La cultura classica di Veracruz (detta anche cultura classica del Golfo) fu presente nell'area compresa nello stato odierno di Veracruz, tra il 100 e il 1000.[1]

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Villaggio della cultura di Veracruz
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Piramide delle Nicchie a El Tajin
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Uno dei murali della zona di gioco di El Tajin, che mostra il sacrificio di un giocatore
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Due palmas, caratteristici della cultura di Veracruz
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Una stele dal sito di Aparicio, che mostra un giocatore sacrificato, risalente al 400-700 CE
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Un paio di figure di Remojadas, 300 CE - 900 CE
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Una figura rappresentante la dualità maschio/femmina a Remojadas

El Tajín fu il centro più importante della cultura; altre zone includono Higueras, Zapotal, Cerro de las Mesas, Nopiloa, e Remojadas; Nopiloa e Remojadas furono importanti centri di produzione di ceramica. L'influenza della cultura si estendeva sulla costa del golfo del Messico, dal fiume Pánuco a nord al fiume Papaloapan a sud.

Caratteristiche

Il tema che ricorre maggiormente nell'arte della Veracruz classica è il sacrificio umano, particolarmente nel contesto del tlachtli.[2] Questa arte viene rappresentata tramite papiri convoluti su monumentali costruzioni architettoniche, su ceramiche e anche ossa incavate. Almeno un ricercatore ha ipotizzato che le teste e le altre caratteristiche formate dai papiri sono una forma di pittografia scritta della cultura di Veracruz.[3] Questo lavoro di papiri potrebbe essersi evoluto da forme più primitive come gli stili di Chiapa de Corzo e Kaminaljuyu.[4]

Oltre ai papiri, l'architettura è conosciuta per i suoi ornamenti come quelli visti sulla piramide delle nicchie di Tajin. Questi ornamenti producono contrasti di luce e ombra, definiti dallo storico George Kubler "imponente chiaroscuro".[5]

La cultura di Veracruz mostra influenze provenienti da Teotihuacan e dai Maya,[6] ma nessuna delle due è la sua diretta antenata. I "semi" della cultura sembrano provenire almeno in parte dalla cultura degli Epi-Olmechi, soprattutto dalle zone di Cerro de las Mesas e La Mojarra.[7] La cultura di Veracruz viene a volte associata ai Totonachi, che nel periodo della conquista del Messico occupavano questi territori. Non ci sono prove sostanziali del fatto che fossero i Totonachi ad aver dato origine a questa cultura del golfo.[8]

Struttura sociale

Le sculture, i bassorilievi e la distribuzione dell'architettura nei centri regionali indicano una stratificazione della società della cultura di Veracruz. I capi comandavano questi centri regionali di medie dimensioni - che non si estendevano oltre 2000 km² - mantenendo il loro potere tramite mezzi politici e religiosi, sacrifici di sangue e umani, e la guerra.[9] La maggior parte della popolazione viveva in case isolate o piccoli villaggi.[10]

Come gli Epi-Olmechi e gli Olmechi prima di loro, la cultura di Veracruz si basava sull'agricoltura e la caccia. Tra i componenti più importanti della loro dieta vi erano il mais e i pesci. Il cotone era largamente usato.[11] La cultura di Veracruz venerava molte divinità comuni nella mitologia mesoamericana, come per esempio un dio della morte (venerato soprattutto a El Tajin e associato al dio degli Aztechi Mictlantecuhtli) e un mostro della terra (probabilmente associato a una divinità della cultura olmeca).[12]

Tlachtli

Ogni centro culturale della zona aveva almeno una zona di gioco adibita al tlachtli; ad El Tajín sono stati ritrovati 18 zone adibite a tale gioco.[13] Durante il periodo Tardo Classico il gioco del tlachtli raggiunse l'apice di popolarità in queste zone presso il golfo del Messico.[14]

I rituali del tlachtli sono visibili spesso nell'arte monumentale della cultura di Veracruz. Le mura della zona di gioco più grande a El Tajin mostrano dei murali incavati che rappresentano il sacrificio umano nel contesto del gioco.[15] Caratteristica della cultura di Veracruz è la presenza di equipaggiamento del gioco tlachtli fatto in pietra: gioghi, hachas, e palmas. I gioghi sono pietre a forma di U portate al collo dai giocatori di tlachtli, e le hachas e le palmas sono collegate sopra tali pietre. Si suppone che i gioghi di pietra siano versioni rituali dei gioghi di cuoio, cotone e legno, anche se non sono stati ritrovati tali manufatti. Mentre sia i gioghi che le hachas sono state trovate in diverse zone comprese tra Teotihuacan e l'odierno Guatemala, le palmas sono state ritrovate principalmente nella regione settentrionale dello stato di Veracruz.

Ceramiche

Remojadas e Nopiloa, situate entrambe presso il limite sud della zona di influenza della cultura, furono i due centri più importanti per quanto riguarda la produzione di oggetti in ceramica: figure come i Sonrientes (facce sorridenti) e altri manufatti cavi, diversi dei quali funzionano come fischi o flauti. Alcune delle figure provviste di ruote provengono dalla zona di influenza della cultura di Veracruz.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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