società e politica italiane contemporanee oltre che storia delle relazioni del Vaticano con gli ebrei e lo Stato italiano. Il suo libro, The Kidnapping of Edgardo Mortara, è stato finalista per il National Book Award in Nonfiction nel 1997. Il suo The Popes Against the Jewish, pubblicato nel 2001, è stato descritto dalla Harvard Theological Review come "uno dei libri più acclamati dalla critica e controversi del suo genere e generazione."[5] Il libro analizza le relazioni tra lo sviluppo della Chiesa cattolica e la crescita dell'antisemitismo europeo nel XIX e XX secolo, sostenendo che il Vaticano e diversi papi hanno contribuito attivamente a fertilizzare il terreno ideologico che ha portato all'Olocausto. Il lavoro ha prodotto intense discussioni tra gli studiosi di storia europea e gli storici della Chiesa cattolica.
Il lavoro successivo, The Pope and Mussolini: The Secret History of Pius XI and the Rise of Fascism in Europe (2014), ha esaminato le prove documentali dagli archivi vaticani, sostenendo che papa Pio XI abbia svolto un ruolo significativo nel sostenere l'ascesa del fascismo e di Benito Mussolini in Italia, ma non della Germania nazista[6]. Il libro ha vinto il Premio Pulitzer per la biografia o l'autobiografia nell'aprile 2015.[7]
Nel 2020, dopo decenni di pressioni, gli archivi vaticani sono stati aperti ai ricercatori, e David Kertzer è stato tra i primi a accedervi. Al momento della morte di Pio XII, nel 1958, tutti i documenti del suo pontificato erano stati chiusi al pubblico. Proprio perché si era vietato agli studiosi di consultarli, molte questioni erano rimaste prive di risposta, rendendo Eugenio Pacelli uno dei Papi più controversi della storia. Utilizzando migliaia di documenti inediti, nel suo libro Un papa in guerra. La storia segreta di Mussolini, Hitler e Pio XII[8], pubblicato in anteprima mondiale nel maggio del 2022, Kertzer ha scoperto l'esistenza di negoziati segreti tra Hitler e Pio XII appena poche settimane prima del conclave. Lo storico ed antropologo americano ha anche dimostrato in quale misura Mussolini facesse affidamento sulle istituzioni religiose italiane per ottenere un forte consenso popolare in vista della guerra, e in che modo Hitler e Mussolini riuscirono a influenzare il pontefice a loro vantaggio. Ma soprattutto, Kertzer spiega perché, nonostante avesse le prove irrefutabili[9] dello sterminio in atto degli ebrei, Pio XII non denunciò mai le atrocità naziste, poiché preferì abdicare al ruolo di guida morale piuttosto che mettere a rischio il potere della Chiesa. Del tutto inedita è la rivelazione, suffragata da una quantità di documenti, che attraverso gli organi di stampa e la rete parrocchiale Pio XII sostenne fortemente l'intervento in guerra dell'Italia al fianco della Germania.[10]. Il libro ha ricevuto critiche da parte del quotidiano cattolico Avvenire e da quello dehoniano online "Settimana news" perché considerato poco obiettivo nei confronti del pontefice.[11][12]
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.