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fantino italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
David Bianciardi detto Sagrino (Siena, 21 ottobre 1827 – ...) è stato un fantino italiano. Disputò 7 volte il Palio di Siena tra il 1845 ed il 1852, vincendo in 3 occasioni e sempre il 2 luglio.
David Bianciardi | |
---|---|
Nazionalità | Italia |
Equitazione | |
Specialità | Corse a pelo |
Carriera | |
Palio di Siena | |
Soprannome | Sagrino |
Esordio | 2 luglio 1845 Leocorno |
Ultimo Palio | 2 luglio 1852 Oca |
Vittorie | 3 (su 7 corse) |
Ultima vittoria | 2 luglio 1849 Valdimontone |
La carriera paliesca di Sangrino fu davvero breve: solo sette Palii corsi, ma ben tre vittorie di cui l'ultima, quella del 2 luglio 1849, con il cavallo scosso.
Fu quella una corsa molto chiacchierata e dai lunghi strascichi giudiziari. Il lotto dei cavalli di quel Palio era abbastanza eterogeneo: nessuno di essi aveva mai vinto e sette di essi erano debuttanti. Tra i fantini figuravano invece gli affermati Campanino e Gobbo Saragiolo; Sagrino era alla sua quinta presenza in Piazza del Campo, e già figurava due volte tra i vincitori.
La cronaca ci racconta che, poco prima di partire, Sagrino scese di sua volontà al canape, essendo affetto da malattia venerea che gli impediva di stare a cavallo. Sceso a terra, col nerbo incitò il proprio cavallo, il morello balzano di proprietà del mugnaio Cesare Vigni di Vescovado. Alla partenza scattarono in testa Istrice e Tartuca, le quali ben presto si ostacolarono, permettendo il sorpasso al Gobbo Saragiolo nel Leocorno. Tuttavia una caduta del Nicchio, con il quale il Gobbo era in lotta, coinvolse anche quest'ultimo: in testa alla "carriera" passò la Giraffa con Giuseppe Buoni detto Figlio di Bonino.
La vittoria giraffina sembrava ormai certa, dopo quarantadue anni di attesa; ma incredibilmente il cavallo del Valdimontone, partito scosso, riuscì a completare una superba rimonta, regalando il successo ai montonaioli ed a Sagrino.
L'esito della corsa suscitò innumerevoli polemiche perché per molte persone quello fu un gioco premeditato e perciò avrebbe reso illegale la vittoria. In particolare la Giraffa, arrivata seconda, cercò di far valere le proprie ragioni. La contrada di Provenzano si appellò perfino al tribunale di prima e seconda istanza, ma in tutti e due i gradi di giudizio le venne dato torto ed il 6 giugno 1851 venne condannata a pagare anche le spese processuali (250 lire dell'epoca). Per la Giraffa, dopo il danno anche la beffa: a seguito di questo episodio, il Comune inserì la norma che vietava esplicitamente che i fantini scendessero volontariamente da cavallo per farlo correre scosso.
Bianciardi non vinse più il Palio di Siena, terminando la propria carriera paliesca il 2 luglio 1852 con una caduta, proprio nel giorno in cui la Giraffa centrava la vittoria dopo 45 anni di attesa grazie al vetturino Agostino Viligiardi detto Cilla.
Palio | Contrada | Cavallo | Note |
---|---|---|---|
2 luglio 1845 | Leocorno | Morello di L. Barbetti | |
2 luglio 1846 | Civetta | Baio di B. Bianciardi | |
16 agosto 1846 | Bruco | Baio di G. Senesi | |
4 luglio 1847 | Torre | Baio di L. Turillazzi | |
2 luglio 1849 | Valdimontone | Morello di C. Vigni | scosso |
2 luglio 1850 | Lupa | Morello di F. Betti | |
2 luglio 1852 | Oca | Morello di A. Roi | scosso |
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